26-Troppe domande

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Dopo aver passato un'altra ora a fare diversi tipi di esercizi di atletica, la lezione di educazione fisica giunse al termine e tutti gli studenti andarono a cambiarsi negli spogliatoi.
Subito dopo, andai al secondo piano e entrai nell'ultima classe del corridoio, che era quella di chimica. Il professore era appena entrato e richiamò all'istante l'attenzione in aula.
   Feci per andare a sedermi in uno dei due posti liberi che erano rimasti, ma poi mi bloccai di colpo: nel corso di chimica c'era anche Zayn!
Proprio in quel momento una ragazza entrò di corsa, essendo in ritardo, e si andò a sedere nel posto libero in fondo. Quindi il professore mi disse di sedermi nel unico posto libero rimasto, cioè proprio vicino a Zayn...
Sbuffai, ma dovetti per forza sistemarmi lì, così mi avvicinai a lui. Quest'ultimo non mi degnò nemmno di uno sguardo e in fondo ne fui sollevata, almeno non c'era il rischio di iniziare a discutere nel bel mezzo della lezione.
   Durante la prima mezz'ora il professore spiegò, quindi io e Zayn non parlammo.
In seguito, però, ci assegnò un capitolo da leggere e consegnò una scheda a ogni coppia di due banchi. Zayn la afferrò all'istante e la sistemò accanto al suo libro.
Dopo circa cinque/dieci minuti di lettura, presi la scheda sul banco di Zayn ed iniziai a leggere le domande.
Il mio compagno di banco mi rubò la scheda dalle mani e anch'esso si dedicò alla lettura delle domande.
   "Pensavo di avere una scheda in mano..." dissi, alzando gli occhi al cielo e scuotendo la testa. Lui si voltò leggermente verso di me e mi rivolse un sorriso furbo. A quel punto lo fulminai com lo sguardo.
"Come puoi notare, tutte le coppie di banco hanno una scheda in due, quindi dovresti metterla in mezzo" cercai di fargli notare, mantenendo la calma.
Esso fece per rispondere qualcosa, ma alla fine fortunatamente mise in mezzo la scheda.
   Svolgemmo il compito in silenzio e ogni tanto ci scambiammo sguardi minacciosi.
Ad un tratto mi bloccai alla domanda numero sette. Zayn se ne accorse, così si avvicinò a me e chiese a bassa voce: "Non riesci a farla?"
"No, ma non mi serve aiuto" risposi acidamente e riportai lo sguardo sulle domande. In quel momento mi tornò in mente il giorno in cui ci siamo conosciuti: io e lui eravamo nel salotto di casa mia, mentre io ero intenta a svolgere dei compiti e anche in quella situazione mi ero bloccata ad una domanda.
   Cercai di continuare, ma non ci riuscii per due ragioni principali: una era che non trovavo la risposta e l'altra era che sentivo lo sguardo di Zayn fisso su di me, cosa che mi dava alquanto fastidio.
Appogiai la guancia sulla mano, in modo da non vedere il mio compagno di banco, ma nonostante ciò percepii ancora il suo sguardo fisso su di me.
"Ne hai per molto?" chiesi a quel punto, senza nemmeno girarmi a guardarlo. Lo sentii ridere.
"Io ho già finito. Ora aspetterò solo che torni il professore" rispose, gettando la penna sul banco e abbandonandosi sulla sedia.
   In effetti, il professore aveva detto di finire le domande prime che tornasse, perchè in caso contrario avremmo dovuto finirle per da soli a casa.
Cercai di concentrarmi per finire, ma Zayn non smetteva di fissarmi! Molto probabilmente si stava divertendo molto ad infastidirmi e il sorrisetto sul suo volto mi diede la conferma.
"Senti, smettila di guardarmi!" dissi a Zayn, girandomi verso di lui.
"Perchè?" chiese, con aria innocente.
"Perchè non riesco a concentrarmi e non ho voglia di dover finire questo compito a casa, ricordandomi che il responsabile sei tu" spiegai, con esasperazione.
"E io allora non la smetto" disse, sorridendo.
   Mi girai ancora e ripresi la penna in mano, sbuffando rumorosamente.
Dopo pochi secondi lo sentii avvicinarsi nuovamente. Mi voltai e feci per urlargli contro, anche perchè avevo perso la pazienza, ma mi bloccai perchè notai che esso teneva in mano il suo foglio con le risposte. Me lo porse, ma lo rifiutai.
Non volevo farmi aiutare da lui, forse per il fatto che ero estremamente orgogliosa. Ma alla fine lo presi perchè il professore stava per tornare.
   Non lo ringraziai, ma gli rivolsi semplicemente una lieve sorriso.
In seguito, il professore rientrò in aula e corresse velocemente il compito che ci aveva assegnato.
Durante il resto della lezione capitò di scambiare qualche parola con Zayn.
"Posso farti una domanda, senza che tu mi attacchi subito?" gli chiesi ad un certo punto. Lui annuì e mi fece segno di procedere.
Gli avevo già fatto quella domanda giorni fa e avevamo finito per litigare, come sempre, ma volevo fare un secondo tentativo.
    "Perchè ti comporti così con me? E non fare il finto tonto" dissi, puntandogli un dito addosso.
"Ti ho già detto che è solo una tua impressione" rispose lui, con noncuranza.
A quel punto sbuffai lievemente e gli dissi: "Guarda che non sono idiota, vedo che non ti vado a genio e ogni occasione è buona per discutere"
"D'accordo, il fatto è che non riesco a sopportarti la maggior parte delle volte" ammise infine.
"Già dal primo istante in cui ci siamo conosciuti?" domandai, alzando un sopracciglio.
   Lo sentii sbuffare a sua volta e in seguito disse con freddezza: "È così e basta, fattene una ragione Bella"
A quel punto capii che non c'era niente da fare e proprio in quel momento l'ora di lezione terminò, così presi lo zaino, i libri sul banco e me ne andai. Uscii dall'aula con molta fretta, perchè così ero sicura di non dover incrociare nuovamente quel ragazzo maleducato.
   Mi diressi verso il mio armadietto e lo aprii per depositare il materiale di chimica.
"Ma che ti prende?" Sentii d'un tratto la voce di Zayn dietro di me e così sospirai esasperata. Prima mi faceva capire che non riusciva praticamente a sopportarmi e in seguito mi veniva a parlare di nuovo? Che problemi aveva?
Per evitare di fare una scenata nel bel mezzo del corridoio, feci finta di non sentirlo e misi nell'armadietto i libri. Feci per prendere i libri per l'ora dopo, ma Zayn richiuse l'armadietto di scatto.
   Mi girai verso di lui di scatto e lo infuocai con lo sguardo, in seguito aspettai delle spiegazioni.
"Allora?" insistetti, notando che lui non sembrava aver intenzione di dire altro.
"Perchè continui sempre a farmi la stessa domanda?" chiese a quel punto.
Attesi qualche istante: non sapevo nemmeno io il motivo esatto, ma molto probabilmente volevo solo che tutti quei battibecchi finissero all'istante.
   "Forse perchè sono stufa di discutere con te per ogni minima cosa, Zayn" cercai di fargli capire.
Lui a quel punto si allontanò leggermente da me ed il mio armadietto. In seguito disse: "Non credo sarà possibile"
Lo fissai allibita per qualche istante e feci per urlargli contro che si stava comportando da bambino, ma evitai.
"Tranquillo, non ti chiederò più di cercare di andare d'accordo" risposi allora con freddezza.
"Non ti saluterò nemmeno" aggiunsi.
Detto questo me ne andai e scomparsi nel corridoio.

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