10-"Nostro"

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Tornai a casa di Nicole per pranzare e per tutto il tempo restai in silenzio: ero stanca e dentro di me sentivo un vuoto enorme.
Dopo aver finito di pranzare andai a riposarmi in camera e Nicole mi raggiunse.
"Hey..." mi salutò ed in seguito si mise accanto a me, poi continuò a parlare.
"Oggi a scuola Niall mi ha dato i tuoi occhiali da sole che avevi dimenticato a casa sua e ti cercava"
  A quel punto la guardai e lei leggendomi nel pensiero mi disse tranquillizzandomi:" No, tranquilla, non gli ho detto niente."
L'abbracciai e rimanemmo così per qualche secondo. In seguito, Nicole prese il suo cellulare e mi fece ascoltare delle canzoni per migliorarmi l'umore.
"Me le ha passate un'amica di Annie oggi a scuola. Sono delle nuove canzoni dei The Vamps!"
   Come me, anche Nicole adorava quel gruppo. Infatti la scorsa estate eravamo andate a Londra per un m&g con i The Vamps, dove ci avevano firmato i poster.
"Wow sono stupende!" le risposi senza molta attenzione.
"E ad Agosto fanno un concerto a Dublino!" annunciò Nicole emozionata, ma io non riuscivo ad ascoltarla.
Nicole capì come mi dovevo sentire, così mi abbracciò ancora una volta scusandosi.
   Decisi di guardare un po' di tv mentre Nicole faceva i suoi compiti per il giorno dopo e in questo modo riuscii a distrarmi per qualche istante.

—————-

Mi svegliai sdraiata sul letto. Guardai il cellulare: erano le 15.16. Non mi ero nemmeno resa conto di essermi appisolata.
Successivamente entrò nella stanza Nicole.
"Vuoi venire a fare un giro con me e Katy?" mi chiese.
"Chi è Katy?" le chiesi sbadigliando ancora assonnata.
"È una mia compagna del corso di teatro" mi spiegò, sedendosi accanto a me sul letto.
   "Si va bene" le risposi. Così, mi alzai dal letto e andai in bagno.
Notai che non ero nelle migliori condizioni, così decisi di mettermi un po' di trucco per coprire le occhiaie. Quando finii raggiunsi Nicole al piano di sotto.
A quel punto uscimmo di casa e andammo ad aspettare l'amica di Nicole sotto casa sua. In seguito, ci dirigemmo tutte assieme alla fermata dell'autobus e andammo a fare un giro.
  Nicole propose di andare a fare merenda in una pasticceria che si trovava nel centro città ed io e Katy accettammo volentieri.
Passammo un bel pomeriggio e qualche volta le ragazze riuscirono anche a farmi ridere.
   Due ore dopo, riaccompagnammo a casa l'amica di Nicole.
"Ciao ragazze" Katy ci salutò dalla cancellino del suo giardino ed in seguito rientrò in casa.
"Bella, ti ricordi quel posto dove andavamo da piccole quando stavamo da mia nonna?" mi domandò d'un tratto Nicole.
"Intendi quel posto vicino alla casa di tua nonna? Ricordo che c'era un prato stupendo da quelle parti"
"Si, esatto! Ci andiamo?" mi chiese Nicole eccitata.
   Annuii e così salimmo sul bus ancora un volta che ci portò solo a metà strada. La casa della nonna di Niki era in aperta campagna, quindi l'autobus non arrivava fin lì.
Quando scendemmo dall'autobus, iniziammo a camminare su una strada sterrata in mezzo ai campi coltivati. Arrivammo in un viale alberato e a quel punto girammo a destra.
Più avanti c'era una casa in mezzo a alberi. Provammo a bussare, ma non c'era nessuno, quindi probabilmente la nonna di Nicole non era in casa. Così, andammo nel retro della casa ed eccoci arrivate.
   Davanti a noi c'era un immenso prato verde splendente e a sinistra iniziava il bosco. Era rimasto tutto uguale, proprio come quando eravamo piccole.
  Ci venivamo spesso. Una volta avevamo combinato dei guai e la nonna di Nicole ci aveva messo in punizione. Noi ovviamente avevamo cercato di uscire di casa visto che era una splendida giornata, ma eravamo state chiuse in casa, mentre sua nonna era uscita a fare compere. Così, Nicole aveva avuto la brillante idea di uscire dalla finestra di camera sua, per poi arrampicandoci sull'albero di fronte alla finestra. Fortunatamente era andato tutto bene e una volta a terra, abbiamo iniziato a correre lontano verso il bosco. E così ci siamo ritrovate in un enorme prateria stupenda e da quel giorno era diventato il nostro posto speciale.
   Di fronte a quel parto colmo di ricordi, iniziammo a correre senza fermarci, proprio come facevamo da piccole. Iniziai a sentire l'aria che mi accarezzava il viso e mi scompigliava i capelli mossi. Per quei pochi istanti mi sentii libera e lontana da tutti i problemi che mi circondavano.
   Arrivammo fino all'inizio del bosco; lì c'erano dei grandi massi bianchi, dove da piccole disegnavamo con i pennarelli. Ci sedemmo contro un masso per riprendere fiato.
"È rimasto tutto uguale" osservai, con un sorriso stampato sul volto.
"Già..." Nicole aveva lo sguardo perso a osservare quel posto meraviglioso.
   "Io credo che a Niall piaci" disse Nicole d'un tratto, rivolgendomi un sorrisetto. La fissai per qualche istante e poi scoppiai a ridere.
"Non lo so..." le risposi, pensierosa. In quel momento mi sentivo un po' meglio e per questo fui grata per l'idea di Nicole.
"Stamattina ti stava cercando e sembrava preferire darti gli occhiali di persona" mi spiegò lei.
"Per il momento vorrei far passare questo periodo, poi penserò a Niall" risposi, dopo qualche minuto di silenzio.
   Continuammo a parlare per un po' e in seguito tornammo a casa, dato che il sole stava iniziando a calare.
Decidemmo di chiamare quel posto "Nostro" per specificare quanto fosse speciale per noi.

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