11-Risata di gusto

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Prima di tornare a casa di Nicole, decisi di passare a trovare mia nonna per vedere come stava. Probabilmente si sentiva proprio come me e per questa magari insieme ci saremmo potute sostenere a vicenda. Dopotutto io avevo perso i miei genitori, ma lei nel frattempo aveva perso suo figlio.
   Cercai comunque di scacciare quei pensieri e così mi concentrai sull'ambiente attorno a me. Le giornate si stavano allungando sempre di più  e in giro c'era molto movimento.
Decisi di mettermi gli auricolari e scelsi una delle tante canzoni che avevo salvato. Iniziai a camminare con lo sguardo per terra e nel frattempo mi concentrai sulle parole della canzone in riproduzione.
   Ad un tratto mi scontrai con qualcuno. Alzai quindi lo sguardo e mi ritrovai davanti due occhi azzurri che mi fissavano, occhi che conoscevo molto bene ormai.
"Hey Bella!" mi salutò Niall con il suo solito sorriso radioso.
"Ciao" ricambiai il saluto e tolsi gli auricolari.
Esso stava per iniziare a parlare, ma io lo precedetti.
"Grazie per gli occhiali che hai dato a Nicole" dissi.
"Di niente. Li ho dati a Nicole perchè non ti ho trovata a scuola" rispose sempre sorridendo.
"Si, non sono venuta e probabilmente anche domani starò a casa" gli dissi, evitando il suo sguardo.
"Non stai bene?" mi chiese, iniziando a preoccuparsi.
"No, sto bene. Non vengo e basta" risposi con un po' troppa freddezza. Detto questo me ne andai senza dire nient'altro.
   Lo sentii chiamarmi, ma rimisi le cuffie nelle orecchie e cercai di ignorare il senso di colpa che sentii dentro di me.
Ero dispiaciuta di essermi comportata così. Ero alquanto stressata e soprattutto in quel momento non volevo dirgli niente dei miei genitori.
Arrivai in hotel e andai alla stanza numero 14 dove alloggiava mia nonna.
Quando entrai, la salutai rivolgendole anche un lieve sorriso.
"Ciao Bella" mi salutò lei. "Ti sei riposata un po'?" mi chiese, mentre andai a sedermi sul letto. Annuii e attesi che continuasse a parlare.
"Se domani vuoi venire ad aiutarci ci sarebbe da sistemare i mobili e la tua stanza" mi disse.
"Penso io alla mia stanza" risposi, con entusiasmo.
   Parlammo ancora un altro po' della nuova casa e in seguito feci ritorno a casa di Nicole.

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Arrivai a casa e appena entrata sentii il profumo di pizza; probabilmente la madre di Nicole aveva deciso di preparala per cena e questo mi migliorò leggermente l'umore.
Mangiammo tutti assieme e tra una chiacchiera e l'altra finimmo di cenare.
In seguito, io e Nicole aiutammo sua madre a sistemare la cucina, poi ci ritirammo nella sua stanza.
    "Mentre stavo andando da mia nonna ho incontrato Niall..." dissi a Nicole dopo un po'.
"Davvero? Cosa ti ha detto?" chiese curiosa, ma un po' preoccupata.
"Mi ha chiesto perchè non c'ero a scuola e io gli ho risposto un po' male" le spiegai con calma.
Successivamente, presi il cellulare e notai che c'era un messaggio di Niall. Lo lessi a voce alta, in modo che sentisse anche Nicole.

Niall: Bella mi dispiace per oggi. Non so cosa ho detto per farti arrabbiare, ma mi dispiace.

Sorrisi e dopo qualche istante decisi di rispondergli:

No è colpa tua, sono io a dovermi scusare. Se vuoi domani pomeriggio puoi venire a casa di Nicole così ti spiego tutto con calma.

Quest'ultima parte era stata un'idea di Nicole e dopo un po' di esitazione, avevo accettato la proposta. In fondo prima o poi avrei dovuto spiegargli cosa stava accadendo.
Niall mi rispose che sarebbe venuto e a quel punto cercai di mettere a freno l'agitazione.

———————-

La mattina dopo mi svegliai con la sveglia di Nicole alle 7.00. Così mi alzai e dopo un'abbondante colazione con fette biscottate e marmellata, entrambe uscimmo di casa. Nicole mi salutò e si diresse verso la scuola, mentre io proseguii verso la mia nuova casa.
   Mia nonna si trovava già lì e quando mi vide mi salutò calorosamente, com'era suo solito fare.
Per tutta la mattina ci dedicammo alla sistemazione dei mobili del salotto. Dopo diverso tempo tutto fu a posto: un grande divano bianco, libreria e altri mobiletti, tv, un tavolo rotondo... Pian piano l'appartamento stava iniziando a prendere forma.
   A pranzo mangiai in un ristorante con mia nonna in centro e in seguito decidemmo di fare un giro per i negozi.
Dopo di che, tornai a casa della mia migliore amica e la trovai in cucina in compagnia di un ragazzo della scuola, che però non avevo ancora avuto l'occasione di conoscere.
   "Ciao Bella!" Nicole mi fece cenno di raggiungerli un attimo. Per prima cosa mi presentai al ragazzo e lui fece lo stesso.
"Sono Robert" Esso mi strinse la mano e mi sorrise.
"Dobbiamo fare un lavoro di coppia per storia" mi spiegò Nicole. Io annuii e dopo di che feci per andare nella camera di Nicole, ma l'espressione che essa mi rivolse di nascosto mi fece quasi scoppiare a ridere.
Molto probabilmente Nicole si era presa una cotta per quel ragazzo e non potevo far altro che essere felice per lei.

—————

Dopo mezz'ora  passata sdraiata sul letto ad usare il telefono, decisi di farmi una doccia calda. Ne avevo proprio bisogno e infatti una volta finita, mi sentii decisamente meglio.
Mi vestii velocemente e in seguito tornai in bagno per asciugarmi i capelli.
   Ad un tratto sentii qualcuno bussare alla porta della stanza, così andai ad aprire, anche se non capivo perché Nicole stesse bussando. In fondo era la sua stanza, pensai.
Quando aprii la porta la persona che mi trovai di fronte non assomigliava affatto alla mia amica, ma aveva capelli biondi ed occhi azzurri. Niall!
"Ciao, Nicole mi ha detto di salire" mi spiegò lui. Io lo fissai per qualche istante con un'espressione alquanto sorpresa, cosa che gli fece capire che mi ero completamente dimenticata del suo arrivo.
   "Oddio mi era proprio passato di mente!" dissi, rivolgendogli un sorriso imbarazzato. "Non ti preoccupare, posso aspettare che finisci di prepararti" rispose con gentilezza, indicando i miei capelli fradici.
Lo ringraziai e così lo feci accomodare su uno dei due letti. Poi tornai in bagno e feci per accendere in phon, ma venni interrotta dalla voce di Niall.
"Vuoi un po' di compagnia nel frattempo?" mi domandò, spuntando dalla porta del bagno.
Acconsentii e così accesi il phon, mentre Niall iniziò a raccontarmi di avvenimenti accaduti a scuola in mia assenza.
   Ad un tratto, esso si avvicinò e mi indicò il phon che avevo tra le mani.
Gli rivolsi una sguardo interrogativo, non capendo cosa volesse dirmi.
"Posso?" mi chiese, indicando nuovamente il phon. A quel punto glielo porsi, ma ancora non riuscii a capire a cosa gli servisse.
"Dai siediti, finisco io di asciugarteli" disse così di punto in bianco.
   Scoppiai a ridere e in seguito lo fissai sbalordita.
"È per scusarmi di averti fatta innervosire ieri pomeriggio!" spiegò lui, aggiungendosi alla risata.
Quando smisi finalmente di ridere, mi resi conto che era la prima volta dopo la morte dei miei genitori che ero riuscita di nuovo a concedermi qualche momento di divertimento. Per questo rivolsi a Niall un lieve sorriso e così acconsentii a quella sua strana proposta.
   Mi andai a sedere su una sedia he c'era in bagno e così Niall iniziò a passare il phon sui miei capelli mossi.
"E tu dove hai imparato ad asciugare i capelli così bene?" gli chiesi, ancora ridendo.
"È merito di anni di pratica con mia cugina Diana" mi spiegò, con un sorriso. Io ricambiai e dopo qualche istante i miei capelli furono asciutti completamente.
   "D'accordo, adesso mi puoi spiegare tutto" disse Niall, appoggiando il phon sul lavandino.
Così, ci spostammo nella camera da letto ed entrambi ci sedemmo sul mio letto.
In seguito, presi un profondo respiro ed iniziai a parlare.

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