45- Londra

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Mi svelgliai di colpo. Aprii lentamente gli occhi e pian piano mi abituai alla luce fioca che illuminava il veicolo.Poi tutto d'un tratto mi ricordai dove mi trovavo.
L'aereo stava atterrando e fuori era notte fonda. Eravamo arrivati a Londra.
Dopo circa dieci minuti finalmente atterrammo nell'aeroporto. Zayn uscì e io lo seguii; in seguito, dovemmo attendere diversi istanti prima di trovare le nostre valigie.
   Zayn era stranamente silenzioso. Non mi parlava, non mi guardava e sembrava essere completamente immerso nei suoi pensieri.
"Chi ci viene a prendere?" domandai dopo un po'.
Lui si girò per guardarmi e continuò a camminare verso l'uscita.
"Mia sorella" rispose. Infatti all'uscita trovammo una macchina parcheggiata e una ragazza mora che andò di corsa incontro a Zayn.
   "Ciao Zay!" esclamò felicissima Doniya, che in seguito abbracciò dolcemente il fratello.
"Tu devi essere Bella.." disse, venendo poi verso di me. Annuii e le sorrisi in segno di saluto.
Ci presentammo e subito dopo entrammo nella sua mini rossa.

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"Fai come se fossi a casa tua" mi disse Doniya, non appena arrivammo al suo appartamento.
Rimasi ferma in salotto e mi guardai attorno: la cucina era in un angolo ed era rialzata di tre gradini, il salotto era molto spazioso e a seguito c'era un lungo corridoio che portava alle camere da letto.
Era una casa piccola, ma comunque molto accogliente. Inoltre, dalla grande finestra del salotto si poteva scorgere in lontananza il famoso Big Ben.
   "Vuoi sapere dov'è la tua stanza o vuoi restare lì per tutta l'estate?" mi domandò Zayn. A quel punto mi accorsi che mi ero imbambolata ad osservare il panorama per diversi istanti.
"Preferirei avere una stanza" risposi, ridendo leggermente.
Mi fece cenno di seguirlo lungo il corridoio ed in seguito si fermò davanti all'ultima porta.
"Questa è la stanza degli ospiti" disse, lasciandomi entrare.
   Era piccola, ma molto carina e ordinata.
C'era un letto grande, un armadio, uno specchio, una scrivania con accanto una finestra e qualche mensola.
"Li c'è il bagno" mi spiegò, indicando una piccola porta vicino all'armadio. "E li puoi mettere le tue cose... Beh, emm...ti sai arrangiare" Detto questo uscì dalla stanza. Alzai gli occhi al cielo ed in seguito portai nella mia nuova camera le valigie.
Presi il mio cellulare e mandai un messagio a Nicole e Niall per dirgli che ero arrivata e che mi mancavano. Poi iniziai a sistemare i vestiti nell'armadio e le altre cose che mi ero portata dietro.
   Erano le due e mezza del mattino e stavo morendo di sonno. Così, mi misi in pigiama e andai sotto le coperte.
Cercai di dormire, ma l'unico pensiero che avevo in testa era Niall.
Ad un tratto mi alzai dal letto e presi il mio portatile dalla scrivania. Aspettai che si accese e subito dopo mandai un messaggio a Nicole per dirle di collegarsi a skype. Aspettai diversi minuti e fortunatamente essa era ancora sveglia.
   "Ciao Nicole!" la salutai piano, per non farmi sentire da Zayn e sua sorella.
"Hey Bella!" mi salutò, sbadigliando. In seguito, la mia amica iniziò a tartassarmi di domande su Londra e sul viaggio, proprio come era suo solito fare.
Mi mancava già terribilmente e le mie giornate sarebbero state molto più tristi senza di lei.
Parlammo per più di un ora, finchè non riuscii più a tenere gli occhi aperti. La salutai ed essa mi promise che mi avrebbe chiamata anche nei giorni seguenti.

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La mattina dopo mi svegliai di colpo per colpa della suoneria del mio cellulare. Sbuffai e mi allungai verso il comodino per afferrarlo. Una volta preso, vidi il nome di mia nonna sullo schermo.
Mi misi a sedere e risposi.
"Ciao nonna" dissi freddamente.
"Bella, tesoro come va lì?" mi domandò.
"Guarda, visto che mi hai obbligata a venire a Londra con un ragazzo che odio e mi hai allontanato dalle mie amiche e da Niall, direi che sto piuttosto male, grazie per l'interessamento" risposi acidamente.
   Dall'altra parte del telefono si sentì solo silenzio ed in seguito sentii che tentò di scusarsi. Non ce la feci ad ascoltarla, così la salutai velocemente e riattaccai.
Mi alzai dal letto e mi preparai, poi andai in cucina dove trovai Zayn che faceva colazione.
Quando si accorse della mia presenza, alzò lo sguardo e poi tornò a concentrarsi sulla sua tazza di latte e cereali.
Sospirai e andai a sedermi accanto a lui. Presi un po' di biscotti e del latte.
   Per tutta la durata della colazione nessuno di noi due aprì bocca, finchè non entrò Doniya.
"Ciao ragazzi" ci salutò lei, allegramente. Ricambiai il saluto, mentre Zayn si limitò a farle un cenno con la mano.
"Che volete fare oggi? Volete andare a fare un giro per Londra?" chiese gentilmente.
"Si" risposi entusiasta.
"No" disse allo stesso tempo Zayn.
"Dai Zay, non vorrai stare tutto il giorno in casa?" insistette la ragazza. Zayn sbuffò, ma alla fine decise di accettare.
Dopotutto era una splendida giornata, cosa molto strana a Londra, e per questo andava sfruttata.
   Una volta che fummo tutti e tre pronti, uscimmo di casa e Doniya ci guidò in giro per Londra.
Girammo un po' e dopo aver mangiato un gelato squisito, decidemmo di andare sulla ruota panoramica.
"Ragazzi io vi aspetto qui perché soffro di vertigini" ci informò Doniya. Annuii e andai verso la grande ruota. Sentii Zayn seguirmi.
Pagammo il biglietto e dopo diversi minuti di coda salimmo su una delle cabine libere.
Una delle guardie ci chiuse lo sportello di entrata e la cabina andò sempre più in alto.
   Nel frattempo, Londra iniziò a rimpicciolirsi sempre di più sotto di noi e il paesaggio diventò sempre più bello.
Zayn guardava ovunque apparte che verso di me.
Quando la ruota fu quasi sulla cima più alta, si bloccò per permettere alle persone di osservare meglio il panorama. Mi avvicinai al bordo della cabina e commentai: "È stupendo"
"Lo so" rispose Zayn e stavolta mi guardò. Ci trovammo a fissarci per qualche istante e dopo pochi secondi lui distolse velocemente lo sguardo.
   "Mi dispiace per quello che ho fatto a Niall" disse lui in un sussurro.
Mi voltai verso di lui e lo fissai con sguardo stupito. Non me lo sarei mai aspettata, eppure avevo appena sentito delle scuse uscire dalla bocca di Zayn.

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