47- Segreti

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Zayn mantenne il silenzio per diversi minuti. Ogni tanto si voltava verso di me e mi rivolgeva uno sguardo indecifrabile, mentre io tentavo di dare una spiegazione alle fotografie che avevo in mano.
Non dissi niente malgrado l'ansia mi stesse divorando lentamente dall'interno. Attesi altri istanti e finalmente esso si decise a parlare.
"Non avresti dovuto scoprirlo così" iniziò lui, sospirando lentamente. "E questo è successo perchè come al solito non ti fai gli affari tuoi!" aggiunse esasperato.
"Zayn..." lo rimproverai. Esso si ricompose e così tornò serio e distaccato com'era suo solito fare.
"C'è un motivo se fin dai primi istanti ti ho sempre trattata male e facevo credere di odiarti profondamente" continuò. Lo fissai insistentemente, in modo da fargli capire di andare avanti. Dovevo assolutamente sapere cosa stava succedendo.
"Il fatto è che le nostre famiglie si conoscono da tanto tempo e tuo padre e mia madre erano persino in classe assieme quando erano piccoli"
Tirai un sospiro di sollievo perchè per un momento avevo immaginato che si trattasse di qualcosa di più serio. Forse mi ero innervosita così tanto per il fatto di aver rivisto il volto di mio padre in compagnia di Zayn, o forse per il fatto che nessuno me ne aveva mai parlato prima d'ora.
Ma dopo qualche istante Zayn continuò a parlare e dal suo tono si poteva capire quanto fosse serio.
"Prima o poi avremmo dovuto dirtelo, infatti mia sorella e mia madre continuavano ad insistere sul fatto che dovevo essere io a dirti tutto, ma ho sempre evitato di farlo"
"Zayn dimmi che sta succedendo" lo interruppi bruscamente. Tutta questa situazione stava iniziando a darmi sui nervi e non tolleravo il fatto di rimanere all'oscuro di qualunque cosa fosse. Lui tirò un sospiro ed in seguito arrivò al punto.
"D'accordo. Mia madre e tuo padre erano molto più che amici quando frequentavano la scuola qui a Londra ed in seguito però si sono allontanati, dato che tuo padre si è trasferito a Dublino per lavoro e mia madre è rimasta qui. Dopo qualche anno entrambi conobbero altre persone e le loro vite si separarono, finché i miei genitori Dublino"
Zayn fece una pausa. Nel frattempo non gli staccai gli occhi di dosso e notai che lui invece faceva di tutto per non incrociare il mio sguardo.
"Lì le nostre famiglie si incontrano per caso e passarono gran parte del tempo assieme. Sia tuo padre che mia madre amavano i propri compagni che avevano conosciuto, ma qualcosa si riaccese tra loro due, anche se ormai erano passati diversi anni dal loro ultimo incontro"
"Fermati" dissi velocemente. Nella mia mente stava iniziando a formarsi un quadro generale di quella situazione assurda, ma non volevo crederci. Non potevo.
"Bella, ti sto dicendo la verità" rispose lui. "E credimi se ti dico che non sono per niente contento di questa situazione" aggiunse.
   Mi alzai di scatto dal divano e lo fissai dall'alto. Lui fece lo stesso e così ci ritrovammo faccia a faccia.
"Immagino che tu abbia già capito cos'è successo" disse lui. Ma io non volevo ascoltarlo, difatti scossi più volte la testa e gli dissi di smettere di parlare.
"Ormai non ha senso tentare di nasconderti ancora la verità" aggiunse Zayn, con tono alquanto serio.
"Smettila! Mio padre non avrebbe mai fatto questo a mia madre!" urlai furiosa. Ma nel mio tono di voce si iniziava a sentire una certa incertezza.
"E invece è successo!" rispose lui, con sguardo duro. "Tuo padre è anche mio padre"
   Quelle parole mi fecero gelare il sangue nelle vene. Dentro di me lo avevo capito fin dai primi istanti in cui Zayn aveva iniziato a parlare, ma non avevo il coraggio di dirlo ad alta voce. Eppure era davvero così.
"Non ci credo" dissi sottovoce. Mantenni lo sguardo fisso sul pavimento sotto ai miei piedi e sentii una lacrima scendere lentamente.
Un miliardo di domande iniziarono a riempirmi la mente e a nessuna di queste potevo dare una risposta certa. Mia madre lo sapeva? E il padre di Zayn? Mia nonna era all'oscuro di tutto? Ma la cosa che mi turbava maggiormente era che tutto ciò era successo nel giro di pochissimo tempo, visto che io e Zayn avevamo solo qualche mese di differenza.
"Lo so, quando l'ho scoperto mi sono trovato nella tua stessa situazione" iniziò Zayn. "Ma purtroppo le cose sono andate così e non si può far niente per cambiarle"
Mi sedetti lentamente sul divano e non riuscii a dire niente. Ero sconvolta, come non lo ero mai stata prima. Avevo troppe domande per la testa e capii che da un momento all'altro sarebbe potuta scoppiare.
"Da quanto lo sai?" dissi con una calma che faceva paura.
"Da cinque anni ormai" rispose lui.
"Lo hai mai incontrato?" chiesi, riferendomi a mio padre.
Zayn sopirò ed in seguito si sedette accanto a me. Era stranamente calmo e dal suo volto si poteva notare solo uno sguardo completamente perso. In quel momento mi sentivo anche io così, dopotutto quello cambiava davvero tante cose.
"Una sola volta. Abitavamo ancora a Londra e tuo padre era venuto in città per lavoro, così aveva contattato mia madre per conoscermi. Era curioso, anche se sapeva che tempo fa lui e mia madre si erano promessi di mantenere il segreto. Lo incontrai in un parco mentre ero con le mie sorelle a fare un giro e mia madre me lo presentò come un vecchio amico di scuola. Io non sapevo ancora niente e per questo avevo trovato alquanto strano il suo interesse per me" spiegò.
"Quando l'hai scoperto?" chiesi.
"Qualche anno dopo, grazie ad una foto che mia madre teneva nascosta in camera sua. Era una foto di tuo padre e così ho iniziato a farle sempre più domande, arrivando a minacciarla di dirlo a mio padre, anche se non sapevo di cosa si trattasse. All'inizio tentò di raccontarmi delle bugie e per un po' ci credetti, ma alla fine scoprii la verità perchè sentivo che c'era qualcosa che non andasse"
Iniziai a domandarli altre cose, come ad esempio se suo padre ne era venuto a conoscenza, o quando sua madre lo avesse detto anche alle sue sorelle. Zayn mi spiegò tutto e cercò di darmi più informazioni possibili.
Scoprii che suo padre l'aveva saputo ancor prima di Zayn e nonostante ciò era rimasto accanto a sua madre, così avevano avuto altre due figlie. Di mia madre invece non sapeva niente e per questo non avrei mai potuto avere la conferma che anche lei ne fosse venuta a conoscenza.
L'unica persona che lo sapeva da poco tempo era mia nonna. Molto probabilmente era successo quando la famiglia di Zayn si era trasferita a Mullingar e forse era anche per questo che mia nonna mi aveva obbligata a venire a Londra.
   Passammo oltre un'ora a parlare. Non c'era nessuna traccia di odio, ma solo una comune sensazione di tradimento. Io non potevo ancora credere che mio padre avesse tradito mio madre e qualche mese dopo ero nata io; mentre Zayn era cresciuto con una menzogna e forse era anche per questo che con gli altri era sempre così distaccato e freddo. Per la prima volta dopo tanto tempo riuscii a capirlo. Doveva aver provato una rabbia cieca. 
"Quando ho saputo che tu eri la nostra vicina di casa ho dato di matto. Non riuscivo a sopportare l'idea che tuo padre, nostro padre, ti avesse riempito d'affetto fin da piccola e che ovviamente poteva farsi vedere in giro con te. Io non ho mai avuto dei momenti del genere con il mio, anche se non lo è veramente, e per questo ti ho sempre invidiata pur non conoscendoti ancora bene" mi spiegò Zayn.
   In quel momento ripercorsi con la mente tutti gli istanti passati con Zayn fin dal primo giorno. Sembrava essere passata un'eternità e per un momento rimpiansi quei momenti in cui vivevo all'oscuro di tutto questo.
Ma in fondo era sempre meglio sapere la verità, anche se faceva tremendamente male. E questa era una delle cose che io e Zayn condividevamo.

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