Arrivai a casa e la prima cosa che feci fu chiamre Nicole per raccontarle tutto quello che era successo a casa di Niall. La cercai per mezza casa e alla fine la trovai in cucina seduta al tavolo con sua mamma, la quale aveva una lettera in mano e un'aria davvero sconvolta.
Nicole era letteralmente in lacrime e cercava di soffocare i singhiozzi violenti.
"Che cosa succede?" chiesi immediatamente a Nicole. Iniziai a preoccuparmi sempre di più, vedendo che nessuna delle due aveva intenzione di parlare.
Nicole e sua madre si guardarono a lungo , come per decidere chi dovesse parlare. Alla fine fu la madre di Nicole a prendersi la responsabilità.
"Isabella... È arrivata questa lettera dall'aeroporto di Parigi da dove sono pariti i tuoi genitori..." Fece una lunga pausa.
A quel punto mi andai a sedere accanto a loro e attesi che essa continuasse a parlare, sentendo dentro di me crescere sempre più preoccupazione.
"Dice che l'aereo su cui viaggiavano..." Si bloccò ancora. Iniziavo a perdere davvero la pazienza e per questo urlai: "Ditemi cosa sta succedendo!"
"L'aereo su cui viaggiavano ha avuto un incidente!" disse tutto d'un colpo Nicole.
"Cosa?! M-ma i miei genitori stanno bene?" chiesi ansiosa. La madre di Nicole fece un profondo respiro e dopo di che mi guardò negli occhi, per poi dirmi: "Mi dispiace tantissimo per i tuoi genitori, ma nell'aereo non è restato..."
Tutte quelle interruzioni mi stavano facendo innervosire e in più non riuscivo ancora a capire cosa diavolo fosse successo.
In seguito, la madre di Nicole si alzò e venne verso di me, dopo di che mi poggiò le mani sulle spalle.
"Bella, i tuoi genitori sono morti nell'incidente" disse d'un fiato.
Il tempo sembrò fermarsi intorno a me e quelle parole si sembravano ripetersi all'infinito nella mia testa. No, non poteva essere vero. Era tutto impossibile. Non ci volevo credere.
I miei occhi si riempirono di lacrime, che iniziarono a scendere subito dopo senza sosta. Nicole mi abbraccio all'istante e io mi abbandonai in quella stretta familiare.
Intanto i miei singhiozzi divennero sempre più forti e violenti, facendomi mancare il respiro.
"Ho parlato con tua nonna a Dublino e ha detto che si trasferirà qui per te. Ha già preso una casa qui vicino..." La madre di Nicole si interruppe all'instante, vedendo che mi ero sciolta dal abbraccio di sua figlia.
"Ho capito..." Da una parte ero felice di trasferirmi qui perchè c'era la mia migliore amica e Niall, ma ero anche triste di lasciare la mia vera casa, anche se per me e mia nonna sarebbe stato meglio non rivedere cose che ci ricordavano i miei genitori.
In seguito, andai in camera e mi buttai sul letto. Le lacrime ripresero a scendere e una marea di ricordi mi assalì la mente: i pic-nic al parco con i miei genitori e le mie cugine, le caramelle che mio papà mi comprava di nascosto, i vestiti per carnevale che mi comprava sempre mia mamma... Cercai di smettere di pensarci, quindi presi il mio MP3 e iniziai a ascoltare della muscia. La muscia era sempre il rimedio perfetto per distrarsi.
Alla fine mi addormentai con gli auricolari alle orecchie, senza nemmeno cenare.La mattina dopo mi svegliai sotto le coperte e senza gli auricolari. Era stata di sicuro Nicole. Riamsi ancora un po' a letto finchè non sentii al piano di sotto una voce familiare: quella di mia nonna Mary. Scesi le scale di corsa e quando la vid, la abbracciai all'istante e così fece anche lei. In seguito, la madre di Nicole ci offerí una tazza di tè.
"Come mai sei già qui?" chiesi a mia nonna.
"Ho pensato che ti avrebbe aiutato avermi qua il più presto possibile, così sono partita subito" disse, rassicurandomi con un sorriso. "In più, ho pensato che qui saresti stata meglio, dato che c'è anche la tua migliore amica. Quindi ho pensato di trasferirmi nella vecchia casa di mio nonno che abitava qui. Se potrebbe piacerti come idea, però, dovrai aiutarmi aiutarmi a metterla a posto: c'è da dipingere le pareti, dobbiamo aspettare che arrivino i mobili..."
"Si, va bene ti aiuterò. E...grazie per essere venuta qui" risposi, abbracciandola nuovamente. Mia nonna mi diede un bacio sulla fronte e dopo un po' le chiesi incerta: "E la nostra casa a Dublino?"
"Se ne occuperà lo zio Walter" rispose.
Nicole mi propose di andare a fare un po' di shopping al centro commerciale, intanto che mia nonna andava alla nuova casa e sistemava alcune cose. Rifiutai un paio di volte, ma alla fine le dissi di si, anche perchè mi avrebbe fatto bene distrarmi.
Quella mattina avevo deciso di non andare a scuola e così fece anche Nicole, dato che era stata proprio sua madre a darle l'idea.
Così, prendemmo felpe e borse e uscimmo per andare ad aspettare il bus alla fermata.
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Il Ragazzo Con La Chitarra
أدب الهواةLa sua voce insieme al suono dolce della chitarra le fa dimenticare tutti i problemi, compresa la morte dei suoi genitori. Un ragazzo biondo, con due occhi che sembrano il mare e l'amore per la musica, è il ragazzo che fa innamorare Bella durante l...