40-Punizione

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Rimasi immobile tra le braccia di Zayn.
In un primo momento non riuscii a realizzare quello che stava accadendo: come poteva Zayn abbracciarmi dopo aver fatto del male a Niall e soprattutto sapendo che mi odiava con tutto sé stesso?
Difatti quello strano abbraccio durò pochi secondi ed in seguito Zayn si allontanò bruscamente da me.
Rimasi lì davanti a lui ad aspettare spiegazioni, ma sembrava essere diventato muto.
   "C-che significa?" chiesi infine, ancora in lacrime.
"Niente!' rispose Zayn, con estremo nervosismo.
Sospirai e ritentai di farlo parlare, ma ancora niente. A quel punto uscii dalla stanza sbattendo la porta e scesi le scale correndo.
"Che è successo?" mi chiese la sorella di Zayn, non appena mi vide. Le raccontai brevemente la discussione avvenuta poco fa ed in seguito essa mi disse di cercare di risposarmi.
   In effetti ero distrutta e non mi ero ancora fermata un attimo. Ma in quel momento il sonno sembrava essere scomparso ed in più sapendo che al piano di sopra c'era Zayn, non sarei neanche riuscita a starmene seduta tranquilla in salotto. Così, mi diressi verso la porta d'ingresso e uscii, per poi andarmi a sedere sui gradini davanti al portone.
Era quasi l'alba e infatti i primi raggi rosati iniziarono ad illuminare il cielo.
   Pensai a Niall, a quanto era stato crudele Zayn e persino ai miei genitori.
Una lacrima rigò per l'ennesima volta il mio viso e subito dopo ne scese un'altra. Alla fine mi ritrovai a piangere di nuovo.
Ero stanca di tutte le cose brutte che erano successe. Avevo voglia di ricominciare tutto, ma era impossibile. E sopratutto volevo allontanarmi da Zayn, ma anche questo era un desiderio che non si sarebbe realizzato facilmente.
   Ad un tratto sentii la porta alle mie spalle aprirsi. Mi aspettai di trovare Waliyha, ma con mia grande sorpresa vidi che c'era Zayn.
Mi alzai di scatto e mi ascuigai velocemente le lacrime.
Lui richiuse la porta alle sue spalle e si sedette sui gradini. Esso sembrava alquanto strano, aveva lo sguardo perso e non sembrava più lo Zayn che conoscevo.
Dopo un qualche istante di esitazione; mi sedetti accanto a lui.
   Passarono molti minuti prima che Zayn si decise a parlare.
"Non avrei dovuto nominare tua madre solo per farti del male" disse, quasi sussurrando.
"Già" risposi freddamente.
"E ora come andrà a finire?" chiesi dopo altri minuti di assoluto silenzio.
Lui si voltò e mi fissò in cerca di spiegazioni, così continuai: "Adesso ti vendicherai con me? Lascerai in pace Niall? Dimmelo perché non so più cosa aspettarmi da te!"
   Ed ecco che ritornò il vero Zayn, quel ragazzo freddo e sempre arrabbiato con me.
"Ti ripeto che è stato lui ad attaccarmi per primo, quindi se stavolta farà il bravo non ti dovrai più preoccupare per lui!" disse, alzando la voce.
Non dissi niente e aspettai che dicesse quaclos'altro, ma non successe e così continuai io: "Perchè mi odi?"
Zayn rimase a fissarmi per molto tempo. Poi, sempre sostenendo il mio sguardo, mi chiese: "Perchè ti interessa?"
"Ti ho chiesto perchè mi odi!" dissi, alzando il tono di voce.
"Ed io ti ho chiesti perhè ti interessa" rispose, comportandosi letteralmente come un bambino.
   Non dissi nient'altro. Mi alzai e mi avviai verso l'ospedale senza nemmeno salutare.

----ZAYN'S POV----

Bella se ne andò senza dire niente. La osservai allontanarsi finchè non scomparve dietro il vialetto.
A quel punto uscì mia sorella che mi fissò con disgusto.
"L'hai lasciata andare via così?!" mi urlò contro.
"Non sei tu quella che deve dirmi cosa devo fare!" urlai di rimando.
Sapevo che doveva arrivare mia madre e a quel punto mi sarei dovuto subire i suoi rimproveri, quindi in quel momento l'ultima cosa che volevo era ascoltare mia sorella blaterare.
   "Perchè non le dici la verità?" chiese Waliyha, con un tono leggermente più calmo.
"Quindi stavi origliando!" urlai furioso.
"Non puoi tenerle nascosta la verità per sempre! Devi dirle perchè la odi!" rispose lei.
Non la ascoltai nemmeno, così la sorpassai e mi rinchiusi in camera mia.
"Tanto prima o poi lo scoprirà! E allora si che ti pentirai di esserti comportato così!" Sentii le ultime parole di mia sorella lontane, ma anche stavolta feci finta di non sentirla.
   Mi buttai sul letto e rimasi a fissare il soffitto.
Passarono diversi minuti e ad un certo punto sentii il mio telefono vibrare. Era un messaggio da parte di mia mamma e diceva che non sarei potuto uscire fino al suo ritorno.
Alzai gli occhi al cielo ed in seguito dovetti risponderle.
In seguito, composi il numero di Doniya, mia sorella maggiore che era a Londra a studiare in un college. Sperai che rispondesse comunque, dato che era ancora mattina presto.
   Passarono diversi istanti, ma alla fine rispose.
"Ciao Zayn!" Era da molto tempo che non sentivo la sua voce e mi era mancata molto, inoltre eravamo sempre andati d'accordo fin da piccoli. Ci raccontavamo tutto e lei mi dava consigli sulle ragazze, ma ora che stava a Londra la sentivo raramente.
"Ciao Doniya! Come va lì?" chiesi felice.
"Bene. Anche se ho molto da studiare... e come mai mi hai chiamata?" chiese lei curiosa.
"C'è un problema..." inizia. "Qui a Mullingar vive Isabella..."
Aspettai una sua risposta.
"Oddio! Ti ha riconosciuto? Le hai detto tutto?" domandò lei, preoccupata.
"No" risposi subito.
   Parlammo per un altro po', poi dovetti lasciarla. La salutai e riagganciai.
A quel punto mi sentii leggermente meglio e sperai di rivederla presto. Avrei voluto essere a Londra con lei, in modo da allontanarmi da questa maledetta città.
Sospirai e così guardai l'ora: erano già le sei e mezza del mattino e a quel punto decisi di fare colazione.
   In seguito, presi cellulare e chiavi e uscii di casa, sapendo già che mia mamma si sarebbe infuriata ancora di più.
Andai verso il parco, poi fino alla scuola. Continuai a camminare senza sapere dove fossi diretto e ad un certo punto sentii qualcuno chiamarmi.
"Mali" disse una voce che conoscevo bene.
Davanti a me, trovai Louis e un'altra ragazza bionda, un'amica di Bella se non ricordavo male.
"Cosa vuoi?" chiesi scontroso.
   Non sopportavo quel tipo. Era sempre troppo allegro con i suoi amici ed inoltre era uno degli amici che aveva aiutato Niall a picchiarmi.
"Ho saputo di cosa hai fatto a Niall... E se solo fossi stato lì ti avrei preso a calci!" disse Louis, cercando di trattenere la rabbia.
"Quello che faccio non ti deve interessare!" urlai. Esso mi disse qualcos'altro, ma non lo ascoltai e andai avanti a camminare.
   Alla fine feci ritorno a casa e notai immediatamente che l'auto di mia madre era parcheggiata nel viale.
Entrai cercando di non farmi notare per evitarla, ma la trovai in piedi che mi stava aspettando.
"Ciao mamma" dissi, evitando il suo sguardo freddo.
"In cucina. Dobbiamo parlare." ordinò, dirigendosi nella stanza. Sbuffai e la seguii.
   Iniziò a rimproverarmi per quello che avevo fatto, poi quando le chiesi che punizione dovevo subire rimasi a bocca aperta sentendo la risposta.
"Che cosa!?" urlai disperato.
"Si, Zayn. Andrai a Londra da tua sorella per tutta l'estate e con te verrà anche Bella" spiegò nuovamente mia madre.
Mi presi la testa tra le mani disperato. Come poteva mandarmi a Londra con Bella?!
"Lei non sarà d'accordo" dissi convinto.
"Non ha importanza. Questa storia non può continuare così e penso sia l'unico modo per tentare di farvi andare d'accordo" spiegò lei.
   La fissai sbigottito: non poteva farmi questo e in più ogni singolo giorno avrei dovuto vedere quella ragazza; non avrei mai potuto vivere sotto il suo stesso tetto, soprattutto sapendo il motivo per cui la odiavo così tanto.
"Io non ci vado!" ribattei con rabbia. Mia madre scosse la testa ed in seguito disse semplicemente che avrei dovuto trovare un modo per accettare la cosa.
"So che tua sorella Waliyha vorrebbe che tu dicessi a Bella la verità, ma a parer mio è meglio non farlo. In fondo ha appena perso i suoi genitori e non le serve un'ulteriore preoccupazione" disse lei, con serietà.
   A quel punto capii che non c'era niente che potessi dire o fare per farle cambiare idea. Così, mi precipitai fuori ed andai fino alla fermata dell'autobus. Arrivò dopo pochi minuti, quindi salii in fretta e mi diressi verso l'ospedale.

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