3-Il biglietto...

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La sveglia suonò disturbando il mio sonno profondo. Dopo qualche secondo, mi alzai e andai in bagno ancora mezza addormentata. Feci una doccia veloce e  presi dal armadio una t-shirt rossa e un paio di jeans.
Nicole dormiva ancora, così la scossi un po' ma lei non ne volle sapere di uscire dal suo letto caldo.
"Nicole! Sveglia, c'è Robert che ti aspetta sotto casa" dissi, cercando un modo per farla alzare.
Robert la nuova cotta di Nicole ed era più grande di un anno, inoltre sembrava che anche da parte sua ci fosse interesse.
All'udire quel nome, Nicole si svegliò di colpo e ovviamente mi chiese di Robert.
"Non c'è. Era un modo per sveglirti! Manca un quarto alle otto" risposi con calma. Lei si alzò dal letto e corse in bagno per vestirsi il più veloce possibile.
Quando anche Nicole fu pronta, mi raggiunse e uscimmo di casa senza fare colazione. Fuori stava diluviando e non avendo un ombrello ci mettemmo a correre per non rischiare di arrivare fradice. Quando arrivammo a scuola erano già tutti nelle proprie classi; corremmo velocemnte dentro e lì trovammo la bidella che ci disse di andarci a asciugare in bagno.
Mentre ci stavamo asciugando in bagno entrò Cecillia, una ragazza davvero antipatica in classe con il fidanzato di Nicole. Era il capitano della squadra di pallavolo e per questo si credeva più importante di tutte le altre ragazze della squadra.
"Ma guarda chi c'è. Sai Nicole, oggi io e Robert andiamo insieme alla festa della mia amica. Ci sarà da divertirsi perchè c'è la piscina, una taverna, ottimo cibo e tutti gli invitati staranno là a dormire!" disse Cecillia entusiasta. La ragazza si sistemò i capelli neri in una coda di cavallo e se ne andò senza dire nient'altro.
"Non la sopporto!" urlò Nicole. Le misi una mano sulla spalla in modo da calmarla e la rassicurai, dicendole che molto probabilmente era solo un modo patetico per farla ingelosire.
"Tranquilla, Robert è il tuo fidanzato e non ti tradirebbe mai"
In quel momento la bidella entrò nel bagno e ci disse di andare in classe per evitare di far ulteriore ritardo.
Cercai di sistemarmi al meglio i capelli mossi in una coda di cavallo e in seguito raggiunsi Nicole. Avevamo tutte e due un aspetto orribile ed era tutta colpa della pioggia!
Appena entrate in classe, la professoressa ci segnò il ritardo sul registro e ci fece sedere ai due posti liberi in prima fila.
Quella era l'ora di storia, materia che non mi piaceva per niente, quindi presi un foglio dallo zaino e iniziai a disegnare a caso, facendo finta di ascoltare la professoressa che spiegava. Nicole, invece, aveva lo sguardo perso nel vuoto e fu richiamata due volte dalla professoressa. Probabilmente stava pensando a quello che le aveva detto Cecillia nel bagno, anche se non avrebbe dovuto darci la minima importanza.
Finalmente la campanella suonò e l'ora dopo la passammo a vedere un film perchè il professore di arte era assente.
Alle undici ci fu l'intervallo.
"Andiamo da Kelly? La vorrei salutare perchè sono due settimane che non la vedo" disse Nicole, una volta uscite dall'aula.
"Non posso, devo consegnare la ricerca di storia al professor Brook che era per la settimana scorsa" le risposi. In seguito salutai la mia amica e mi voltai.
Andai al mio armadietto e quando lo aprii cadde un bigliettino per terra. Mi guardai intorno per cercare di capire chi lo avesse messo, ma sembrava che le altre persone fossero impegnate in altro. Così, lo raccolsi e iniziai a leggerlo incuriosita.

Ciao Bella, oggi non credo che riusciamo a incontrarci al parco perchè piove troppo. Quindi se vuoi puoi venire a casa mia perchè  i miei genitori sono via tutto il giorno e c'è solo mia cugina Diana, ma non credo che ci darà fastidio.                                                                                                              - Niall

Ero davvero emozionata e per questo rilessi il biglietto due volte, in modo da essere sicura di aver letto giusto. In più sul fondo del foglietto c'era riportato anche un numero di telefono.
In seguito, presi la ricerca di storia e misi il biglietto nella tasca dei jeans. Attraversai il corridoio colmo di studenti, salutando di tanto in tanto qualche amica di Nicole che mi aveva presentato nei giorni precendenti.
Bussai alla porta dell'aula del professor Brook; lo trovai seduto alla cattedra a correggiere delle verifiche.
"Volevo consegnarle la mia ricerca" dissi e in seguito la consegnai al prof. Dopo di che uscii velocemente.
Decisi poi di andare in bagno nuovamente per darmi una sistemata ai capelli ancora leggermente umidi. Mandai anche un messaggio a Nicole per informarla del bigliettino che mi aveva lasciato Niall, immaginando già come avrebbe reagito.
Essa mi rispose praticamente subito e mi scrisse che dovevo assolutamente andarci, se no mi avrebbe trascinata lei stessa.
Alzai gli occhi al cielo: Nicole era sempre stata così e quando c'era qualcosa di emozionante diventa tutta elettrizzata, anche se molte volte lei non c'entrava proprio niente.

Al termine delle lezioni diluviava ancora e sfortunatamente l'ombrello non lo avevo portato. Così, aspettai Nicole e quando arrivò ci dirigemmo verso casa.
Arrivammo a metà strada, poi ci fermammo sotto un albero per riprenderci dalla corsa e in seguito continuammo così fino alla fine.
Dopo una decina di minuti arrivammo finalmente a destinazione e il risultato fu come quello della mattina, cioè fradice dalla testa ai piedi.
Appena entrate la mamma di Nicole ci lanciò due asciugamani per asciugarci, quindi ci cambiammo nel atrio per non bagnare tutta la casa.
In seguito, mentre Nicole si stava facendo una doccia, presi il mio cellulare e mandai un messaggio a Niall con il numero che mi aveva scritto sul biglietto.
Gli scrissi che per andare a casa sua andava bene, aggiungendo anche un grazie per il fatto che si era offerto di insegnarmi a suonare la chitarra.
La sua risposta arrivò dopo un po' e specificò l'orario nel quale sarei potuta andare.
In seguito, mi sedetti sulla sedia della scrivania e attesi che Nicole finisse la doccia. Intanto iniziai a sentirmi leggermente agitata per l'incontro con Niall nel pomeriggio, anche perchè saremmo stati solo noi a casa sua.
Però ero anche davvero felice e sicuramente avrei passato un bel pomeriggio in sua compagnia.

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