20-Stanchezza

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La mattina dopo mi sveglia con il suono fastidioso della sveglia. Ero completamente distrutta perchè la notte precedente non avevo dormito molto, difatti adesso si vedevano le conseguenze.
Andai in bagno e appena vidi il mio riflesso nello specchio spalancai gli occhi. Dalla mia faccia si capiva alla perfezione che non avevo praticamente chiuso occhio. Decisi di farmi una doccia per sveglarmi un po' e dopo un quarto d'ora uscii dalla doccia.
Presi l'accappatoio e tornai in camera per vestirmi. Dopo essermi vestita e pettinata, andai in cucina per fare una veloce colazione e uscii di casa per andare a scuola.
Adesso che abitavo lì non sarei più potuta andare a scuola con Nicole. Le nostre strade si incontravano solo dopo il parco, infatti la vidi arrivare e le corsi incontro abbracciandola. Così, decidemmo che quello sarebbe stato il posto dove ci saremmo incontrate tutte le mattine.
"Ma stai bene Bella?" chiese Nicole, guardandomi bene.
"Si tranquilla. Ho solo un sonno tremendo" risposi rassicurandola.
Quando la campanella della scuola suonò, tutti entrarono nelle proprie classi. La prima ora avevo la verifica di Algebra , così andai al terzo piano dove si trova l'aula di Algebra.
Entrai con gli altri alunni e mi sedetti in uno dei banchi in fondo. Tutti i banchi erano già stati separati dall'insegnante per la verifica. 
La professoressa aspettò che tutti prendessero posto.  Tra gli ultimi alunni che entrarono riconobbi la chioma bionda di Niall. Appena mi vide mi sorrise e corse nell'ultimo posto libero in fondo, che era proprio di fianco a me.
"Buongiorno" mi salutò lui allegramente, tirando fuori tutto il necessario per la verifica.
"Ciao Niall. Non sapevo che fossi nel corso di algebra" gli dissi. Dopo poco sbadigliai.
"Sonno?" mi guardò. Annuii.
Subito dopo la professoressa  ci consegnò la scheda di verifica. Feci una smorfia: c'erano un sacco di esercizi e in una sola ora sarebbe stato impossibile finirli tutti. Presi una penna e iniziai a fare il primo esercizio cercando di concentrarmi.
1) Esegui le seguenti espressioni. Questa era la prima consegna. Le espressioni erano solo tre. Le prime due le eseguii con facilità; la terza ci misi un po' di più. Andai avanti con gli altri esercizi. Ma di tanto in tanto non potevo fare a meno di guardare il ragazzo accanto a me.  Era ancora più carino quando si concentrava.
Fortunatamente riuscii a terminare quasi tutta la scheda di verifica. La ricontrollai velocemente e tornai all'esercizio 12: Vero o Falso. Io odiavo quel tipo di esercizi!
Erano difficilissimi. I primi due cercai di ragionarci, per gli altri non ci riuscii, quindi decisi che le avrei sparate a caso.
Ad un tratto sentii qualcuno chiamare il mio nome a bassa voce. Mi girai e vidi Niall che mi diceva di segnare 'vero' nella terza domanda. Alla fine mi passò tutte le risposte e quando suonò la campanella tutti si alzarono per consegnare il compito.
Quando fummo fuori dalla classe, ringraziai Niall per avermi aiutato. Poi ci separammo. Andai all'armadietto  e cambiai i libri. Dopo di che andai nell'aula di Storia, con un sorriso stampato sul volto.

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Tutto il tempo a scuola lo passai a non ascoltare le lezioni: non riuscivo a concentrarmi, avevo voglia di andare a letto e dormire per ore. Infatti, quando suonò l'ultima campanella mi precipitai fuori, ma fui bloccata da Niall.
"Hey oggi vuoi continuare chitarra?" mi chiese. Io ovviamente accettai anche se ero stanchissima e decidemmo di trovarci a casa mia verso le quattro e mezza.
Tornai a casa e pranzai. Mia nonna aveva cucinato le lasagne. Lei era bravissima a cucinare e infatti me le gustai fino in fondo.
Dopo aver pranzato feci i compiti, facendo molta fatica a trovare la concentrazione. Finalmente finii tutto e dopo poco arrivò Niall. Parlò un po' con mia nonna e poi lo portai in camera mia.
"E' uscita benissimo" commentò, guardandosi attorno. Restai in silenzio un attimo a pensare. Avevo deciso di non far vedere a nessuno il mio rifugio in soffitta, ma Niall era speciale quindi avrei potuto farglielo vedere. Magari lassù sarei riuscita dirgli quello che provavo, ma in fondo ne dubitavo fortemente.
Sentii mia nonna che diceva sarebbe uscita a fare compere, così dissi a Niall: "Seguimi"
Lui mi seguì in corridoio e
con l'aiuto della poltrona aprii il lucchetto.
"Ma dove mi stai portando?" chiese, non appena la scala scese. "Non avrai deciso di rapirmi!" disse lui, ridendo.
"Ma no idiota!" Mi aggiunsi alla risata e dopo di che gli feci cenno di salire.
"Wow!" esclamò Niall, finendo di salire la scala.  Oltre alla coperta che avevo messo la scorsa notte, avevo aggiunto anche dei cuscini e avevo trovato in un mobiletto vecchio che avevo pulito e sistemato in un angolo per metterci le mie cose.
"Che bella soffitta" aggiunse, mentre si sistemava sulla coperta. Io lo imitai e presi la chitarra blu.
"Uso questo posto per trovare un po' di tranquillità e per stare da sola" spiegai, mentre lui afferrava la mia chitarra.
"E perchè mi hai portato qui?" chiese allora con curiosità.
"Perchè... In realtà, non lo so. Volevo mostrarti questo posto" dissi un po' titubante.
Lui sorrise ed in seguito si guardò attorno, soffermandosi sulle fotografie appese al muro. Appoggiò la chitarra per terra e si avvicinò alle foto, chiedendomi il permesso. Ovviamente gli dissi che poteva.
"Eri tenerissima da piccola" commentò. Io arrossii violentemente, così abbassai lo sguardo. Continuò a guardare le foto, poi tornò a dedicarsi alla mia chitarra.
Dopo che la ebbe accordata mi disse che non era vecchia, anzi era quasi nuova, quindi sarebbe stata perfetta.
Mi sedetti sulla coperta e lui mi diede la mia chitarra in mano. Mi fece imparare altri accordi e anche una semplice canzone.
Durante la lezione, non riuscii a fare una parte di un'altra canzone, così provai più volte, ma il risultato non cambiò.
A quel punto Niall si mise dietro di me e mi prese le mani per posizionarle in modo da fare il primo accordo. Poi cambiò altre due volte posizione e alla fine mi fece fare tutto insieme, sempre con le sue mani che mi giudavano.
Provai a farlo da sola e questa volta ci riuscii. Gli sorrisi e così lui tornò al suo posto.
Continuammo ancora un po' finché non mi accorsi che erano già le sei passate.
Mia nonna doveva essere già tornata da un bel po' e probabilmente avrà pensato che fossi uscita a fare un giro con Niall.
Ero davvero esausta. Io e Niall rimanemmo a parlare un po' e ad un certo punto iniziai a sentire freddo, così rabbrividii leggermente. Lui mi diede la sua felpa che si era portato dietro, così lo ringraziai con un sorriso.
Parlammo ancora per molto. Nel frattempo, mi sdraiai sulla coperta e dopo un po' mi addormentai senza volerlo.

----NIALL POV----

Stavamo parlando e ad un certo punto rimase solo la mia voce. Bella si era addormentata e pensai che fosse davvero bellissima quando dormiva, mentre era avvolta nella mia felpa.
Restai a guardarla per un altro po', finché il mio cellulare suonò.
Risposi subito per evitare che Bella si svegliasse. Era mia madre: voleva che tornassi a casa.
Così lasciai un biglietto vicino al cuscino dove Bella aveva appoggiata la testa. Prima di andare, guardai ancora un attimo la foto di Bella da piccola sull'altalena. Era così carina: aveva un sorriso bellissimo e un'aria davvero felice.
Riportai lo sguardo ancora sulla ragazza che dormiva accanto a me. Sorrisi dolcemente e le spostai una ciocca di capelli che le era ricaduta sul viso.
A quel punto non resistetti e così le diedi un dolce bacio sulla fronte. Poi scesi dalla soffitta, salutai e ringraziai la nonna di Bella ed in seguito tornai a casa.

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