Capitolo 9

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🔞

Hinata

Era ormai innegabile, ero gay.
I mesi passavano e più legavo con Kenma più ne avevo la conferma, ma nessuno mi attraeva come faceva lui. Kageyama.
Sempre, costantemente nei miei pensieri senza darmi mai tregua.
Nel momento in cui capii che non potevo rifiutare ciò che ero, decisi che mi sarei accettato ma senza dirlo a nessuno.
Lo sapevano solo lui, e Kenma.
Kageyama ne era a conoscenza solo perché me lo chiese e in quella situazione tutto potevo fare tranne che negare l'evidenza però avrei fatto di tutto pur di dimenticarlo e andare avanti.

/Flashback/
Eravamo diretti alle qualifiche del torneo, quando iniziai a messaggiare con Kenma e all'improvviso mi disse che non poteva più contenersi e aveva bisogno di chiamarmi.
"Pronto? Mi senti? Credo ci sia poca linea" il telefono non prendeva in quel punto, così mi spostai sull'altro sediolino.
"S-sì, è una cosa che ho scoperto da poco, ti pregherei di non dirla a nessuno, riguarda il tuo amico Kageyama" -amico- quella parola rimbombò nella mia mente.
"O-ok? Dici"
"Hai presente il giorno in cui ti sei assentato perché mi avevi detto che avevi la febbre?"
"Sì" a Kenma dicevo tutto, lo consideravo il mio migliore amico ma non capivo cosa centrasse quel giorno con Kageyama.
"Ecco vedi, Kuroo ha ricevuto la lista di quelli che andranno a fare un ritiro speciale con i pallavolisti più famosi della prefettura di Miyagi, il responsabile ha chiesto di te ma Kageyama ha detto che non eri all'altezza, lo so perché Yachi ne ha parlato con Kuroo visto che sono cugini e lui l'ha detto anche a me, ora non so se lo sapevi, ritenevo fosse giusto dirtelo comunque"
Non osavo aprire bocca.
Il lavoro di anni, sudore sprecato, dolori lancinanti, buttati al cesso perdendo quell'occasione solo perché lui non mi riteneva all'altezza?
Non capivo davvero le sue motivazioni, ad ogni modo, Kageyama Tobio cessò di esistere per me. Non gli avrei più rivolto la parola manco se stessi per morire.
L'aveva fatta davvero grossa quella volta. Ma il pensiero che mi preoccupava di più era 'perché gli altri non me l'hanno detto?', sapevo di questo famoso ritiro ma nessuno mi ha mai riferito le parole di Kageyama.
Prima di dirigermi verso di lui chiesi conferma a Tanaka omettendo il nome di chi mi disse quelle cose, e un po' turbato, ma costretto a dire la verità, confermò il tutto.
Per l'ennesima volta, mi aveva fatto male, e ogni volta che me lo infliggeva lui, le ferite non si cicatrizzavano mai del tutto.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, e in quell'istante oltre all'odio non vedevo nient'altro.
/Fine flashback/

/Flashback/
"Hinata. Mi spieghi che problema hai?" non gli risposi, mi aveva seguito negli spogliatoi ma lo avevo ignorato.
"Sto ancora aspettando." Se fosse stato per me avrebbe potuto aspettare all'infinito, non avrei parlato ugualmente.
Mi sciacquai la faccia e continuai a stare in silenzio.
"Sto per perdere la pazienza." Invece io ero la persona più tranquilla sulla terra.
Mi prese per la maglia e altrettanto arrabbiato urlò:
"Se non parli giuro che ti prendo a pugni."
Girai il viso, non volevo assolutamente guardarlo.
Il tempo in cui non risposi fu sufficiente per farmi bloccare con le spalle al muro, a causa sua.
Di nuovo.
Iniziai ad agitarmi, le altre volte un po' ero felice di essere trattenuto, mi faceva pensare che gli piacesse comandarmi, farmi restare, purtroppo però, in quell'occasione non riuscivo ad essere felice, tutt'altro.
Magari non se ne accorse, ma notai che posò lo sguardo sulle mie labbra, stavo iniziando ad andare nel panico, arrossii senza volerlo e non so se ci fece caso.
Era dannatamente vicino, troppo, la distanza tra le nostre labbra stava per cessare di esistere, se non si fosse allontanato l'avrei fatto io, eppure il mio corpo non rispondeva ai miei comandi, c'eravamo di nuovo solo io e lui.
Bloccai i suoi polsi, stavo per cedere, non riuscivo a reggermi in piedi perché volevo baciarlo, divorargli quelle fantastiche labbra, morivo dalla voglia di farlo ma non potevo, perché era lui e le conseguenze sarebbero state catastrofiche.
Non volevo crollare, non potevo permettermelo, non poteva vincere e usarmi ogni volta che voleva.
Lo stavo quasi implorando, non volevo che mi facesse sentire così, fragile, inutile, indispensabile, lo stava facendo solo per la partita e tenerlo a mente faceva ancora più male ma la rabbia rimase comunque.
Gli guardai le labbra e una sensazione di calore invase il mio corpo facendomi quasi rabbrividire. Mi guardò per un ultimo istante e poi mi baciò. Mi aspettavo che prima o poi sarebbe accaduto ma ci mise foga, passione, quasi come se fosse lui a volermi divorare le labbra.
Mi alzò il mento costringendomi a guardarlo, due pietre nere dalle pupille dilatate osservavano i lineamenti del mio viso e quando i nostri sguardi si scontrarono picchiettò con la lingua sul labbro inferiore e lo lasciai entrare, quella sensazione era troppo bella per essere rovinata, mi stavo ormai arrendendo.
Non riuscii più a guardarlo con rabbia, avevo ceduto.
Quel bacio era troppo bello, ne volevo un altro, ancora e ancora, insaziabile, eravamo insaziabili.
"F-fermati" mi sforzai al massimo per far uscire quella parola dalla mia bocca, per quanto fosse stato fantastico, lui non era sincero.
"Lo vuoi davvero?" mi chiese e mi mandò letteralmente in tilt, non mi diede il tempo di elaborare il tutto un'altra volta che ne approfittò per baciarmi di nuovo.
"No. Tu non lo vuoi davvero, stai facendo tutto questo solo per la partita, in realtà non te ne frega niente di me e se pensi che ci caschi sei un vero stronzo."
Continuai e vidi che rimase quasi interdetto dalle mie parole.
"Dimmi la verità, è così?" aggiunsi.
"Sì." Chinai la testa. Avevo finalmente capito che per Kageyama Tobio ero solo un fallito.
Annuii e uscii senza guardarlo, urlai a me stesso di trattenere quelle benedette lacrime che facevano a gara per uscire di nuovo.
Mi accasciai a terra nel corridoio e iniziai a piangere, cercai di contenermi ma ormai non serviva a nulla.
"Shoyo? Tutto bene?" Intravidi un'uniforme rossa e nera in lontananza e dei capelli decolorati, Kenma.
"S-sì"
"Non mentirmi. Ora ti calmi e poi mi spieghi cos'è successo, l'intervallo finisce tra mezz'ora." Disse in modo determinato ma comprensivo.
Dopo che spiegai il tutto non mi guardò negli occhi, aveva la testa abbassata e la sua aura emanava paura all'improvviso...paura di me?
"Q-quindi lui ti ha baciato?" chiese con voce tremante, senza guardarmi.
"S-sì ma cosa c'entra con-" mi interruppe prima che potessi continuare.
"C'entra eccome stupido idiota."
Mi lasciò di stucco.
"C-cosa?"
"C'entra perché dannazione Shoyo tu mi piaci! E sapere che lui ti fa stare male mi fa salire il sangue al cervello, non meriti gente del genere!" tirò fuori tutto, chissà da quanto tempo fingeva di stare bene al mio fianco e poi soffriva ripetutamente alle mie spalle, mi fece schifo il fatto che in qualità di suo amico non me ne accorsi.
Per quanto Kenma potesse essere attraente, il mio cervello anche se non volendo restava focalizzato su quel coglione di Kageyama, finalmente avevo accettato me stesso e non avrei permesso a nessuno di ostacolarmi.
Ero pronto ad esplorare l'altra sponda ma l'idea di esplorarla con Kageyama, mi metteva i brividi. Era una situazione fottutamente caotica, era inutile negarlo, mi ero preso una cotta per quel ritardato che mi faceva stare male.
Ma allo stesso tempo iniziavo a trovare attraente anche Kenma, non volevo assolutamente illuderlo, così in quel momento scelsi l'unica opzione, la verità.
"K-Kenma anche io s-stavo iniziando a provare qualcosa per te m-ma p-per me è una cosa n-nuova, insomma io non so niente di come-"
Un sorriso a 32 denti si fece spazio sul suo viso e anche in quel momento non mi fece finire di parlare, perché mi abbracciò fortemente, ero sicuro che qualche sua lacrima avesse colpito la mia spalla.
Non ero di certo un approfittatore, quindi gli spiegai bene che era una cosa nuova per me, ma non esitò nel farmi continuare a parlare, era felicissimo e lo ero anche io sapendo di renderlo così allegro, finalmente sapevo cosa significava essere importante per qualcuno.
/Fine flashback/

𝐈𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐦𝐢 𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞🕊 |𝐤𝐚𝐠𝐞𝐡𝐢𝐧𝐚|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora