Capitolo 16

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Kageyama

I giorni scorrevano veloci, senza di lui il tempo sembrava passare in un batter d'occhio.
Arrivai alla Shiratorizawa con un senso di disorientamento, era la squadra in cui volevo entrare sì, ma dopo averci giocato diventò quella che odiavo di più in assoluto dopo l'Aoba Johsai.

"Shoyo ti ha cambiato, è normale che ti manchi" disse Suga dopo avermi accompagnato alla stazione, quella stazione.
Credeva di essere confortevole? No perché, non lo era affatto.
Avevo semplicemente spento i sentimenti.
Non mi arrabbiavo più nemmeno con quella nanetta che avrei dovuto sposare.

***
"Ushijima, è arrivato Kageyama" sentii dire da Tendou mentre posava la palla sugli spalti.
"Benvenuto alla Shiratorizawa-" disse Ushijima spaventosamente serio.
"Daaai Ushi-chan, non c'è bisogno di presentazioni, ci conosce bene e lo stesso vale per noi, no Kageyama-kun?" rispose Tendou interrompendo il probabile discorso di benvenuto di Ushijima.
"Come volete, Kageyama voglio che tu sappia che-"
"Il nostro alzatore è Eita Semi, ma giocherete una partita sì e una no" Tendou lo interruppe di nuovo ma il suo comportamento fastidioso per gli altri non mi faceva nessun effetto.
"Tendou smettila di interrompermi." Nemmeno Ushijima mostrava reazioni nei suoi confronti, magari era abituato.
"Gli allenamenti saranno molto più intensi rispetto a quelli che facevi di solito, ti conviene sviluppare uno stile di vita sano in modo da avere sempre le energie disponibili."
Io non avevo tutte quelle energie.
Però dovevo farlo.
Giustamente lui sapeva che mi allenavo il quadruplo rispetto agli altri.
Odiavo le persone che parlavano le senza sapere. Cos'era? Voleva mostrare superiorità?
"La palestra chiude tutti i giorni alle undici, ma se vuoi continuare ad allenarti come me e gli altri c'è sempre il campo qua fuori, ti consiglio di usarlo solo quando sei riscaldato altrimenti rischi di ammalarti." Chi era? Sugawara mom 2.0?
"Beneeeeee le spiegazioni sono finite Ushijima! Quindi caro Kageyama se non ti dispiace vorrei vedere alcune delle tue alzate!" disse Tendou irrequieto, aveva sempre quell'atteggiamento energico e pimpante, chissà dove prendeva tutta quella voglia di vivere.
"Va bene, a chi la devo alzare?" chiesi indifferente.
"A Ushijima!" rispose ancora più energico, non stava più nella pelle.
Girai la faccia verso quest'ultimo che stava guardando Tendou con uno sguardo assassino.
"Alta? Media? Facciamo una veloce?" chiesi indicazioni.
"Non usare le tue alzate, questa è la Shiratorizawa, non la tua squadra. Ora il piccoletto non c'è quindi imparerai a fare altri tipi di alzate" rispose Ushijima glaciale.
Sapevo fare tutte le alzate del mondo, non serviva lui a ricordarmelo.
"Proviamo un'alzata laterale." Concluse infine.
Tendou osservò tutti gli allenamenti che avevo fatto con Ushijima, certo che era davvero instancabile e per questi versi, mi ricordava lui, ma di sicuro avrei retto, anzi avrei continuato ad allenarmi.

***
"Per oggi basta così" Incredibile, il grande asso era finalmente esausto.
"Non sono stanco, voglio risparmiarti solo perché è il tuo primo giorno ma domani faremo sul serio." Non mi serviva la sua pietà.
"Io invece voglio continuare ad allenarmi." Parve aspettarselo.
Tutti quegli sforzi non mi facevano stare bene.
"Fai pure, ho dimenticato di dirtelo, il tuo dormitorio è F12 e la tua stanza è la 235." Disse prima di andarsene.
Volevo stancarmi, sfinirmi, non volevo pensarlo. Perché ogni volta che veniva pronunciato il suo nome o vedevo qualcosa che associavo a lui, il dolore riaffiorava.
"C-cinquantac-cin-q-que...cin-quan-t-ta-s-sei..." contai le flessioni pur di non pensarci.
"Sett-ant-ta-q-uattr-o...." Più fissavo un punto e più cercavo di ignorarlo.
"Nov-van-tano-ve..." Alla fine cedetti.
Pensai "Chissà cosa starà facendo in questo momento" conoscendolo probabilmente stava continuando ad allenarsi anche lui, mentre io decisi di fermarmi. Camminai piano e senza fare rumore, il dormitorio sembrava silenzioso e non volevo creare nessun problema.
L'ascensore del primo piano era fuori uso così mi toccò prendere le scale, dove, quando le raggiunsi, vidi una porta socchiusa, "sgabuzzino" con una luce fioca accesa.
Sentii delle voci ma non erano affari miei, quindi proseguii con cautela ma dovetti fermarmi quando una voce conosciuta pronunciò il mio cognome.
"Davvero pensi che Kageyama sia vantaggioso per la squadra?" mi avvicinai di soppiatto e sbirciai un po', in quel momento mi sentivo Hinata e vorrei non averci mai pensato.
Le voci erano di Tendou e Ushijima, che ci facevano nello sgabuzzino a mezzanotte passata?
"Perché non dovrebbe? Hai visto pure tu la sua tecnica quando abbiamo giocato contro di lui." Rispose Ushijima di spalle, mentre Tendou, era appoggiato al muro? Ero confuso.
"Ho visto come lo guardavi...-" continuò Tendou girando la faccia come se fosse offeso.
"Non mi piace che lo guardi in quel modo..." concluse usando la voce da bambino capriccioso.
Perché, in che modo mi guardava? Non ci stavo capendo niente.
"Satori, lo sai che voglio solo te."
Manco il tempo di elaborare le parole di Ushijima che lui si fiondò sulle sue labbra. Perfetto, era tutto chiaro quindi la mia presenza era di troppo.
Non fui sorpreso poi così tanto ma semplicemente un po' non me l'aspettavo.
Quando mi allontanai sentii dei gemiti e una voce maschile che ansimava, certo che se volevano tenere la cosa nascosta facevano davvero tanto rumore.
La mia immaginazione mi tradì pensando a Hinata in una delle posizioni in cui avrei voluto farlo godere. Mi diedi un colpetto sulla testa, tentando inutilmente di scacciare quella scena dalla mia mente ma era inutile. Mi aveva fatto eccitare solo con l'immaginazione. Perfetto.

𝐈𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐦𝐢 𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞🕊 |𝐤𝐚𝐠𝐞𝐡𝐢𝐧𝐚|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora