Kageyama
Tanto in un modo o nell'altro la nostra storia sarebbe dovuta finire.
Non ho mai detto di credere nel 'per sempre', solo nell'amore.
Già, quello che ho distrutto.
Comunque.
Sì, l'avevo sacrificato per salvarmi, però ho pensato anche a lui.
Sapevo che se Shoyo avesse proseguito con il piano allora Kiruzumi sarebbe stato costretto a scappare in entrambi i casi.
Qual era l'altro caso? Zumi mi disse che doveva lasciare la città poiché la sua droga non stava fruttando manco mezzo soldo per quanto fosse scadente.
Di certo non era un uomo gentile che mi lasciava andare così liberamente, infatti mi disse che avrei dovuto creare un nuovo giro di droga -questa volta producendola- e poi in futuro sarebbe tornato per impadronirsene. Aveva palesemente perso le staffe e figuriamoci se dopo tutto quel casino per uscirne pulito mi mettevo a fare il coglione appresso ai suoi obiettivi altamente da pazzi. Quando rifiutai però, mise in mezzo Shoyo.
Forse mi restava poco da vivere, dannato segreto.
Non ce la facevo più, ma quella volta non avrei più 'scelto' Kiruzumi.
Raggiungemmo un accordo insieme.
Lui se ne andava dalla città e io continuavo a vivere per conto mio come mio fratello.
Cosa ci guadagnava? Il mio silenzio.
Avevo alcune registrazioni che potevano farlo finire in galera senza nemmeno un processo e alcuni video schifosi dove si divertiva disgustosamente con delle ragazzine, -che alcune volte non erano consenzienti- e minorenni.
Non mi preoccupavo per quelle ragazze, tanto la polizia già sapeva qualcosa e nel giro di mezza settimana avrebbero capito tutto.
Non avrei mai detto a Shoyo che lo stavo usando per divertirmi, -visto che non era vero.- ma è stato necessario. In quel modo tutti ci salvavamo.
Il suo piano era geniale, però in un futuro Kiruzumi si sarebbe vendicato e non potevamo permettercelo. Ho dovuto mentire, sì.
L'ho guardato negli occhi e gli ho detto che non provavo niente per lui.
Cazzate, cazzate, cazzate, tutte stronzate. Dio solo sa cosa gli avrei fatto se si fosse avvicinato di un altro millimetro, l'avrei baciato.
Gli avrei urlato che erano tutte puttanate e che in realtà io vivevo per lui, ma tanto tutto passa.
Ingoiai il mio orgoglio e sputai odio.
Ero consapevole di averlo fatto a pezzi.
Ormai non contava più niente, tanto non si sarebbe avvicinato a me nuovamente.
Finiva sempre così.
Si avvicinava troppo, si scottava e iniziava ad odiarmi, poi si avvicinava di nuovo, si scottava nuovamente e così via.
Un loop infinito.
Un gioco senza fine.
Questo eravamo noi.
E per qualche bizzarro indizio del destino, il fato non voleva che stessimo insieme.
A dire la verità ero sorpreso, pensavo che non credesse alle stupidaggini che gli avevo rifilato per mollarlo indirettamente, dunque dovetti ricredermi.
Dedussi che almeno mi avrebbe cercato per delle spiegazioni, nemmeno quello.
Per un periodo di tempo smisi di frequentare la sua stessa scuola e lasciai temporaneamente la squadra, tutti sapevano tutto e l'atmosfera sarebbe diventata impossibile da reggere.
Sarei tornato lì solo per il diploma, poi sarei partito andando a New York per fare parte della Jikou Volley, rinomata squadra di pallavolo famosa a livelli nazionali. Per entrarci dovevo assolutamente migliorare, così in tutti i mesi che avevo a disposizione mi allenai con la Shiratorizawa.
'Sì certo, come se queste fossero le motivazioni per la quale sei sparito da Marzo. Non riuscirai a fare nessuna di queste cose, ricordati del segreto.'
"Coscienza, lasciami fantasticare e illudere gli altri."Verso fine giugno cambiai numero, non mi importava più di lui, o almeno credevo.
Ero stanco di pensarlo e chiedermi cosa stesse facendo.
Magari non avevo il diritto di sentirmi così.
L'unico modo che avevo per vedere Shoyo, era guardare i nostri video e le nostre foto dove eravamo felici. Svuotai la galleria.
Se non voleva cercarmi doveva essere fuori dalla mia vita, io non l'avrei cercato, era troppo per il mio orgoglio. E poi se non lo faceva nemmeno lui, mi dava una motivazione in più per non chiamarlo o sentirlo o immaginare le sue labbra a contatto con le mie...***
Luglio iniziò ad essere stressante.
Come me, d'altronde.
Ogni giorno mi allenavo in continuazione e speravo di riuscire ad andare avanti, di lasciarlo nel passato, ma mi rifiutavo.
Stavo iniziando a sentirmi debole fisicamente.
Precisamente il due luglio decisi che mi sarei dato all'alcool per risolvere i miei problemi -che poi non ne avevo più- lui era rimasto il mio ultimo problema irrisolto.
Non ero uno a cui piaceva bere, però come si suol dire, "quando ci vuole, ci vuole."
Non potevo andare in una discoteca da solo, 1) per la mia età, a breve avrei compiuto 18 anni e 2) sarei sembrato un pesce fuor d'acqua. Ma la settimana precedente Bokuto mi chiamò dicendo che voleva organizzare una festa sabato sera, prima che gli allenamenti iniziassero di nuovo.
Gli dissi che ero insicuro, probabilmente non sapeva ancora niente altrimenti non mi avrebbe chiamato. Come così i miei vecchi compagni del karasuno, nessuno di loro si fece più vedere o sentire, era come se mi avessero girato e le spalle e per carità, li capivo, li capivo davvero.
Non ero il tipico paranoico però se ci fosse stato Shoyo non avrei saputo come comportarmi.
Avevo addirittura pensato di chiamare Bokuto e chiedergli se Hinata sarebbe venuto, quanto potevo essere ridicolo?
Poi lui mi mandò un messaggio.Bokuto: Ah a proposito, quelli che non verranno saranno Kenma e Shoyo, allora vieni?
Fissai lo schermo del telefono per un po'.
Coincidenze che anche Kenma non venisse? Ma detto onestamente non credevo che sarebbero tornati insieme, -o almeno non da quello che mi disse Shoyo quando parlò con Kenma- però chissà, non lo vedevo né sentivo da marzo.
Speravo solo che non fosse cambiato, anche se era inevitabile. L'amore ti cambia. Indipendentemente da tutto. Forse nemmeno te ne accorgi.***
Andai a quella maledetta festa.
Non c'era droga o erba -per fortuna- solo ragazzi spensierati e felici che si godevano il momento. Vidi Terushima portarsi la quarta ragazza di seguito al piano di sopra e quasi mi venne da ridere, non avevo più baciato o toccato nessuno, mi sentivo arrugginito.
Ma non perché volessi mantenere la mia "purezza" che poi tutt'altro sono, tranne che puro. Solo che, non mi andava di farlo con nessun altro che non fosse lui.
Passai un'ora a scolarmi tanti di quegli alcolici che a volte feci quasi fatica a riconoscere le persone, l'alcool mi faceva effetto dopo un po', e come dire, ero brillo.
Stavo per andarmene -poiché per quanto bella potesse essere quella festa per me era altamente deprimente- quando sentii il rumore di una macchina parcheggiare poco dopo casa di Bokuto e poi vidi Daichi, Suga, Asahi e gli altri, entrare dalla porta principale.
Non mi ero fatto tutto sto gran problema, la parte 'bella' venne quando vidi lui.
Il drink mi andò quasi di traverso.
Bokuto aveva detto che non sarebbe venuto, girai lo sguardo assassino verso di lui e alzò le mani come a dire "che ci posso fare?" e tentai di nascondermi.
Sì, lo feci davvero. Mi stavo nascondendo da un nanetto alto manco la metà di me.
Quando realizzai la mia stupidità cercai di non dare nell'occhio e usai la porta della cucina per uscire, che portava al giardino con la piscina, dove vidi Shoyo.
Con un ragazzo. Seduti a bordo piscina, con le gambe nell'acqua.
Insieme a tutti gli altri invitati che si stavano divertendo e volevano mettere un po' di musica.
Il ragazzo affianco a lui era più alto, aveva i capelli grigi.
Erano di spalle e non mi notarono, ma gli altri del karasuno sì.
Rimpiansi di aver messo piede in quella casa, letteralmente.
La musica era quasi assordante, persone che si schizzavano, limonavano, si ubriacavano, cantavano a squarciagola e loro due che parlavano tranquillamente a bordo piscina.
Inutile dire che ero terribilmente geloso ma non l'avrei ammesso nemmeno sotto tortura.
Chi era quello? Da dove era sbucato? Da quanto si conoscevano? Erano fidanzati?
La testa stava andando in fumo e feci per andarmene quando sentii la voce di Shoyo -probabilmente molto ubriaco- dire con un microfono in mano:
"Questa canzone è per uno stronzo che mi ha fatto soffrire, non è presente in questo momento, ma vorrei solo dire: fanculo l'amore"
Attirò immediatamente la mia attenzione.
Non mi aveva notato e neanche quelli del karasuno dovevano averlo avvertito, probabilmente si sarà svegliato il giorno dopo pensando: "che figura di merda"
Su quel mini palco di legno azzardato c'era Shoyo tutto sudato e il suo nuovo amichetto del cuore affianco.
Le persone lo incitavano e risposero alla sua affermazione con urli di sostegno, ma tanto nessuno sapeva la vera storia.
In realtà nessuno sapeva nemmeno del segreto.
Mi appoggiai con la spalla destra al muro e la visuale era altrettanto perfetta, ero curioso di sapere quale canzone mi avesse 'dedicato'.
Partì Bad Romance di Lady Gaga e le persone iniziarono a cantarla e a bere ancora di più. Arrivò il ritornello e mi venne la pelle d'oca.
Non si era mai scatenato così tanto, cantò a squarciagola e sentivo la sua adrenalina scorrere pure nelle mie vene, era bellissimo. Sì. Lui era bellissimo.
Le gocce di sudore gli colavano dalla fronte mentre continuava a dimenarsi come se esistesse solo lui, come se quello fosse il suo momento, suo e di nessun altro.
Aveva i capelli spettinati e bagnati, un'espressione viva, energica, come il suo amico.
Poi arrivò la parte finale della canzone, e sembrava cantarla con odio, disprezzo e stanchezza.I want your love, and I want your revenge
I want your love, I don't wanna be friends
J'veux ton amour, et je veux ta revanche
J'veux ton amour, I don't wanna be friends
No, I don't wanna be friends.Sospirò e poi posò il microfono.
Si guardò intorno, e finalmente mi notò.
Il tempo smise di scorrere per un secondo che sembrò un'eternità.
Rimase immobile, a fissarmi senza mai smettere.
Aveva un'espressione inquietante, malinconica direi.
Quasi mi metteva i brividi, poi mi sorrise.
Mi si gelò il sangue, capii che forse mi aveva dimenticato.-Spazio Autrice-
Ciauu, volevo avvertivi dicendo che questo capitolo è dimezzato e che quindi continua nel prossimo <3
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𝐈𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐦𝐢 𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞🕊 |𝐤𝐚𝐠𝐞𝐡𝐢𝐧𝐚|
Fanfiction|𝙍𝙀𝙑𝙄𝙎𝙄𝙊𝙉𝘼𝙏𝘼| -\𝙗𝙤𝙮 𝙭 𝙗𝙤𝙮/-(𝙠𝙖𝙜𝙚𝙝𝙞𝙣𝙖)~𝙨𝙢𝙪𝙩~/𝙛𝙡𝙪𝙛𝙛\[+18] 𝙐𝙣 𝙧𝙖𝙜𝙖𝙯𝙯𝙤 𝙖𝙣𝙖𝙛𝙛𝙚𝙩𝙩𝙞𝙫𝙤, 𝙛𝙧𝙚𝙙𝙙𝙤 𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙪𝙣 𝙨𝙚𝙜𝙧𝙚𝙩𝙤. 𝙐𝙣 𝙖𝙡𝙩𝙧𝙤 𝙖𝙡𝙡𝙚𝙜𝙧𝙤, 𝙘𝙪𝙧𝙞𝙤𝙨𝙤 𝙚 𝙥𝙞𝙚𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝙫�...