Capitolo 15

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Quello stesso pomeriggio Federica si trovava nella sua cella con le compagne a parlare del più e del meno, quando Litz chiamò la giovane Federica a colloquio. Anche il giovane Ricci aveva visite, suo fratello Pietro, era seduto nell'ultimo banco a destra, e quando Ciro entrò nella stanza lo raggiunse, e dopo aver salutato il fratello i due parlottarono degli affari esterni.

Non appena la giovane Federica entrò nella sala, intravide la schiena del moro, e osservò con chi stesse parlando, ritrovandosi a guardare un ragazzo con notevoli somiglianze del giovane Ricci, perciò costatò che quello era sicuramente il fratello o qualche parente. Beppe fece accomodare la giovane in uno dei tavoli e le disse che chi le stava facendo visita era stata trattenuta per firmare alcuni documenti, quindi Federica pensò che fosse la madre. Era visibilmente agitata, picchiettava le gambe per terra nervosamente, e giocherellava con i ciuffi dei suoi capelli, non vedeva la madre da un mese, e aveva tante domande da farle.

Dopo cinque minuti una donna sulla cinquantina entrò nella sala con eleganza, ma rispetto a un mese prima molto più magra e con il viso più spento del solito. Portava un pantalone bianco seguito da una giacca del medesimo colore e una maglietta nera, le Décolleté erano nere e non troppo alte, i capelli scuri erano riuniti in una crocchia e il viso era visibilmente truccato da un po' di fondotinta e mascara, che risaltavano gli occhi tanto diversi dalla figlia, ovvero un grigiastro chiaro. Si avvicinò al tavolo dove, ora, era seduta la figlia con lo sguardo basso.

"Federica." Sussurrò appena la donna facendo alzare il capo alla giovane che non appena la vide si alzò dalla sedia e la strinse forte. Nonostante non stesse capendo niente di tutto quello che la madre stava combinando e avendo in testa alla giovane Valli era mancata veramente tanto la sua mamma.

Quella scena fece girare tutte le persone in quella stanza, compreso il giovane Ricci che fino a quel momento non si era accorto della presenza di Federica. Quello che vide fu' Federica che stringeva forte una donna e le diceva che le era mancata tantissimo, e poco dopo dedusse fosse la madre perché la giovane l'aveva chiamata proprio in quel modo. Si distrasse solo quando il fratello lo riportò alla realtà e decise di girarsi e farsi i fatti suoi.

"Come stai?" Le chiese la donna visibilmente fredda e distaccata.

"Mi trovo in un carcere mamma, fa schifo qua dentro, però cerco di andare avanti, almeno sto meglio di prima." Rispose la mora. Sporse un braccio verso la mano della madre ma puntualmente la donna la spostò e Federica ci restò male, non capiva cosa avesse. "Mamma che hai? E' successo qualcosa? Come stai tu? Ho bisogno di sapere un sacco di cose, soprattutto perché hai consegnato Luca agli assistenti sociali?" Forse quelle erano veramente troppe domande, ma a Federica non importava, aveva aspettato un mese per potergliele fare.

"Non può più stare con noi Luca, a parte che non è mio figlio, ha un padre, si prenderà cura lui di suo figlio non appena sarà uscito dall'ospedale." Quando la giovane udì quelle parole impallidì.

"Mamma ma che stai dicendo, quel bastardo deve pagare per tutto quello che ci ha fatto, è lui il vero colpevole, e poi Luca è della famiglia, deve stare con noi due." Affermò invece la giovane.

"Federica come vuoi che stia? Hai quasi ucciso un uomo, sei in carcere, tutto il quartiere parla di noi come degli appestati, non ti crede nessuno, l'unica cosa che possiamo fare quando ci sarà il processo è quello di dire che eri sconvolta quella sera perché ti eri lasciata e quando Fabrizio è venuto da te per consolarti hai reagito male." Disse Lisa quasi con disgusto. Nonostante gli abusi che quotidianamente Fabrizio faceva alla donna, vivevano in un lusso poiché il signor Nanni era un importante Politico di Napoli, e vivendo in uno dei quartieri più rinnovati era difficile pensare che quel bastardo la notte, quando tornava a casa picchiava la compagna o quando quella notte ci fu' lo sparo, pensare che avesse cercato di stuprare la figliastra. Lisa, da come stava dicendo era pronta a perdonare il compagno.

C'sta o Mar for!-Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora