Capitolo 21

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"Abbiate più originalità nel copiarmi"😴😴

...

Erano passati diversi giorni da quell'ultimo episodio, Filippo era uscito dall'isolamento ed era tornato nel reparto con gli altri detenuti. Aveva molta paura che Ciro e i suoi gli avrebbero fatto pagare le conseguenze alle sue parole, eppure non era successo ancora niente, solo sguardi suicidi da parte degli scagnozzi del moro, e una totale indifferenza da parte di Ciro, nemmeno lo guardava, i suoi pensieri erano da tutt'altra parte, non aveva tempo per lui e le sue ribellioni, aveva fatto quello che doveva fare e il carico era arrivato a Milano con successo, ora era il momento di lasciarlo stare.

Federica e Ciro non si parlavano più, erano di nuovo punto e d'accapo, come se tutti quegli sguardi, piccole dimostrazioni d'affetto, attenzioni, e soprattutto discorsi seri ed estremamente personali sul loro passato, non fossero mai esistiti, eppure c'erano stati, e i due giovani non smettevano di pensarsi a vicenda.

La giovane Valli era molto arrabbiata e soprattutto delusa da lui, non si doveva aspettare niente da lui, lo sapeva, ma aveva veramente sperato che qualcosa potesse cambiare, invece no, si era rivelato un criminale, violento e freddo, come se non avesse cuore, e la cosa che odiava di più di lui era che lei era pienamente convinta che lui non fosse così, la sua per lei era solo una maschera per compiacere il padre e mostrarsi il più "Forte", non riusciva a comprendere come lui facendo quei gesti potesse sentirsi forte, per lei era la forma più grande di debolezza.

Nel mentre lei e Filippo fecero pace. Quando il ricciolino uscì dall'isolamento, la prima cosa che fece fu' quella di parlare con Federica e scusarsi per come l'aveva trattata, e la mora non aveva perso tempo ad abbracciarlo e dirgli che non ce l'aveva con lui, e che non servivano le sue scuse.

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"No Fili, non lo so suonare questo brano, è troppo difficile." La giovane mora, stava supplicando l'amico di lasciare che solo lui suonasse quel brano così complicato che avevano davanti, ma Filippo non smise nemmeno un secondo di insistere.

"Fede ce la puoi fare, segui me." Nella sala c'erano maschi e femmine, e Ciro appoggiato al flipper, con una sigaretta tra le labbra, non smetteva di guardare la scena patetica davanti a lui con disgusto.

Vederla sorridere con un'altra persona, gli dava notevolmente fastidio, soprattutto se quella persona era un "figlio di papà del cazzo" a detta sua, ma non poteva farci un bel niente, lei aveva scelto lui, e non poteva dargli torto, era Ciro il cattivo in quella situazione.

"Provo l'ultima volta, se non ci riesco non suonerò mai più questo piano, ti giuro." Federica guardò attentamente il modo in cui Filippo pigiava sui tasti e quando toccò a lei finalmente dopo moltissimi tentativi riuscì a suonare quel brano senza sbagliare.

"Hai visto? Te l'ho detto, hai delle mani magiche." Federica scosse la testa e i suoi occhi si ritrovarono a guardare Ciro, che fino a quel momento non aveva smesso di fissarla.

Se fino a un secondo prima la mora aveva un sorriso in volto, si spense piano piano diventando seria, non appena i suoi occhi si scontrarono con quelli scuri del giovane boss, che quasi ferito dalla sua espressione, si voltò e andò da Pino, che era intento a giocare con l'altro Flipper.

"Oi tutto a posto?" Risvegliò i suoi pensieri il giovane Ferrari, muovendo la sua mano da pianista su e giù davanti alla sua faccia.

"Oh sisi tutto ok, tranquillo." Si voltò e abbozzò un sorriso falso, non era per niente ok. "Fili, ma per caso Ciro e i suoi ti hanno infastidito?" Domandò e in cuor suo sperava con tutta sé stessa di no, e non era solo perché non voleva che all'amico non succedesse nulla, ma anche per altro, solo che non voleva ammetterlo.

C'sta o Mar for!-Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora