Capitolo 20

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Filippo era appena rientrato dal suo giorno di permesso, e l'agitazione e la paura facevano spazio dentro di lui. Quando il giorno prima era uscito dal carcere, i genitori avevano subito notato i suoi lividi, che ovviamente non spiegò da cosa o da chi derivassero. Aveva fatto esattamente come Ciro gli aveva chiesto di fare, e aveva visto la droga nel cofano della macchina di suo padre. Non aveva detto niente, e ora aveva salutato i suoi genitori e la sorella pieno di rimorsi per non averli fermati prima, per dirgli quello che avrebbero trasportato a Milano senza saperlo. Era spaventato, moltissimo, perché non aveva idea di quello che sarebbe potuto succedere se qualcuno avrebbe trovato quella droga lì dentro.

Rientrò nel carcere e ora, oltre alla paura, aveva anche una notevole rabbia dentro di lui, non ce la faceva più, odiava dover eseguire gli ordini di Ciro e di essere deriso e picchiato ogni giorno dai suoi tirapiedi.

Quando una guardia lo portò nella sala comune, dove avrebbe dovuto suonare insieme a Federica, il suo istinto lo portò invece da Ciro e i suoi.

Entrò nella sala e intravide Federica intenta a suonare insieme a Naditza e Cardiotrap, e più in là c'era Ciro insieme ai suoi amici che stavano giocando a biliardino, così decise di raggiungerli.

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Federica aveva passato la notte tranquillamente, vogliosa di vedere Ciro il giorno dopo, e quando la mattina arrivò, si preparò con più enfasi del solito. Dopo una doccia calda decise di indossare un jeans verde militare e un top nero, mentre ai piedi indossava le classiche Vans. I capelli, puliti e profumati, li lasciò sciolti al loro destino, e il viso al naturale, era decisamente più bella senza trucco. Quel giorno la giovane Valli aveva più autostima del solito, e dopo la colazione le ragazze furono portate nella sala comune, dove aspettò l'ingresso dei ragazzi.

Ciro dal canto suo, era sempre bello come al solito, ovviamente indossava i suoi soliti vestiti griffati Versace, e quel giorno aveva il ciuffetto di capelli scuri sfuggito al gel, che lo rendeva più sbarazzino. Quando fece ingresso nella sala comune con accanto Pirucchio, non potè non notare l'enorme bellezza di Federica, e sorrise al pensiero della sera prima, sapeva bene che la giovane non avrebbe rifiutato il mancato bacio che stava per dargli, ed era molto felice di questo. La salutò con un occhiolino e dopo essersi avvicinato a lei per lasciargli un buffetto sulla guancia, tornò dagli amici che lo avevano sfidato a giocare a biliardino.

Federica stava suonando insieme a Naditza, che stava iniziando a imparare molto bene a suonare il piano, mentre cardiotrap si limitava a guardarle e fare qualche domanda. Ogni tanto lo sguardo di Federica si posava sul moro che era concentrato a giocare a biliardino, e non poteva fare a meno di fare un mezzo sorriso ogni volta che lui, dopo aver segnato un goal la guardava.

Questa perfetta armonia che si era creata in quella stanza, fu' spezzata dall'entrata burrascosa del giovane Ferrari. Federica si voltò a guardarlo, e dopo aver visto il suo occhio nero, si preoccupò e decise di alzarsi per raggiungerlo, Lui però non le diede né attenzione e né ascolto, e si affretto a raggiungere Ciro e i suoi.

Quando Ciro notò l'entrata agitata del ricciolino, smise di giocare e così fecero anche gli altri. Vedere Federica alzarsi per raggiungere il chiattilo lo infastidì parecchio, ma cercò di restare calmo, voleva capire perché tanta preoccupazione da parte di Filippo.

"Oh Chiattì, aspettavamo proprio te." Parlò Edoardo accanto a Ciro.

"A me? Oh bene, ho tante cose da dirvi." Il tono di Filippo era incazzato, e anche se l'enorme paura c'era, decise che era il momento di rispondere a tono.

Federica era dietro a Filippo, e non appena udì quelle parole alzò un sopracciglio e guardò Ciro per capire di cosa parlasse il ricciolino, ma il giovane Ricci non le degnò di uno sguardo, poiché troppo impegnato a guardare Filippo incitandolo a continuare.

C'sta o Mar for!-Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora