Capitolo 10

613 20 40
                                    

Li trovo seduti in cucina, sul tavolo due tazzine da caffè vuote

"Signor Presidente" - è un po' a disagio - "Ho provato a farla tornare a letto ma non ne ha voluto sapere"
"Tranquillo Luca... ha una testa talmente tanto dura che avresti dovuto stordirla sul gas aperto del fornello per farti ubbidire. Puoi tornare a casa ora e scusa ancora se ti ho chiamato in piena notte"
"Si figuri... lo sa che sono sempre disponibile per lei. Allora vi lascio, domani mattina per prima cosa chiederò a quelli della sicurezza di controllare i filmati delle telecamere. Entro mezzogiorno dovrei riuscire a farle sapere qualcosa"
"Perfetto... grazie ancora"
"Ciao Luca buonanotte... e grazie di tutto" - gli risponde con un sorriso

Chiudo a chiave la porta d'ingresso e ci lascio dentro la chiave... no non sono paranoico ma voglio farla stare più tranquilla che posso.
Mi spoglio e la raggiungo a letto

"Giuseppe mi spiace aver fatto tutto questo casino"
"Alice tu non c'entri niente"
"Quindi mi credi sul serio?"
"Credo che ci sia qualcosa che non torna. Ti ricordi quando ti ho chiesto di controllare se ci fosse qualcosa di strano nel mio ufficio? - annuisce subito - "Ecco sia lì che qui, quando sono venuto a farmi la doccia dopo essere tornato da casa tua, ho avuto una sensazione strana che ancora non riesco a decifrare. E prima l'ho sentita ancora quindi sì... ti credo"
"Perché non me l'hai detto ieri mattina?"
"Perché ancora non ho capito io cosa ho sentito" - non riesco a trattenere uno sbadiglio... alla fine sono quasi le cinque e mezza
"Ok però adesso cerca di dormire almeno un paio d'ore" - mi dice sfiorandomi le labbra - "E Clyde aspetterà che io torni a cambiarmi, non azzardarti ad andarci tu"
"Va bene... questa volta te lo lascio volentieri"

Ci diamo un ultimo bacio e mi addormento quasi all'istante, con lei rannicchiata contro di me... e vi posso garantire che questa donna ha un'effetto rigenerante sul mio corpo visto che mi sveglio riposato come non mi succedeva da tempo anche se ho dormito due orette scarse.
Ho provato ad insistere per accompagnarla ma mi ha obbligato a rimanere a letto ancora un po'

"Ci vediamo dopo in ufficio... ora te ne stai qui a rilassarti ancora un po', poi ti fai una doccia e scendi con calma. Avete finito il consiglio alle cinque, se anche arrivi un po' più tardi del solito non si scandalizza nessuno"
"Zì Badrona"
"Ti fa male dormire..." - mi sfiora le labbra ancora una volta - "Vado sennò Clyde mi mette il muso. Ci vediamo tra poco"

Aspetto che esca e mi ributto sotto le coperte... sì tranquilli ho messo la sveglia tra mezz'ora per sicurezza.
Però non mi serve... il pensiero di quello che sta succedendo in questo appartamento mi sta facendo venire un po' di ansia non ve lo nascondo e questo fa sì che non mi riaddormenti più. Qualcosa di strano c'è sul serio ma non riesco a capire cosa... se solo riuscissi a focalizzare quella sensazione strana che mi viene quando entro qui dentro sarebbe già un passo avanti.
Mi rilasso ancora un quarto d'ora e poi mi butto sotto la doccia... non so perché ma mi viene da pensare agli ultimi mesi con Olivia, quando questo era il posto dove potevo sfogare le mie voglie visto che lei ormai quasi non si faceva più toccare da me preferendo le attenzioni di questo uomo misterioso.
Non ci sto male per la fine della storia, la ritengo chiusa senza problemi... ma la voglia di sapere se lo conosco o meno ogni tanto bussa alla mia porta.
Lo so dovrei fregarmene, alla fine conoscerlo o meno non cambia la situazione... cornuto lo sono in entrambi i casi.
Comunque... doccia fatta, vestito mi sono vestito, ho preso il caffè e ora scendo.
Ancora non è arrivata in ufficio... le lascio quello che le ho portato giù sulla scrivania e mi metto a lavorare.

"Sei scemo lo sai?" - mi ha pure telefonato per dirmelo
"Perché mai?"
"Quelle fette biscottate con la marmellata sulla mia scrivania non le hai messe tu?"
"Ioooo? Sarà un altro tuo amante con cui ti diletti in giochini non adatti ai bambini"
"Ah dici che è stato Roberto? In effetti durante la nostra cena gliel'avevo detto di quanto mi piacesse usare la marmellata in modo alternativo"
"Stai scherzando vero?" - spero di sì
"Chi lo sa?"
"Alice non..."
"Ma secondo te gli vado a dire una cosa del genere? Tu quando senti nominare quell'uomo non ragioni proprio più eh"
"Stupida! Comunque... è già arrivato per la sua puntata giornaliera o oggi riesci a scamparla?"
"Non lo so... ormai non mi avvisa nemmeno più" - mi sembra di sentire una nota strana nella sua voce
"Sicura che non si possa fare niente per risolvere questa situazione?"
"Non lo so, vediamo come vanno i prossimi giorni. Se non si stufa dovrò prendere dei provvedimenti"
"Ok fammi sapere se posso fare qualcosa io. Comunque... stamattina ho milioni di carte sulla scrivania da sistemare ma a pranzo andiamo da qualche parte? Voglio staccare un po' da questo posto"
"Non è rischioso?"
"Tranquilla... ci penso io. Ora metto giù che non so quanto ancora riuscirò ad ascoltare la tua voce senza avere voglia di venire da te e baciarti"
"Chiuderò a chiave la porta allora così non rischio... ci vediamo dopo"

Segreti e misteri a PalazzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora