Capitolo 20

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"Buongiorno... dormito bene?"
"Mi sono addormentata ieri vero?"
"Come un angioletto..."
"Sono un disastro"
"No eri bellissima" - le bacio le labbra - "E poi così non parlavi... per la gioia delle mie orecchie"

Mi prendo una gomitata nel fianco... me la merito tutta in effetti

"Come sta la tua caviglia?"
"Mi fa un po' male... forse un po' tanto"
"Se ti do un bacio secondo me ti passa... proviamo?"
"Sono un po' scettica ma direi di fare un tentativo sì" - e mi sorride come solo lei sa fare

Appoggio le mie labbra su quelle sue morbidissime e dolcissime

"Meglio?"
"Un pochino sì in effetti"
"Senti" - e la bacio ancora - "Ora ti riempio la vasca così intanto che tu fai il bagno io preparo la colazione... poi ti piazzo sul divano e vado a lavorare"
"Gius..."
"Spero che tu non stia per dire che non ce ne è bisogno e che vuoi venire di sotto perché sennò per punizione ti chiudo a chiave nello sgabuzzino"
"Va bene non te lo dico... ma almeno fai il bagno con me?"
"Mi piacerebbe molto"

Un altro bacio ci sta bene

"Ma devo scendere in orario perché ho subito una riunione"

Il bacio stavolta è sul naso

"Ma mi farò perdonare promesso"

Ultimo bacio su quelle labbra magnetiche

"Dammi un minuto che vado ad aprire l'acqua e poi torno a prenderti"

Vasca preparata... torno in camera, la prendo e ce la metto dentro di peso

"Ti lascio a giocare un po' con la schiuma" - gliene metto un po' sul naso e le strappo un sorriso - "Intanto vado a preparare in cucina... mi raccomando lavati anche eh"
"Scemo"

Mi fa stare bene prendermi cura di lei... ok fisicamente è un po' faticoso visto che comunque, per quanto possa essere magra, il suo peso non è proprio quello di una bambina ecco.
Ma sapere che riesco ad aiutarla mi libera la mente.
Asciugata e vestita... anche se averla nuda tra le mie mani e non poterla toccare è stato un duro colpo per il mio corpo e le mie voglie ma sono davvero tanto in ritardo.

"Ma io ora cosa dovrei fare secondo te? Starmene qui sul divano a fare niente?" - mi chiede sbuffando prima di addentare una fetta biscottata
"Esattamente"
"Dai Giuseppe... non puoi chiamare uno dei tuoi ragazzi e farmi portare giù nel mio ufficio? Prometto di non muovermi dalla scrivania"
"La smetti di fare i capricci?"
"Uffa ma io mi annoio a fare niente"
"Ti riposi un po'"
"Uffa"
"Se dici un'altra volta uffa chiamo Michele e gli dico che stai continuando a camminare in giro per casa... ti assicuro che lui è buono e caro ma se lo fai arrabbiare si trasforma nell'orco cattivo"
"Ma u.."

Si blocca appena in tempo, sotto il mio sguardo cattivo

"Ecco brava"

La metto sul divano con tanto di copertina

"Allora... telefono, telecomando e Kindle sono lì. Ora ti metto l'acqua, il succo e qualcosa da mangiare e poi scendo" - mi siedo di fianco a lei - "Alice, ti lascio anche le stampelle ma per favore, usale solo per andare in bagno se devi. Ti prego non fare di testa tua come al solito... se non fai guarire bene la caviglia ti trascinerai i problemi per sempre. Si tratta solo di tre giorni... fallo per me per favore"

Mi fissa un po' sconsolata e poi annuisce

"Va bene, ti prometto che mi muoverò solo per casi estremamente urgenti"
"Grazie" - le lascio un bacio delicato e mi alzo - "Ora scendo che è tardi"
"Ma io non mi ricordo una riunione in programma questa mattina"
"Ho degli incontri di aggiornamento con un po' di gente" - spero di averla convinta
"Uhm... ok" - forse sì

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