Capitolo 42

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"Bene... grazie a tutti di aver partecipato. Buon Anno!"

Sono stremato... per quasi tre ore mi hanno martellato con domande idiote, sempre le stesse eh, mai che qualcuno usi un po' di fantasia o di buon senso. Che poi ovviamente più della metà di questi giornalisti si è concentrata su quello che sta facendo il furbone toscano, dando quasi sempre la colpa a me. Beh, del resto, vedendo come mi bombardano tutti i giorni, non è che questa cosa sia poi così strana.
Però con la risposta sulla delega dei servizi segreti mi sono divertito... che ce lo spieghi ora perché per lui è così fondamentale che io la ceda.
A parte che mi sono arrivate strane voci, non mi stupirei se tra un po' saltasse fuori qualche macchinazione interna all'intelligence legata sempre a lui.
Vabbè fammi andare in ufficio va così cerco di fare qualcosa di utile in questa giornata

"Vuoi ridere?" - almeno oggi ha bussato

Eh magari... non è che lo stia facendo così spesso ultimamente

"Che è successo di così divertente?"
"Ti ricordi il fantasmagorico piano Recovery alternativo? Quello che hanno dovuto preparare perché il tuo non ha ambizione?"
"Quello con quel nome del... vabbè non farmi diventare volgare"
"Bravo quello!" - e ride ancora - "Oggi è stato finalmente presentato..."
"E...? Dai Rocco che non ho tempo da perdere..."
"E alla fine sono 32 pagine di attacchi a te e al tuo piano e, tieniti forte, ben 13 righe di proposte"

Forse non ho capito bene

"Che poi 13 righe... 2 di queste sono composte da tipo 2 e 3 parole"
"Ma stai scherzando?"
"Non ci credevo nemmeno io! Visto che eravamo impegnati in conferenza ho detto a uno dei miei ragazzi di leggerlo per farmi un primo riassunto. Pensavo mi stesse prendendo in giro, l'ho pure cazziato povero... e poi aveva ragione lui"
"Penso di essere senza parole"
"Aspetta di leggere le proposte... probabilmente le parole le perderai per dei mesi interi"

Vi rendete conto con chi devo avere a che fare io?
E comunque non mi ha messo per niente di buonumore sta cosa, anzi.
Provo a concentrarmi sui fogli che ho davanti, oggi pomeriggio abbiamo l'incontro al tavolo del Recovery con i simpaticoni, ma non ce la faccio...  mi è preso questo senso di rabbia dentro che mi fa vedere tutto appannato, le parole continuano a mischiarsi sotto i miei occhi.

"Ali?"

Aveva la porta aperta e sono rimasto un po' a guardarla prima di bussare... è bella quando è concentrata così corrucciata, si continua a sfregare il lobo dell'orecchio tra il pollice e l'indice e, quando riesce a far filare il discorso nella sua mente, le spunta quel sorriso che le fa tornare i lineamenti da bambina che ha di solito

"Hey" - ecco se poi il sorriso le si allarga così è ancora più bella
"Sei impegnatissima?"
"Niente che non possa aspettare... hai bisogno?"
"Ho voglia di stare un po' con te"

Si alza e mi raggiunge nel centro della stanza

"Stai bene?"
"Boh... devo ancora capirlo"

Mi prende le mani e mi sfiora le labbra con le sue

"Lo sai che è pericoloso" - però gliene do un altro anche io di bacio
"Che venissero a dirmi qualcosa se ne hanno il coraggio" - e da come lo ha detto io non lo farei fossi in loro - "Vuoi che andiamo a casa a pranzare? Così ti distrai un po' prima della riunione"

Mi sono rabbuiato un po' troppo mi sa ma non sono riuscito a nascondere i pensieri

"Giuseppe cosa c'è?"
"Niente" - uff - "Solo che avrei voglia di portarti fuori da qui anche solo per fare una passeggiata ma non posso fare nemmeno quello, non ci lascerebbero fare tre passi in pace, ci sarebbero tutti addosso"
"Ok ok vieni qui"

Segreti e misteri a PalazzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora