Segreti e misteri a Palazzo

Capitolo 2

"Dai entra"
"Ho paura"
"Ma che stupido che sei!"
"E se mi fa un agguato?"
"Hai paura che ti rovini il tuo bel faccino?"

No ma è sempre più simpatica la ragazza...
Fino al salotto ci sono arrivato... e del gatto ancora nessuna traccia. Lo so che mi salterà addosso, sta solo aspettando che abbassi la guardia

"Dai accomodati sul divano che ti porto qualcosa da bere. Va bene quello di prima o preferisci qualcosa di più leggero?"
"Ti ha portato uno stock di bottiglie? Comunque quello va benissimo grazie"

Mi siedo ma non mi sento molto al sicuro. Lo so che mi sta osservando da chissà che punto nascosto della stanza
Torna dopo poco con due bicchieri pieni

"Tieni... questa in ufficio l'avevo finita. Domani devo andare a fare rifornimento"

Rum e cioccolato fondente... sì decisamente poteva andarmi molto peggio questa serata

"Alice? Alice si sta avvicinando" - aiuto - "Mi continua a fissare"
"Stai tranquillo... nel peggiore dei casi ho già pronto in bagno il disinfettante per i graffi"
"Certo che come tranquillizzi tu la gente eh..."

Quel gatto mi continua a guardare immobile, a pochi centimetri dai miei piedi. Poi salta sulle mie gambe e continua a fissarmi.
Mi mette le zampe anteriori all'altezza delle spalle e spinge il muso contro il mio mento una, due, tre volte...

"Uhlallà... decisamente gli piaci"
"Ehm... cosa dovrei fare adesso?"
"Accarezzalo un po' e vediamo che succede"

Lo accarezzo dietro le orecchie e ora comincia a fare anche le fusa, continuando a spingersi contro la mia faccia.
Ma mi sa che si è già stufato perché ora si sta rannicchiando sulle mie gambe... però è rilassante accarezzare questa palla di pelo

"Mi sa che è solidarietà maschile questa... deve essere stato abbandonato pure lui dalla sua fidanzata"
"Ma sei sempre stato così stupido o è la sindrome da corna subite che ti ha cambiato?"
"Ricordami che se mai avrò bisogno di parole di conforto non verrò a bussare alla tua porta"
"Scusa hai ragione" 

Ma no ma che ha capito?

"Oh ma guarda che sto scherzando. Anzi grazie... tutto mi serve ora tranne qualcuno che mi compatisca"
"Ah meno male... però sappi che oltre a sparare cretinate a raffica sono brava anche ad ascoltare se dovessi avere bisogno"

Mi piace quell'espressione dolce che vedo sul suo viso. Ha un potere calmante questa donna che è qualcosa di incredibile

"Che razza è Clyde?"
"È un persiano misto certosino"
"Wow... due razze stupende" - e vi giuro non riesco a smettere di accarezzarlo
"Lo so cosa stai pensando"
"Cioè?"
"Che sono il più classico dei cliché... zitella con gatto annesso"
"Ah ah ah ma che idiota che sei" - però sembra tipo rassegnata all'ovvio in questo momento - "Se proprio vuoi saperlo ho sempre pensato che sei una donna incredibile, che sa sempre quello che vuole e che deve fare... e ora so che hai anche un gatto bellissimo. E comunque per rientrare nel cliché ne dovresti possedere almeno cinque"

Ma come ho fatto a non accorgermi prima di quel bel sorriso che le illumina il viso?

"Beh... Clyde ti ringrazia per tutto"
"Ti ho messo in imbarazzo? Scusa non volevo"
"Ma va... ci vuole ben altro per mettermi in difficoltà tranquillo"

Mah... sarà...

"Senti, che dici se io ora ti faccio vedere la tua stanza così ti sistemi per la notte e poi torniamo qui per un ultimo giro di rum?"
"Direi che ci sto... ma mi sa che mi preparo dopo per dormire sennò sul serio mi dovresti ammirare in boxer e maglietta"
"Forse al sesto o settimo giro potrei superare il trauma"
"No ma grazie eh"