Capitolo 30

494 18 47
                                    

"Vuoi ridere?" - le dico dopo aver letto il messaggio che mi ha mandato Rocco
"Una volta mi avresti proposto di fare l'amore..."
"Alice? Sei ancora nuda stretta tra le mie braccia dopo aver appena fatto il bis" - e che doppietta che abbiamo appena messo a segno - "Mi vuoi morto?"
"No no... prima devi pagare i mobili per arredare la casa"
"No ma grazie!"

La pizzico sulla chiappa destra... e stringo pure forte così impara

"Ahia!"
"Te lo sei meritato!"
"Dai dimmi... che ti ha scritto il tuo amante di così divertente?"
"Ma sei sempre stata così scema o stai solo peggiorando velocemente?"

Tira indietro la testa per guardarmi negli occhi

"Quando sono felice sono stupida..." - mi piace renderla così sorridente - "Me lo dai un bacio?"

Mi allungo a sfiorarle le labbra, facendole allargare ancora di più la piega all'insù

"Ti ricordi quando sono andato a prendere le mie cose a casa di Olivia? Che Giulio l'ha salvata dal giornalista?"
"Sì... cos'era verso fine Ottobre giusto?"
"Esatto... il 26"
"E...?"
"E hanno appena programmato per oggi pomeriggio un'interrogazione parlamentare sull'utilizzo della mia scorta da parte di Olivia"
"In che senso?"
"Nel senso che, secondo loro, lei quel giorno avrebbe utilizzato la mia auto con tanto di scorta per andare a fare la spesa e per andare in palestra" - mi scappa da ridere - "La spesa che ha fatto nell'alimentari sotto casa e soprattutto con le palestre chiuse"
"Ma seriamente?" - e scoppia a ridere
"Te l'avevo detto che ti avrei fatto ridere. Mi ha scritto Rocco che hanno anche preparato un servizio al telegiornale" - ormai sono senza parole giuro - "Voglio proprio vedere cosa si inventano"
"A proposito di Rocco" - si sistema meglio nel mio abbraccio, facendosi stringere ancora più forte - "Hai deciso quando dirgli di Olivia... e di noi due?"

Ha cambiato intonazione, non so se leggerci dentro disagio o speranza

"Guardami un attimo" - aspetto che volti lo sguardo verso di me - "Dimmi sinceramente tu cosa vorresti che io facessi"
"Devi decidere tu" - mi risponde seria
"Non ho detto che devi dirmi cosa fare... ti ho chiesto cosa vorresti che io facessi"

Si rigira a guardare il vuoto davanti a lei e si stringe ancora di più nelle mie braccia

"Forse per prima cosa mi piacerebbe che la gente sapesse che lei non è più la tua compagna. Non per cattiveria mia, come per dire che io ho vinto e lei ha perso, ma perché se la gente dovesse vederci mentre ci scambiamo un bacio di nascosto non penserebbe che stiamo facendo una cosa sbagliata. Non voglio che la gente cominci ad additarti come un traditore" - torna a guardarmi - "Ecco forse questo per il momento mi basterebbe. Poi che si sappia di noi due non è così importante, anzi... nell'anonimato ce la possiamo godere ancora un po'"

È meravigliosa questa donna... me ne accorgo ogni giorno di più

"Senti" - mi prendo per un attimo le sue labbra - "Che ne dici se tu adesso ti vai a fare la doccia mentre io preparo la colazione? È finita la pacchia di lavorare solo due ore il pomeriggio eh..."
"Uhm... non vieni a farla con me? O visto che hai già dato due volte non ce la fai a svegliare ancora il tuo amichetto lì sotto?"

Ma pensa te cosa mi tocca sentire

"Cos'è una sfida questa?" - vuole la guerra la signorina qui - "Allora dimmi, come lo chiameresti questo qui?"

Le prendo la mano e la porto sul mio amichetto lì sotto... e dal sorriso malizioso che le sta spuntando ora direi che ha capito benissimo come chiamarlo.

"Uhm ok... diciamo che potresti essere capace di giocarti la tripletta" - si passa la lingua sulle labbra in un modo talmente tanto sensuale che penso risveglierebbe pure l'uomo di Neanderthal - "Però il mio capo ha detto che devo andare a fare la doccia mi spiace"
"Dove pensi di andare?" - l'afferro per il braccio prima che scenda dal letto e la tiro ancora verso di me, facendola sdraiare sul mio corpo - "Vieni qui che dobbiamo finire un discorsetto io e te"

Segreti e misteri a PalazzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora