IL BAR

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POV Diego

Avevo solo tre cose che mi ronzavano in testa mentre cornavamo a casa dalla gara di nuoto di Gian..

La prima è che non sopporto più di dover mentire a Lele e nascondergli chi è e cosa può fare.. proprio non lo sopporto dobbiamo dirglielo noi.. perché anche se si incazzerà comunque, è meglio che lo sappia da noi..

La seconda è che voglio spaccare la faccia a quel pezzo di merda di Simone.. perché odio quando viene fatto del male alle persone che amo.. e non vedo l'ora che sia domani per pestarlo di Santa ragione..

La terza è che il mio qui presente fidanzato mi sta provocando da quando siamo usciti da quella piscina... continua a mordersi il labbro e a guardarmi con quegli occhi pieni di passione..

Gli afferrai una natica con una mano e lo feci girare verso di me..

D: "Se continui a morderti quel dannato labbro e a guardarmi con quegli occhi.. Dio ti predo qui in mezzo alla strada"

G: "Mi piace provocarti lo sai.."

L: "Aoo ma siete degli svergognati.. vi stanno guardando tutti"

In quel momento Gian diventò completamente rosso in faccia..

G: "Eh eh si dai andiamo"

Si mise a camminare tutto imbarazzato fino al nostro condominio..

Prima di entrare Lele mi ferma..

L: "So perfettamente cosa farete voi due.. e non ho intenzione di sentire nulla ahah.. ora esco con mamma e vedo di aiutarla a trovare un lavoro ok?" disse facendomi un occhiolino..

D: "Qualche giorno ti farò una statua"

L: "Nahh.."

Entriamo in casa e Lele dice a sua madre di prepararsi per uscire e dopo 10 minuti esce con Lele che la segue..

L: "Divertitevi voi due" disse prima di chiudersi la parta alle spalle...

Mi giro per andare a cercare Gian ritrovandomelo davanti..

G: "Quale arcana magia gli hai fatto per corromperlo a uscire" disse avvicinandosi a me..

D: "Stavolta non ho fatto nulla.. semplicemente non voleva sentire i tuoi versetti da cerbiatto in calore" dissi prendendo tra le mani il suo culo e avvicinando così i nostri bacini facendo scontrare le nostre intimità.. un gemito uscì dalla sua bocca..

G: "Meglio così sarebbe stato imbarazzante.. vieni qui volpone"

Mi saltò addosso legando le sue gambe ai miei fianchi e mi baciò... le sue labbra sonno spettacolari, la mia droga.. ci staccammo per riprendere fiato e lui si avvicinò al mio orecchio..

G: "Andiamo in camera.. adesso"

Lo portai dentro la nostra camera e mi stesi sopra di lui sul letto.. mi spigliai del tutto continuando a baciarlo con passione... cominciai a togliergli la maglietta e a baciagli il petto leccando i capezzoli.. mi concentrai poi sul suo collo marchiandolo più volte.. lui è il mio uomo e lo devono sapere tutti..

Gli levai pantaloni e boxer.. e gli feci aprire le gambe ed entrai due dita dentro di lui... i suoi gemiti riempirono la stanza.. poi presi con l'altra mano la sua erezione e cominciai a fare movimenti veloci su e giù, mentre con l'altra mano continuavo a muovere le dita dentro di lui... che bello che è..

Levai le dita da dentro di lui quando cominciai a sentire che i sui semiti diventavano sempre più forti e sentivo che stava arrivando al limite...

G: "Perché ti sei ferm... AAAAAH"

D: "AAAAH zitto e godi"

Entrai in lui con una spinta secca facendo gemere entrambi...

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