Capitolo 1 - Pazzia in Australia

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Ciao a tutte/i! Questa è la mia prima fanfiction sulla Formula 1 (non la mia prima fanfiction in assoluto perchè quando ero più giovane ne avevo scritte diverse su altri argomenti, ma non siamo qui per parlare di questo).

Il corpo principale di questa storia ha origine da una serie di sogni (notturni e a occhi aperti) che ho fatto qualche mese fa, e siccome stavano per diventare un po' un'ossessione ho deciso di metterli per iscritto. 

Spero che troviate la storia interessante (il primo capitolo non lo è granchè, ma giuro che poi migliora!) soprattutto perchè l'ho già scritta tutta, e mi farebbe piacere condividerla ecco :D

Buona lettura!

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Capitolo 1 – Pazzia in Australia (11 marzo 2020)

Non sono mai stata una fan delle pazzie.

Sono sempre stata posata, concentrata, a tratti noiosa. 26 anni buttati via? Può essere.

Ma la vita non è mai stata troppo facile per me. Vita che mi ha lasciato una buona dose di insicurezze, instabilità emotiva e parecchi chili di troppo. Salvo solo il fatto di avere qualche amico sincero, un lavoro stabile nell'attività di famiglia e la voglia di prendermi finalmente del tempo per me: sto varcando le porte dell'aeroporto di Melbourne e mentre mi sistemo la mascherina Ffp2 ho la forte tentazione di ripartire verso casa.

"Che diavolo ci faccio qui?" mi chiedo. Una signora dai tratti orientali che mi sta passando accanto mi fissa male, la capisco.

Mi dirigo verso la fila per i taxi e lasciando la giusta distanza di sicurezza attendo il mio turno.

Per fortuna non ci vuole molto, suppongo che la paura della nuova pandemia abbia ridotto di molto il traffico di passeggeri.

"Dove la porto signorina?" Mi domanda il conducente con un inglese dallo strano accento.

"Circuito di Albert Park, grazie".

Ci mettiamo subito in movimento, ma temo ci vorrà del tempo a causa del traffico.

Sospiro e fisso i grattacieli che scorrono fuori dal finestrino, e per la centesima volta mi domando cosa diavolo ci faccia qui dall'altro capo del mondo, letteralmente.

Il tassista cerca di fare conversazione mentre siamo in coda "E' qui per la Formula 1?"

Tecnicamente sì "Devo incontrare un amico".

E' la stessa motivazione che ho dato ai miei genitori quando ho detto che sarei partita per un breve viaggio da sola in Australia. Ricordo ancora le loro facce, erano genuinamente convinti che li stessi prendendo in giro. Poverini, credo siano convinti che mi sia venuto un ictus o qualcosa del genere.

La pandemia in corso di certo non ha aiutato a tranquillizzarli, anche mentre li salutavo al telefono appena scesa dal volo (mi hanno fatto giurare di chiamarli subito) li sentivo parecchio emozionati. Lo sarei stata anch'io al posto loro.

Inizio a vedere dei cartelli che indicano il circuito e il traffico si fa più intenso.

Sono agitata e di riflesso frugo nella borsa, fino ad estrarre un pass per il circuito: nome, cognome, foto, data del gran premio e un codice per entrare nell'area hospitality McLaren.

Cosa diavolo ci faccio qui? Devo incontrare uno dei piloti McLaren, Lando Norris.

Se penso a come ci siamo conosciuti sorrido ancora.

Nonostante la mia -scarsa- forma fisica, sono sempre stata un'appassionata di sport: soprattutto calcio e formula 1. Quando ho partecipato ad un contest organizzato da McLaren non mi sarei mai immaginata di vincere, tantomeno che sarei finita qui. Per merito di un meme realizzato in 1 minuto, tra l'altro.

My kind of drug // Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora