My kind of drug // Lando Norris

Capitolo 16 - Buon compleanno Lando!

Ciao e buon lunedì! Direi che il titolo anticipa abbastanza di cosa parlerà questo capitolo eheh

Sarà diviso in due parti, sia dal punto di vista di Alice che di Lando (vedrete in che modo 😌)

Un piccolo appunto: la seconda parte è forse un filo... più volgare del solito, spero non sia un problema.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Il 13 novembre è il compleanno di Lando. 

Ero molto in difficoltà su cosa regalargli, non sopportando di cadere nel banale. Ho sempre odiato fare regali scontati. 

Poi un mese fa l'illuminazione, che ora sta in un piccolo pacchetto nascosto dietro la tv. 

Lando rientra dal quartier generale McLaren solo all'ora di cena, ma a me non dispiace: ho potuto preparare tutti i suoi piatti preferiti, inclusa una teglia di brownies al cioccolato.

Lo accolgo in casa baciandolo "Buon compleanno amore" (questa mattina era uscito prima che mi svegliassi), mi stringe e sorride.

"Grazie, che profumino"

"Mettiti comodo, che è pronto"

Indossa pantaloni della tuta e una maglietta bianca, e si accomoda a tavola mentre sto servendo la pizza. Divora anche 3 fette di brownies, pregandomi di non dirlo a Jon che altrimenti lo ucciderebbe di palestra.

Mentre carica la lavastoviglie io recupero il pacchetto e glielo consegno. "Ma non dovevi, già la cena era un regalo"

"Aprilo." lo incoraggio.

Scarta rapidamente l'involucro e vedo che rimane confuso "Un'agenda?" sapevo che sarebbe rimasto meravigliato.

"Controlla bene".

Apre il piccolo volume (è una moleskine nera con un segnalibro verde, delle dimensioni del palmo di una mano) e spalanca gli occhi quando inizia a capire.

Ho sempre avuto un diario, da quando ho 7 anni. Sono soprattutto scorci di vita imbarazzanti, che ancora conservo in un cassetto, una dozzina di album che raccontano pressoché tutta la mia vita. 

Nell'ultimo mese ho tradotto e copiato ogni pagina del mio diario, da quando ho vinto il contest McLaren fino a stamattina: ogni pensiero random, ogni desiderio, ogni paura, anche ogni porcata pensata (e delle ultime probabilmente ne ho un numero ben più alto di quello che verrebbe considerato normale da parte di una donna, ma quello è un altro discorso).

Lando non commenta, sfoglia pagine a caso leggendo qua e là, è con la bocca aperta per lo stupore. Temo seriamente che non gli piaccia.

"Non sono mai stata brava con le parole, ma il mio diario è sempre stato il mio confidente, mi rendeva tutto più chiaro."

E' arrivato all'ultima pagina, dove ho scritto qualche riga questa mattina prima di impacchettare. Mi sto vergognando, avrei dovuto regalargli ben altro.

Lui mi guarda con gli occhi lucidi "Mi sento un guardone anche solo a tenere in mano questo diario."

"Non devi. E' una mia scelta che tu lo abbia. Volevo che tu conoscessi tutto di me."

Appoggia delicatamente la moleskine sul tavolo, e mi bacia con irruenza, stringendomi entrambe le guance con le mani.

Dopotutto credo che il mio regalo gli sia piaciuto.

-

Il suo diario (Lando POV)

Ero sincero quando ho detto che non mi aspettavo un regalo oggi. Tanto meno un'agenda. Non ne uso una dai tempi della scuola, perciò dire che mi lascia confuso è riduttivo.