Capitolo 21 - Tanti auguri a me

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Ciao a tutti e buon lunedì! Spero siate sopravvissuti al weekend di motori 😁

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La mattina del 3 gennaio mi sveglio sola nel letto. Mi stiracchio, facendo un gran rumore con le articolazioni. Oggi compio 27 anni, ma me ne sento addosso almeno 72.

Cerco istintivamente Lando di fianco a me, ma il suo lato di materasso è freddo, segno che si sia svegliato ormai da tempo. E' piuttosto strano, visto che quando non ha impegni di lavoro preferisce restare a letto un po' di più.

Sto per abbandonare la calda trapunta quando Lando apre la porta della camera con un piede: ha in mano un vassoio con un piatto di pancake, tè fumante, succo d'arancia e un muffin. Regge il vassoio con le mani sporche di farina, ne ha anche uno sbuffo sopra la fronte. Fischietta "tanti auguri" mentre appoggia la colazione davanti a me. Sorride soddisfatto quando riesce a non rovesciare nulla, nel mentre si fruga nelle tasche della tuta in cerca di qualcosa.

Estrae una candelina rosa e un accendino, che sistema sul muffin. "Buon compleanno!" Si allunga verso di me per baciarmi.

"Grazie..." Sono commossa "tutto questo... non dovevi disturbarti."

"Ma che disturbo, sono solo..." controlla l'orologio "un paio d'ore che cerco di fare dei pancake decenti".

"Saranno ottimi di sicuro."

"Purtroppo non sono i tuoi, ma ti garantisco che c'ho messo tanto impegno".

"Non ne dubito." Afferro il muffin facendo attenzione a non far cadere la candelina.

"Ricordati di esprimere un desiderio." Mi incoraggia Lando.

Provo qualche secondo di smarrimento, perchè per la prima volta nella mia vita non so cosa chiedere.

Fa che tutto questo non finisca mai.

Soffio, mentre Lando applaude felice. Ha ragione, i miei pancake sono migliori, ma non glielo dirò mai, neanche sotto tortura. Mentre termino tutto quello che ho davanti, lui procede a sistemare la cucina "perchè sembra scoppiata una piccola bomba là dentro" cito testualmente.

Mi concedo un lungo bagno, per poi prepararmi per uscire. La famiglia di Lando ci ha reclamato per una giornata e non abbiamo avuto il coraggio di rifiutare.

Cisca ancora una volta si conferma un'ottima cuoca, ha preparato persino una torta al cioccolato che mangiamo in veranda. Il pomeriggio vola, le sorelle di Lando mi coinvolgono in una serie di giochi di società molto divertenti.

Quando rientriamo a casa decido di fare una videochiamata prima ai miei genitori, poi ai miei amici.

Per cena propongo di preparare qualcosa, ma Lando mi ha anticipato ordinando due pizze nel mio ristorante preferito.

Mi siedo sul bancone della cucina "Pensavo che avresti cucinato tu"

"Ho già sfidato la sorte con la colazione, non vorrai passare il resto del tuo compleanno con i pompieri attorno"

"Magari... sai com'è il fascino della divisa."

Si avvicina lentamente a me "Ah sì? E di chi altri subisci il fascino? Sentiamo." Si sistema tra le mie gambe e sento le sue mani appoggiarsi sul fondo della mia schiena.

"Pompieri, medici..." Parlo lentamente mentre inizia a baciarmi il collo.

"E chi altro? Chi guida magari?"

"Tipo gli autisti?" Lo sento ridere mentre fa scivolare la mano sinistra dentro i miei pantaloni. Sto già ansimando appoggiata al suo collo, quando veniamo interrotti dal citofono. Maledetto.

My kind of drug // Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora