Alice e Lando si sono conosciuti virtualmente per pura fortuna, poi la pandemia ha cambiato tutto e li ha portati a convivere e affrontare insieme le loro paure e soprattutto il loro amore.
Prima sempre insieme, poi divisi, e infine il campionato di...
Ciao! Eccoci con un nuovo capitolo, torniamo nei panni di Alice. Capitolo un po' fluff, ma dopo tutto il dramma ne avevo sinceramente bisogno 😅
Una breve nota sul titolo: è un piccolo omaggio ad una delle mie serie preferite, Sex&The city (anche se è tratta dal secondo film, dettagli).
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Per fortuna dopo il gp di Monte Carlo c'è una breve pausa. A Lando viene concessa una settimana di riposo prima di partire per il Portogallo, e dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno dopo l'equivoco della festa.
Siamo partiti con un volo privato da Nizza: non sto seguendo il percorso, ma ad occhio noto che stiamo atterrando prima del previsto. "Non è possibile che siamo già arrivati."
Guardo spaesata fuori dal finestrino ma non trovo punti di riferimento. Lando mi fissa con uno sguardo divertito "Potrei aver deciso di farti una sorpresa"
"Cosa? Dove siamo?"
"Lo vedrai." Cerco di scucirgli qualche dettaglio ma è irremovibile. Tuttavia il suo segreto dura fino a quando raggiungiamo la hall dell'aeroporto: siamo a Parigi!
"Sorpresa!" Dice stringendomi la mano "Ho pensato che avessimo bisogno di una vacanza"
"Io... io sono senza parole"
"E' la prima volta che vedi Parigi?"
"A dire la verità ci sono già venuta qualche volta... posso farti da guida"
"Meglio, perchè io invece non ci ho mai messo piede prima."
Abbiamo raggiunto la nostra auto riservata, e nonostante il traffico raggiungiamo l'hotel in poco tempo. La stanza è un sogno: spalanco la porta finestra e sbuco in un piccolo terrazzo che si affaccia verso la Tour Eiffel. Sembra la stanza di Carrie nell'ultima stagione di Sex & The City.
Respiro l'aria fresca, apprezzando di essere in un attico che tiene lontana la confusione del traffico. Lando mi raggiunge e mi abbraccia da dietro, seppellisce il volto tra la spalla e il collo.
"Grazie, non so cos'altro dire..." appoggio le mie braccia sulle sue e mi lascio cullare. Restiamo abbracciati fino a quando il mio stomaco brontola, lui ride. "Scegli tu dove mangiare"
Non fa in tempo a dirlo che lo sto già trascinando verso l'auto, so già cosa indicare all'autista: "Place de la Madeleine s'il vous plait".
Raggiungiamo la piazza in un quarto d'ora, e dopo esser scesi dall'auto accompagno Lando a piedi per circa 200 metri. Appena vede l'insegna è confuso "Laduree? Hai voglia di dolci?"
"Seguimi."
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