My kind of drug // Lando Norris

Flashback 1 - L'inizio di tutto

Ciao a tutti! Questo è il primo di una serie di capitoli / flashback scritti dal punto di vista di Lando. Ovviamente non ho riscritto l'intera storia, ho scelto solo alcuni momenti che potevano essere interessanti. E' stato un esperimento, che devo dire mi ha divertita parecchio. Spero piaccia anche a voi :) 

P.s: il personaggio di Karen è liberamente ispirato a Charlotte Sefton (so ovviamente che nella realtà non è l'assistente di Lando, ma ho cercato di darle un ruolo che inglobasse diversi collaboratori di Lando, per semplificare il racconto). Ho preferito anche cambiarle nome perchè in futuro interverrà un'altra Charlotte, e non volevo generare confusione.

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Woking, 8 dicembre 2019 – Lando POV

E' domenica e mi sto dirigendo al quartier generale McLaren. Non esagero se dico che preferirei essere ovunque, piuttosto che qui. La stagione si è conclusa da pochi giorni, e vorrei tanto essere soddisfatto del mio lavoro. Ma quando finisci il campionato undicesimo, andando a punti solo per metà delle gare e il tuo miglior piazzamento è un misero sesto posto... beh c'è ben poco di cui andare fieri. E' stato il mio primo anno come pilota di Formula 1, forse dovrei essere più umile. Ma quando anche il tuo compagno di squadra fa il doppio dei tuoi punti... fa male, cazzo.

Fa male anche dover passare in sede quando tutti i tuoi colleghi sono in vacanza. E con colleghi non intendo solo i piloti (praticamente già tutti dispersi per isole caraibiche o atolli polinesiani), ma anche lo staff McLaren. Nel parcheggio di Woking ci saranno non più di 10 auto.

Attraverso le porte scorrevoli e saluto con un cenno la ragazza dell'accoglienza, di cui non ricordo mai il nome. Faccio i gradini della scala tonda a due a due e busso alla seconda porta sulla destra, una voce femminile mi invita ad entrare. "Ciao Karen."

"Ciao caro, un secondo e sono da te." La mia assistente è con i piedi appoggiati al piano della scrivania, un tavolo invaso da una quantità innumerevole di fogli. In qualche minuto termina la telefonata che la stava occupando. "Scusa l'attesa, dovevo chiudere un contratto prima di meritarmi le mie ferie."

Torna in posizione normale e raccoglie un fascicolo dal mobile alle sue spalle "Qualche firma qui e ti lascio andare." Obbedisco alle sue indicazioni, come sempre. Se non ci fosse lei sarei un uomo finito. 

"Un'ultima cosa." Recupera una busta da un cassetto e me la porge "Qui c'è il numero della vincitrice del concorso di qualche settimana fa, quello sui meme." Ecco, un'altra cosa che avevo completamente rimosso. "Ha già mandato tutti i documenti, nelle mail che ho scambiato con lei sembra una ragazza a posto. Le ho spiegato quella cosa del copione con i messaggi elaborati dal settore social, io vi consiglio di levarvi subito quelli di mezzo. Inoltrate gli screenshot com'è indicato qui e avete fatto."

Accetto la busta e non è che sbuffo, ma respiro solo un po' più profondamente. Karen capisce subito come mi sento, questa donna mi conosce meglio di mia madre "Lo so, vorresti goderti le ferie e basta. Ma è una cosa simpatica, a questa ragazza farà di sicuro piacere. Mettiti nei suoi panni."

"Hai ragione." Non è poi uno sforzo così grande. Almeno una tifosa vivrà una bella esperienza. Ci scambiamo l'augurio di passare delle buone vacanze e la lascio a mettere in ordine i documenti sparsi per l'ufficio. 

Quando arrivo a casa mi preparo un panino per pranzo e mi sistemo nella veranda. Prima inizierò con questa storia e prima avrò finito. Aggiungo il numero di questa tifosa alla mia rubrica, cerco il nome nei fogli che mi ha consegnato Karen. "Alice." E' un bel nome, chissà da dove viene. Sto pensando a come iniziare la conversazione. Non mi va di essere banale, ma davvero non so cosa si dica in questi casi. Lascio scorrere le dita sulla tastiera. "Ehi ciao, sono Lando :)"
E' online, mi risponde in pochi secondi "Come faccio a essere sicura che sia davvero tu?"