Capitolo 37 - Say yes to the dress

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Buongiorno a tutti! Non ricordo se l'avevo specificato in precedenza (bella idea dirlo adesso Nina, a stagione quasi finita) ma il calendario del campionato narrato sarebbe quello della stagione in corso, ma chiaramente senza Covid. L'unica modifica reale sarà in questo capitolo e nel prossimo, dove Singapore e Monza sono invertiti tra loro per esigenze di trama.
Buona lettura!

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Il gran premio di Singapore ha un fascino tutto suo, determinato dal fatto che sia un circuito cittadino e si corra con il buio. I circuiti cittadini rispetto a quelli periferici offrono un vantaggio: quando Lando non è alla guida non sono "confinata" (lo dico tra virgolette perchè chiaramente non è un obbligo, è una scelta mia essere qui) nel paddock, ma posso visitare la città. Singapore poi, è unica nel suo genere: un'alternanza incredibile di vecchie strade con negozi di oggetti tradizionali, aree residenziali e zone iper-moderne con grattacieli e centri commerciali.

Sto impegnando il giovedì facendo la semplice turista, è il giorno giusto visto che Lando sarà occupato fino a sera con riunioni e conferenze stampa per il media-day. Approfitto di questo giro improvvisato di shopping per comprare un paio di magliette e dei jeans, il centro commerciale che sto visitando è davvero gigantesco.

C'è anche un negozio Laduree: compro una piccola confezione di macarons per Lando, in ricordo della nostra fuga a Parigi. Quanto vola il tempo, è già passato quasi un anno. Non resisto, e mentre sto sgranocchiando un macaron al fiore d'arancio (il mio gusto preferito) rimango estasiata davanti ad una vetrina.

E' un negozio di abiti da sposa, anche se definirlo negozio è riduttivo, visto che occupa tre piani.

Sono indecisa se entrare o meno. In questi posti di solito serve un appuntamento fissato settimane prima, non si entra così e basta. Però non sembrano esserci clienti all'interno.

Faccio finta di niente e apro la porta in vetro, vengo accolta dal cicalino di una campanella. Si avvicina a me una commessa vestita di nero, fa un contrasto incredibile con tutto il biancore che ci circonda.

"Buongiorno, posso esserle utile? Ha un appuntamento?" Mi domanda cortese.

"Buongiorno, no. Se possibile vorrei dare un'occhiata. Un paio di mesi fa ho ricevuto una proposta di matrimonio e..." temo che mi voglia mandare via.

"L'appuntamento non è un problema, nei giorni del gran premio abbiamo molto tempo libero. Cerca qualcosa in particolare?"

Appena passata l'emozione della proposta di Lando ho fatto come qualsiasi fidanzata, ho iniziato a fantasticare sull'abito. Pregustavo già l'emozione di provare abiti meravigliosi accompagnata da mia madre, mia cugina, qualche amica... qui a Singapore potrei semplicemente iniziare a capire cosa mi dona.

Spiego la situazione alla commessa, che mi fa capire come agiremo. Recupera un vestito per tipo: uno con gonna ampia, uno con linea ad A, una gonna a sirena, un taglio impero. Mi propone anche un abito corto, ma quello lo escludo a priori. Scelta la gonna ci saremmo occupate della parte superiore. Entriamo in un camerino e scelgo di iniziare dalla gonna a sirena. Già da prima di infilarla era quella che mi convinceva di meno, e infatti non mi piace: ingigantisce i miei fianchi già larghi, non sono abbastanza confident da voler mettere in mostra questa parte di me. Fa la stessa fine anche l'abito impero, mi rende più enorme di quanto già non sia. La gonna ampia è un sogno, ma credo che il taglio ad A mi valorizzi di più. Anche la commessa concorda con me.

Per quanto riguarda la parte superiore noto subito l'abbondanza di abiti senza spalline, che io mal sopporto. Scarto le maniche troppo lunghe, ma vorrei comunque avere le spalle coperte. La commessa si allontana qualche minuto e torna con 3 abiti. Il primo ha delle maniche a trequarti in pizzo, così come il corpetto. Lo provo ma devo scartarlo, perché il pizzo è troppo trasparente. Il secondo è un abito in raso, con la parte superiore girocollo in pizzo e tulle. Adoro il fatto che non sia scollato, ma il colletto così alto rende il mio doppio mento triplo, forse anche quadruplo. Il terzo è un modello particolare, dei tre era quello che mi ispirava di meno, ma decido di indossarlo comunque.

My kind of drug // Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora