Capitolo 2 - Pancakes

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Avrei voluto aspettare un po' di più a pubblicare questo secondo capitolo, ma mi rendo conto che il primo diceva un po' poco della storia, quindi eccoci qua, andiamo avanti spediti.

E' un capitolo più corto del precedente, ed è un po' di passaggio... dal prossimo si inizia a ballare :P

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Quando al mattino mi risveglio ci metto un minuto buono a capire dove mi trovo. Dire che la giornata precedente sia stata caotica è riduttivo.
Mi faccio coraggio e mi dirigo verso il bagno, una doccia mi aiuterà di sicuro.
E in effetti mi rimette al mondo. Mi asciugo leggermente i capelli e prendo l'appunto mentale di chiedere a Lando un phon in prestito.
Quando torno in camera in accappatoio svuoto la valigia e indosso abiti comodi: pantaloni della tuta, una canottiera e un cardigan caldo (portato quasi per sbaglio visto che mi sarei aspettata le calde temperature australiane, non quelle inglesi, decisamente più fresche).
Controllo il cellulare e visto che sono ormai le 10 (e che non tocco cibo dagli snack nel volo del giorno prima) mi dirigo in cucina per preparare la colazione.
Lando non si vede, deve essere ancora addormentato. Chiudo la porta della zona notte per evitare di disturbarlo.
"Certo che non scherzava quando diceva di avere la cucina vuota" infatti frugando nella dispensa trovo ben poco. Per fortuna gli ingredienti base ci sono, per cui decido di preparare dei pancake.
Modestamente devo dire che non me la cavo male tra i fornelli. Non sono uno chef, ma cucinare per gli altri mi rende felice. Più che cucinare per me stessa ad essere onesti.
Ho appena finito di cuocere il terzo pancake quando Lando mi raggiunge in cucina "Buongiorno" dice con la voce impastata dal sonno.
"Buongiorno" rispondo ridendo. E' impossibile non ridere guardandolo. Ha i capelli sparati per aria in un modo troppo ridicolo, e visto che continua a stropicciarseli la situazione non migliora.
Si accomoda al bancone e io gli metto davanti il piatto con i pancake. "Cosa ci vuoi? Dimmi dove posso cercare."
"C'è della Nutella nel ripiano in basso"
Trovo il barattolo e glielo consegno con un cucchiaio.
"Ti porto via il cibo di bocca, che vergogna."
Sorrido "Non ti preoccupare, ho abbastanza impasto per farne altri"
Termino velocemente la cottura e mi siedo al suo fianco, chiaramente aggiungo pure io un bel cucchiaio di crema al cioccolato.
"Guarda che potevi iniziare a mangiare, non mi offendo"
"Sono già stato abbastanza maleducato con te, almeno una cosa lasciamela fare" dice prendendo la forchetta.
Assaggia e mi fissa con gli occhi sgranati "Ma sono buonissimi! I più buoni che abbia mai mangiato"
"Esagerato! So che non è vero ma grazie" inizio a mangiare pure io e non so se sono i pancake più buoni mai fatti, ma sono veramente deliziosi. Brava Alice.
"Te lo chiedo in modo davvero sfacciato: ti andrebbe di cucinare durante questa quarantena? Lo sai che io incendio qualsiasi cosa che non sia pollo o insalata"
"Certo che mi fa piacere" ed è vero. Mi piace cucinare, soprattutto per le persone a cui voglio bene. "Mancano un po' di materie prime però"
"La McLaren ha prenotato slot di consegna per la spesa su Amazon per tutto il team in quarantena. Possiamo ordinare e averlo domani mattina."
"Perfetto! Più tardi preparo una lista allora. Tu hai un programma alimentare da seguire?"
"Adesso che è tutto fermo non esattamente... ho una lista di consigli di Jon attaccato sul frigo"
Annuisco "Seguirò quello allora"
Ormai i pancake sono finiti, e mi alzo per caricare i piatti in lavastoviglie.
"Dai almeno questo fallo fare a me" mi ferma Lando, sparecchiando velocemente il banco. Lo osservo muoversi sicuro in cucina.
"Ho un paio di call a cui partecipare adesso... mi spiace lasciarti sola"
"Non ti preoccupare, preparo la lista della spesa"
Si asciuga le mani e si dirige in camera da letto.
Ci metto parecchio a preparare la lista, visto che manca quasi tutto. Prodotti per le pulizie, bevande, cibo. Impiego quasi 2 ore, anche perchè non so bene dove cercare.
Siccome Lando deve ancora finire con i suoi impegni, decido di accendere un po' la tv. Avvio l'applicazione di Netflix e non avendo voglia di nulla di nuovo faccio partire "La casa de papel", rigorosamente in spagnolo con i sottotitoli nella stessa lingua. Viaggiare, leggere, guardare serie tv e seguire il calcio in vari siti pirata mi ha permesso di imparare abbastanza bene varie lingue. Italiano, inglese, francese e spagnolo.
Sono a metà del secondo episodio quando sento Lando che entra in sala sbuffando. Si accascia sul divano sul lato opposto al mio.
"Non finivano più dio mio."
"Qualche problema?"
"Stanno tutti dando di matto per la quarantena obbligatoria. A me non dispiace stare in casa, anzi. Ma altri stanno letteralmente impazzendo." Gli cade un occhio sulla tv "Cosa guardi?"
"La casa de papel. Non l'hai mai vista?"
"No."
Sono un po' oltraggiata ma cerco di non darlo a vedere. "Allora facciamo così: ordiniamo la spesa e poi ricominciamo dall'inizio. E' una serie emozionante, ti piacerà."
Per fortuna ordinare materialmente la spesa è molto più semplice che fare la lista. Questione di poco e riavvio "La casa de papel", come compromesso per la lingua abbiamo scelto audio spagnolo e sottotitoli inglesi.
Inutile dire che la serie cattura Lando. Iniziamo una piccola maratona che si interrompe quando è ormai ora di cena, e solo perchè lo stomaco di lui inizia a brontolare.
"Vado a mettere su qualcosa, tu continua pure tanto dalla cucina posso seguire comunque. Alla fine l'ho già vista 3 volte."
"Ok. Prepara quello che vuoi, mi va bene tutto. Anche se tutto questo spagnolo mi ha fatto venire voglia di paella"
"Te la preparerei se avessi gli ingredienti sai".
Controllo i mobili in cucina e sono obbligata ad adattarmi: stasera si ripropone la pasta dello studente universitario, pasta col tonno. Per fortuna oltre ai pelati e all'aglio trovo qualche spezia, forse riesco a combinare qualcosa di buono. Vado un po' a naso ma alla fine sono abbastanza soddisfatta.
"E' pronto!" La cena trascorre tranquilla, Lando non manca di farmi complimenti per quello che ho cucinato. E' molto gratificante. Ormai abbiamo raggiunto il tacito accordo per cui se io cucino lui sparecchia, e succede così anche stasera.
"Che dici continuiamo con Netflix?" Domanda da non fare ad una binge-watcher come me.

Decidiamo di comune accordo di fermarci alla fine della prima parte, soprattutto perchè Lando inizia a cantare a squarciagola 'Bella ciao' in piedi sul divano. Ha una pronuncia orribile, e rido fino alle lacrime.
"Che genio il Professore, è il mio personaggio preferito" confessa sedendosi sul divano.
"Io preferisco Berlino. Anche se è uno psicopatico, lo adoro e basta." Prima che possa trattenermi mi sfugge uno sbadiglio. "Credo andrò a letto, sono parecchio stanca."
Abbraccio Lando delicatamente e gli schiocco un bacio vicino all'orecchio, cosa che lui odia.
"Maledetta! Dormi bene" e mi sorride.

My kind of drug // Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora