Capitolo 36 - Come in quella vecchia canzone degli 883

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Tutte le cose belle arrivano ad una fine.

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Primavera 2033

Apro l'acqua della doccia aspettando che il getto tiepido mi risvegli. Forse per questo scopo dovrei optare per una temperatura più fredda, ma l'ho sempre odiata, anche in piena estate. 

Il problema più grosso è che oltre a sciogliere i miei muscoli affaticati dagli anni, il tepore fa volare i miei pensieri. 

Sono passati così tanti anni da quando io e Lando ci siamo lasciati che a fatica ricordo l'ultimo periodo insieme. Immagino che la routine e la mia incapacità a lasciarmi completamente andare abbiano giocato un ruolo determinante in questo. E con ruolo determinante intendo 'mettere una pietra tombale sulla nostra relazione'. 

La mia vita era irrimediabilmente cambiata. 

Avevo abbandonato completamente il mondo dei motori, una decisione sofferta, ma dovuta. Mi manca tutto di quell'ambiente: i ritmi, le emozioni, le amicizie. Perchè oltre a Lando avevo tagliato i ponti con chiunque. 

Per un po' Charles, Charlotte e Karen mi avevano cercato, tentando di mantenere i contatti, ma le mie risposte a monosillabi li avevano fatti desistere presto. Avevo cercato di tenermi informata per un po' su Charles, ma ogni dettaglio mi provocava sofferenza. Così avevo smesso del tutto.

Oltre a questo, la fine della mia storia si era portata via tante, troppe cose di me. Perchè non ero più riuscita a farne alcune, quelle che avevo condiviso con Lando. Non sono più entrata in un museo, ho perso ogni interesse per la cucina. 

Adesso che i miei genitori si stanno godendo la pensione a Monaco, vivo per il lavoro. Esco di rado per piacere, non ho quasi più viaggiato. Ogni volta che devo vedere i miei genitori sono loro a spostarsi. Mi sento in colpa a farli affaticare, ma da subito hanno capito il disagio che provavo.

Sono stata in terapia per alcuni anni, ma non mi ha aiutato. 

Lascio scorrere l'acqua sulla schiena, e penso che la mia vita a 40 anni me la sarei immaginata molto diversa. 

Mi sto per perdere dietro un altro stream mentale di autocommiserazione, quando vengo richiamata alla realtà da un miagolio fuori dalla doccia. Qualcuno ha fame. 

"Arrivo El, un attimo di pazienza."

Ovviamente insiste con il suo miagolare e si placa solo quando le servo la colazione. Recupero una fetta biscottata e guardo la mia fedele compagna di vita. Menomale che c'è lei a farmi un po' di compagnia. 

E' una domenica mattina pigra, decido di accendere la tv per non restare nel totale silenzio. Chiaramente il fatto che io abbia deciso di eliminare la Formula 1 dalla mia vita non impedisce alla stessa di manifestarsi di tanto in tanto. 

Mi piacerebbe dire che con il tempo fa meno male, ma non sarebbe vero. 

In genere sto molto attenta a evitare i canali sportivi, ma questa volta è Sky Tg 24 a tradirmi. Ogni titolo della schermata è focalizzato sulla Formula 1, circa un'ora fa c'è stato un terribile incidente che ha coinvolto 3 monoposto. 

Una è quella di Lando. 

Cerco di capire la dinamica, ma le immagini sono così scioccanti che i giornalisti si rifiutano di trasmetterle. Inizia un collegamento con un giornalista fuori da un ospedale, noto dei cartelli con ideogrammi, devono essere in Giappone. L'inviato fa un breve riepilogo di quanto è successo, per poi interrompersi quando gli viene comunicato qualcosa all'auricolare. Irrigidisce la mascella e annuisce in risposta alla voce. 

My kind of drug // Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora