Flashback 3 - Potrebbe mai essere che...

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Ciao a tutti! No, non ho sbagliato giorno dell'aggiornamento 😅
All'inizio volevo solo concludere la settimana con i capitoli scritti dal punto di vista di Lando, invece poi mi sono decisa ad aggiornare 3 volte a settimana, ho notato che riesco a stare dietro alle revisioni meglio di quanto pensassi.
Perciò aspettatevi un nuovo capitolo ogni lunedì, mercoledì e venerdì.
Spero vi faccia piacere :)
Buona lettura!

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Non ho idea di che ore siano. Mi sto rigirando nel letto da tanto, troppo tempo. 

Avevo notato subito quanto Alice fosse stanca, ma sapevo che non avrebbe accettato di andare a dormire prima che la invitassi io. Ho quindi fatto finta di essere sfinito, il problema è che appena mi metto a letto non riesco a prendere sonno.

Lo schermo del mio cellulare segna le 2.15, girovago un po' su YouTube ma nulla attira la mia attenzione.

Sbuffo e mi alzo dal materasso. Facendo il più piano possibile mi dirigo in cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Quando passo davanti alla camera degli ospiti rallento, ma non sento nulla.

Com'è ovvio che sia, imbecille, la gente normale a quest'ora dorme.

Butto un occhio in giardino e constato che purtroppo non ho un temporale da usare come motivazione per disturbarla. Sistemo il bicchiere vuoto nel lavandino e mi appoggio al bancone.

E' il terzo giorno di convivenza e non sono ancora riuscito a parlarle. Ci sono andato vicino così tante volte che me ne vergogno. Al circuito, in auto, a letto la scorsa notte. Ecco, ieri quando mi accarezzava i capelli avevo perso completamente la testa. Non pensavo che mi avrebbe concesso di restare, non subito almeno. Chissà come ho fatto a prendere sonno tra l'altro. Sentivo il suo calore, il suo odore, il suo tocco e impazzivo. Oggi tra le mille telefonate che ho fatto ho parlato anche con  Carlos. L'ho aggiornato su tutto e com'è ovvio mi ha preso a male parole perchè non mi sono ancora dichiarato. So che ha ragione, ma ieri ero troppo agitato.

Come adesso. Sbuffo e decido di tornare in camera, mal che vada avrei iniziato a giocare a qualcosa.

Quando però sto passando davanti alla sua porta, busso. Non so il perchè, la mia mano si è mossa da sola e mi rendo conto di quello che ho combinato solo a cose fatte. 

Non rispondere, ti prego, continua a dormire.

"Sì?" L'ho sentita davvero? Cazzo, l'ho svegliata. Apro la porta e butto un occhio all'interno "Sei sveglia?"

Per forza emerito coglione, l'hai svegliata tu. 

"Hai bisogno?" 

Sì, un cervello nuovo probabilmente. La guardo per qualche secondo cercando qualcosa di sensato da rispondere. Non lo trovo. Ma ormai che siamo in ballo... chiudo la porta alle mie spalle e mi infilo nel suo letto, come ieri. La abbraccio, è l'unica cosa che voglio fare. La sento irrigidirsi, devo averla confusa. 

"Sono davvero felice quando sono con te." Anche queste parole mi sfuggono dalle labbra e mi perdo a osservarla. Sento il suo cuore battere come un tamburo impazzito, identico al mio. O l'ho spaventata, oppure... Potrebbe mai essere che...

Apre la bocca per dirmi qualcosa ma io seguo il mio istinto e faccio quello che voglio fare da 3 giorni, da quando l'ho vista spaesata in quel paddock pieno di gente. La bacio.

E' praticamente un bacio a stampo, non oso di più, sono terrorizzato da un suo rifiuto. E se avessi frainteso?

Quando mi scosto capisco che potrei aver fatto la cazzata più grande della mia vita. "Scusami, io non..."

My kind of drug // Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora