Il signore oscuro sembrava insoddisfatto di ciò che era accaduto ma dalle condizioni in cui i due tornarono a casa, pieni di tagli e sangue capi che c'era davvero stato uno scontro e ritorno nel suo studio con delle ultime parole -ho un piano per voi- i due raggelarono sul posto a sentire quelle poche parole e come se fosse stato un istinto Draco si avvicino a Lucius per poter prendere Scorpius in braccio e anche se Lucius era stato molto più che felice di togliersi quel bambino di dosso l'inquietudine colpi anche lui. Draco prese subito suo figlio in braccio dai suoi movimenti da come teneva serrata la mascella e quel suo fare attenzione che poteva sembrare un po ossessivo nei riguardi del figlio che ormai era molto stanco dopo che non gli concessero di dormire per ben due volte e stanco morto si addormento nelle braccia del padre che tenevano quel suo piccolo corpicino al caldo, che lo facevano sentire al sicuro, tanto al sicuro da poter cercare di riaddomentarsi sperando che nessun'altro lo svegliasse un'altra volta. Hermione non gli stacco gli occhi di dosso per nemmeno un istante, anche se voleva prenderlo in braccio e stringerlo a sé non lo fece, capi di avergli negato il sonno per troppo tempo e mettendo a tacere quell' insitno o anche solo quel bisogno di sentirlo.
Narcissa fini di medicarla e i due si congedarono dicendo di essere stanchi e di aver bisogno di una doccia. Arrivarono in camera dove Draco lascio il figlio nella culla mentre Hermione andò a farsi una doccia.
Non parlarono molto perché non volevano e perché se qualcuno li avesse ascoltati loro sarebbe stati nei casini, fare quello che avevano fatto, era da pazzi irresponsabili e anche se non volevano essere da quella parte, dalla parte di voldemort, dalla parte dei cattivi, dalla parte oscura, e anche se cercavano di autoconvincersi di farlo per scorpius, per la loro famiglia non riuscirono a capacitarsi del fatto di essere stati così inprudenti, rischiavano la morte...ma a pensarci bene la morte la rischiavano anche dalla parte dei cattivi, ma con delle differenze, anche se stavano nel torto, nel male potevano contare su un tetto, una casa calda dove crescere il figlio, dall'altra parte no c'erano solo incertezze. Vale davvero la pena continuare a stare qui? Possiamo davvero essere felici anche se in fuga? Possiamo rischiare così tanto?
Erano queste le domande che si facevano, e ogni volta la risposta era sempre una si, si ne valeva la pena, si potranno essere felici, e si, si può rischiare tanto. La risposta era sempre una si, ma non erano abbastanza forti per scegliere da che parte stare. E voi sicuramente vi starete chiedendo cosa ne è di Hermione, lei che è sempre stata nel giusto, qualunque conseguenza, lei che non si sarebbe mai e poi mai arresa al male, di quella persona non riamaneva molto, era la stessa ma quella scintilla che tanto la distingueva, quella scintilla che faceva capire a tutti di essere una volorosa grifonodoro si era spenta, quella scintilla con il passare del tempo con la guerra, con la fine della sua amicizia con Harry Potter e Ronald Weasley, con la fine della sua vita normale, si stava affievolento, se oggi qualcuno le chiedesse di combattere, di fare qualcosa, non lo farebbe penserebbe ai pro e i contro penserebbe se ne vale davvero la pena e anch se la risposta è sì lei avrebbe comunque detto di no, non per codardia per un istinto che si era insidiato in lei, una vocina che le diceva : "stai attenta, si prudente per Scorpius" toccante come cosa, pensare sempre prima al figlio che alla sua felicità e anche se non era felice della sua scelta lei continuava, da ammirare direi, e in quella casa che iniziava a sentire anche sua, il quel posto tetro ma che aveva ritrovato la bellezza, lei si guardava allo specchio e come ogni giorno si ripeteva delle domande. Cosa ne è stato della vecchia me? Perché non riesco a reagire? Perché sto diventando debole?
Domande a cui non trovava risposta.
È se parliamo di Draco possiamo dire la stessa cosa, non si sentiva più se stesso era tutto diverso, cercava di non darlo a vedere o di non mettere in mezzo questo argomento ma ogni volta si sentiva un codardo, Hermione gli aveva mostrato cosa vuol dire essere coraggiosi, affrontare qualunque cosa e non si credeva capace di riuscire più a farlo, ma ciò che lo metteva davvero di cattivo umore era che aveva capito che sua moglie stava cambiando, non era la stessa e anche se l'amava con tutto se stesso ogni giorno, anche se quel sentimento non cambiasse anzi si rafforzasse lui capiva che l'aveva cambiata, che la sua presenza in quella casa, dalla parte sbagliata, la stesse cambiando, ma quei pensieri venivano scacciati subito, e si sentiva un egoista perché la stava cambiando ma non voleva lasciarla andare, sapeva che se un giorno il loro rapporto sarebbe andato male a lui non rimaneva più niente e si malediva di essere così codardo da non dirle di andare dalla parte giusta per una volta non calcolando le conseguenze, ma non glielo diceva mai per paura che le succedesse qualcosa, paura che quell'idea non solo gli portasse via lei, ma anche il figlio tanto amato.

STAI LEGGENDO
Veritaserum (Dramione)
FanfictionLa storia è ambientata nel sesto anno. Harry, Ron e Hermione sono preoccupati per l'imminente inizio della guerra. Molti babbani, mezzosangue e sangue sporco vengono uccisi e Hermione è costretta a fare una cosa che nessun figlio vorrebbe mai fare:...