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Dicono che
ognuno ha quattro sosia
E
per cercarle tutte e quattro
ho Fatto il giro del mondo
e mi sono perso
Ognuna
di queste persone
era meglio di te
Ma
solo con te
riuscivo ad essere me stesso
Ci siamo uccisi
ogni giorno per ricominciare
Giocavamo a farci male
e non capivi che
Se ti guardavo negli occhi
mi vedevo
Migliore di ciò che sono,
riflesso nella tua iride
Comunque vada
andrò dritto per la mia strada
Sarai sempre
la colonna sonora
della mia vita
Tra tutte le persone
sei la sola che colma
Perfettamente
lo spazio che ho tra le dita
Ricordati di me
anche se di me
non ci sarà più niente
Il cielo sta piangendo
ma nessuno sente
È come
se ci stessimo aspettando
da sempre
Ma...
(ipernova Mr. Rain)

Il giorno dopo Draco arrivo in infermeria dove madama Chips gli diede una buona notizia, stava funzionando, adesso non bastava altro che aspettare.

<pochi giorni dopo>
Quella mattina tutti stavano facendo normalmente colazione quando uno studente del secondo anno di Corvonero entrò in sala grande, tutti lo accolsero felici, c'è chi era stupito e chi lo andava ad abbracciare

-hey Draco chi è quel novellino- chiese Blaise al suo migliore amico, Draco dopo averlo guardato attentamente stupito disse - secondo anno, mezzosangue era steso vicino ad Hermione -

-era stato pietrificato? - chiese Pansy unendosi al discorso

-si è stato portato pochi giorni dopo, mi ricordo di aver visto Gazza portarlo in infermeria- le rispose Daphne

-quindi si stanno svegliando - disse ovvio Theo

-devo andare - disse Draco alzandosi dal tavolo diretto da sua moglie, aver visto quel novellino di nuovo in piedi gli aveva dato una speranza, forse Silente aveva trovato una soluzione.
Arrivò il più velocemente possibile e quando lo vide madama Chips gli disse -sapevo che saresti venuto...solo alcuni si sono svegliati per il momento, a quanto pare il professor Silente ha trovato una soluzione ma non ci ho ancora parlato, bisogna solo aspettare, ti do mezz'ora poi fila in classe -

<qualche giorno dopo >
Ormai tutti si erano svegliati, mancava solo Hermione e Draco non sapeva cosa fare, gli avevano detto di non preoccuparsi che tra qualche giorno si sarebbe svegliata anche lei, ma qualche giorno era già passato, le uniche emozioni che provava erano rabbia per non averla protetta, frustrazione perché non si svegliava, paura, paura di perderli.
Era arrivato da qualche ora in infermeria come al solito, quando madama Chips lo fece uscire per una visita di controllo, dopo pochi minuti Draco poté tornare a vegliare su sua moglie

-signor Malfoy devo darle una brutta notizia - le disse madama Chips, Draco non fece in tempo a rispondere visto che il preside entro in infermeria e insieme a madama Chips uscirono per parlare, la loro conversazione non durò molto e l'infermiera si rivolse nuovamente al serpeverde
-come stavo dicendo, Hermione non riesce più a prendere il nutrimento necessario oramai da un pò di tempo è troppo debole, sono troppo deboli -

-cosa vuol dire credevo che avessimo risolto - le disse il biondo alternandosi

-si calmi, lo credevo anche io ma non è così -

-quanto tempo le resta? - le chiese cercando di darsi contegno

-tre giorni - ed ecco qui la bomba era stata sganciata e quelle parole Draco non ci vide più

-cosa vuol dire tre giorni, si sarebbe già dovuta svegliare, non può morire deve fare qualcosa - le gridò quasi contro

-Draco forse c'è una soluzione, però prima devi sederti e calmarti-gli disse il preside per più continuare quando vide il biondo eseguire il suo consiglio - domani andrai con il signor Potter nella camera dei segreti dove prenderete un dente o un qualsiasi pezzo del basilisco, qualcosa che abbi il suo veleno, poi Severus cercherà di creare un antidoto -

-cercherà, non è certo che funzioni - gli fece notare il biondo

-c'è una possibilità di salvarli -

-posso anche andare subito -

-no ci andrai domani -

-posso anche andarci subito -ripeté il ragazzo

-no Draco sei troppo influenzato dalle tue emozioni ci andrete domani, hai qualche domanda? -

-si per farli svegliare non dovevate uccidere il basilisco? -

-normalmente si ma siamo riusciti a trovare un altro modo per non far scendere nessuno in quella camera, ma temo che qualcuno dovrà farlo per forza, Draco vai a riposarti servi lucido domani- gli disse il preside, Draco lancio ultimo sguardo ad Hermione e uscì dall'infermeria con tante domande e preoccupazioni, fece un giro più largo e per caso arrivò al settimo piano proprio davanti la stanza delle necessità, aprì la porta e si stupì quando non vide tutte quelle cianfrusaglie in mezzo, ma solo uno specchio, dall'aspetto molto antico, sulla parte superiore c'erano delle scritte

"Emarb eutel amosi vout linon ortsom."
" Mostro non il tuo viso ma le tue brame."

Si avvicinò allo specchio e vicino a sé vide Hermione, con in braccio un fagottino, non si vedeva il viso solo si riuscivano ad intravedere delle ciocche bionde, involontariamente sorrise, guardò dietro di sé ma non vide nessuno, da dietro la ragazza spuntò un Patronus una lontra, il suo Patronus, prese la bacchetta in mano e pronuncio due parole "expecto patronus" dalla sua bacchetta uscì un'aquila d'argento che inizio a girare per la stanza proprio come la lontra dentro lo specchio, restò a fissarlo per un pò di tempo fino a quando non capì il significato di quella visione, adesso che era felice doveva combattere per quella felicità proprio come gli disse Blaise tempo fa, ora doveva anche solo provarci e con quei pensieri tornò in camera sua pronto per la giornata a venire.

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