16.

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*pov Draco *
-Draco io non capisco a cosa stai giocando - mi dice Blaise dopo che tutti se ne sono andati

-non sto giocando -

-a si e quella? - disse indicando la collana poggiata sul comodino

-non è niente, l'ho vista e ho pensato che le potrebbe piacere, niente di più -

-no amico, se stai facendo tutto questo per avere qualche attenzione da tuo padre... -

-non ho bisogno di ricevere attenzioni da mio padre - rispondo acido

-e allora perché lo fai? -

-non lo so - ed è vero, non lo so, quella ragazza mi è entrata in testa e non riesco a farla uscire

-ti ho detto che accetto qualsiasi decisione ma ne devi essere sicuro, non devi giocare -

-Secondo te io sto giocando? - gli chiedo prima di farlo andare via, non mi risponde

*pov Blaise *
Torno nella mia stanza che condivido con Theo, quell'idiota non ne vuole sapere di capire i suoi sentimenti per Hermione, eppure lei lo fa, solo che la Granger sta iniziando adesso a provare qualcosa, Draco no

-come è andata? - mi chiede Theo steso sul letto

-come vuoi che sia andata? Sono ancora vivo come vedi-

-si, ma un pò irritato -

-già - dico ironicamente

-se la prende sempre con te-

-ha ragione, io ho iniziato tutto, però deve ancora fare i conti con i suoi sentimenti, un giorno mi ringrazierà, anzi mi ringrazieranno - gli dico convinto

-sisi, speraci, non puoi fare il cupido della situazione -

-invece si che posso, guarda caso grazie a me ora si sono dati un bacio, e non uno qualunque, ma il loro primo bacio, dovevi vedere la Granger, è subito scappata, non credeva che fosse vero, poi grazie a me si sono baciati un'altra volta -

-quando?

-ovviamente la seconda volta lo hanno fatto perché volevano- gli dico ghignando

-sai cosa ti manca? Delle ali, un aureola con un arco e delle frecce a forma di cuore rosa, bianche e rosse - mi dice Theo ridendo

-un giorno vedrò di procurarmele, hahaha -

*pov Hermione *

Dove sono? Al lago nero ma come ci sono finita qui? Prima ero in camera. È tutto così strano, il lago è così reale. D'untratto sento il froscio delle foglie, mi giro, cerco la mia bacchetta, ma non la trovo. Chiudo gli occhi, diventa buio, non è più giorno, deve essere notte fonda. Il froscio continua, le foglie di un cespuglio si muovono, ho paura e mi aspetto il peggio, quando

-Hermioneeeee, svegliati! Sveglia, muoviti, ma ti vuoi muovere?, forza, alzati ora-mi chiama la voce squillante di Ginny, le voglio bene ma quando fa così la vorrei uccidere. Non faccio in tempo ad aprire gli occhi che continua - sveglia forza, alzati- se continua così sono costretta ad alzarmi, 

-eccomi, mi alzo...giuro su Godric che se lo fai un'altra volta ti schianto e poi ti crucio - le dico in tono minaccioso andando verso il bagno. Dieci minuti dopo esco, pronta per una nuova settimana. Mi guardo un attimo allo specchio, i capelli raccolti in una spina di pesce, la camicia e la gonna non hanno nemmeno una piega, il maglione con lo stemma di grifondoro è a posto. Sono pronta, oggi è un giorno speciale il mio diciassettesimo compleanno. Mi rattristisco pensando che come ogni anno i miei genitori non mi manderanno il solito grande pacco con dentro dei regali, alcuni da parte dei nonni, insieme alle lettere di auguri. Ginny vede che sono giù di morale e mi porta nella sala comune dove Harry e Neville hanno in mano una pergamena con su scritto "tanti auguri Hermione", subito tutti mi arrivano incontro dandomi dei regali o bigliettini di auguri. Dopo un pò scendiamo in sala grande. Appena arrivati Ron e (l'asina giuliva ) Lavanda stanno animatamente parlando mentre lei si appiccica come una piovra al suo braccio

Veritaserum (Dramione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora