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Dico ci riesco,
poi mi perdo
e ci ricasco
Nei momenti di sconforto
Quando intorno a me
Tutto buio come
Come la notte
Come le botte
Come le ferite abbandonate
e mai curate
Ancora aperte
Sbagliare è umano,
ma per te
uno sbaglio è tutto
Sono solo un malandrino
ed un violento
Per una volta
provo ad ascoltare il cuore
e non l'orgoglio
Ma
la notte so che pensi a me,
amore
Nel buio
cerchi sempre le mie mani,
no
Non fingere di stare già
Già bene
Di colpo
non si può
dimenticare
Niente di così profondo
e intenso
O almeno penso
(la notte - modà)

I gironi continuavano a passare e maggio arrivo presto, Draco era costantemente alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarla, ma niente sia che nel reparto proibito che negli scaffali comuni della biblioteca, non c'era niente.
Quel pomeriggio durante l'ora di storia della magia un primino entrò in aula chiedendo al professore se Draco Malfoy potesse uscire

-per quale motivo--chiese il professor Rüf al primino

-e per via di sua moglie, madama Chips mi ha detto che è urgente - rispose e Draco prese velocemente le sue cose

-signor Malfoy non le ho ancora dato il permesso di uscire - lo sgridò il vecchio professore

-posso uscire? - gli chiese alquanto irritato il serpeverde, e dopo aver avuto un consenso uscì dirigendosi il più velocemente possibile in infermeria.

-madama Chips - la chiamò Draco avvicinandosi al lettino di Hermione

-eccolo signor Malfoy, vede c'è un contrattempo sono troppo deboli non  so riescano a sopravvivere -

-come non riescono a sopravvivere, non capisco -

-vede fino ad adesso il feto ha preso il nutrimento necessario dalla madre, ma adesso Hermione sta diventando troppo debole e con lei il feto, continuando così non ci sono speranze -

-ha...ha una soluzione? - chiese il biondo cercando una speranza

-si, mettendole una flebo le daremo del nutrimento necessario per lei e il feto, però ho bisogno di un suo consenso -

-lo faccia, se li può salvare, ha il mio consenso -

-bene resti qui, dovrà firmarmi dei fogli - gli disse l'infermiera avvicinandosi alla sua scrivania.
Draco non poteva credere alle sue orecchie, era certo che sarebbe andato tutto per il meglio. Madama Chips tornò poco dopo con in mano dei fogli, una piuma e la flebo, passò i fogli al serpeverde e nel mentre sistema la riccia.
Dopo pochi minuti madama Chips lo lasciò solo per andare a controllare altri pazienti, Draco la guardò sentendosi in colpa, dentro di sé sapeva che non doveva lasciarla sola, le aveva promesso che sarebbe andato tutto bene...invece era tutto il contrario, la guardò la flebo attaccata al braccio destro che era stato spostato apposta, aveva sempre quell'area serena.

A fine lezione Blaise e gli altri lo raggiunsero in infermeria e vennero aggiornati sul suo stato di salute.

Quella sera in più il signore oscuro lo chiamò per una riunione, come al solito stava parlando di come fosse puro il loro sangue, di come i babbani, nati babbani, mezzosangue e chiunque avesse rapporti con chi non era un mago era da eliminare.
Quella sera però si accorse di Draco

-Draco come sta tua moglie--gli chiese fingendosi interessato

-ci sono state delle complicazioni, madama Chips ci sta lavorando -

-bene e per quanto riguarda l'armadio svanitore? -

-e pronto mio signore, proprio ieri sono riuscito ad aggiustarlo, funziona -

-bravo ragazzo, vedi Lucius tuo figlio riesce a portare a termine ben due  compiti rispetto a te, bravo Draco, il piano può procedere alla perfezione - disse compiaciuto Voldemort per poi dichiarare finita la riunione

Veritaserum (Dramione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora