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Se non esisteva il rap
Io non sarei mai nato
Dio lodato
Per questa chance
che mi hai dato
Non la butto via
Mi ha salvato
dalla pazzia
Lo grido più che posso,
sono grato ma
Questa musica è mia,
ne sono il capo
Non mi serve l'inchiostro,
scrivo col sangue
che mi esce dal polso
Denso scuro e rosso,
quindi ogni strofa
è un'emorragia
Finché non muoio dissanguato
sulla scrivania
Libero il mostro
è l'unico posto
dove mi è concesso
essere un malato
E la mia malattia
viene capita
come un amore corrisposto
Il mio dolore interpretato
la mia anima che vola via
oltre il sapere conscio
Esplora ciò che non conosco
e dopo torna mia
Ti ho amata sempre arte,
ti sfioro il ventre
Porti in grembo
la mia poesia
(ispirazione Mostro)

Quella mattina il professor Silente gli stava aspettando in infermeria, Draco era seduto vicino a sua moglie e il preside parlava con madama Chips l'unico che mancava era Potter.

Harry e Ron raggiunsero l'infermiera più velocemente possibile, appoggiata vicino la porta c'era Daphne Greengras

-Potter ti stanno aspettando - gli disse

-lo immaginavo, senti Malfoy non dirà niente cosa sta succedendo? - chiese alla serpeverde

-nessuno vi ha detto niente - gli chiese stupita

-no Greengras -

-abbassa i toni Weasley, altrimenti non vi dico niente...ad Hermione sono stati dati due giorni di vita -

-perché - chiese il moro

-e troppo debole, non dirò nient'altro visto che Draco adesso sarà furioso per il tuo ritardo, ti conviene non farlo arrabbiare e molto irascibile ultimamente - gli disse per poi sparire dietro l'angolo, i due entrarono e si avvicinarono alla loro ex migliore amica
-Potter nessuno ti ha insegno che è maleducazione arrivare in ritardo? - gli disse senza mai togliere gli occhi di dosso ad Hermione

-Harry finale finalmente sei arrivato...signor Weasley, lei può tornare in classe - disse e il preside avvicinandosi ai due giovani

-signor preside io vorrei aiutare - disse Ron

-no ragazzo andranno solo Harry e Draco, ora su torna il classe - gli disse e li Ronald uscì dall'infermeria, una volta che il rosso non si intravide più il preside continuò - bene, dovete fare attenzione ragazzi potrebbe essere pericoloso, Draco, Harry ti guiderà fino alla stanza, essendoci gia stato non sarà un problema entrare e uscire, se va tutto bene ci vorrà poco tempo, ora andate -
Una volta che il preside finisse di dargli raccomandazioni i due si diressero verso il bagno di Mirtilla Malcontenta
-ciao Harry, cosa ci fai qui- gli chiese il fantasma

-oh ciao Mirtilla, devo fare una cosa - rispose evasivo il moro

-perché vuoi andare lì sotto e per via della gattina-gli chiese quando vide il grifondoro aprire l'ingresso per la camera

-si, e per Hermione - rispose per più scendere giù.
Arrivarono davanti ad una porta Harry si ricordava perfettamente come entrare, e disse apriti in serpentese, i vari serpenti si mossero e la porta si aprì. Si ritrovarono nell'ingresso di una sala molto lunga, debolmente illuminata. Pilastri di pietra torreggianti, formati da altri serpenti avvinghiati, si levevano fino al soffitto, perdendosi nel buio e gettando lunghe ombre nere nella strana oscurità verdastra che avvolgeva il luogo.

-Hermione è incinta - gli disse harry cercando di iniziare una conversazione

-lo so, è Weasley e ancora innamorato di lei - gli rispose ricordando qualche giorno prima che la ragazza venne pietrificata

Veritaserum (Dramione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora