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Piccoli passi ma veloci,
fuggo da incubi feroci
Correndo
mi perdo i giochi
Incontro i serpenti,
cammelli coi beduini
Cerco almeno di tenere
i miei fratelli più vicini
In quella casa,
che casini
Corro in salita,
sopra le dune
Scorpioni sui miei vestiti,
'fanculo le mie paure
Da qui vedo le strade,
non mi posso fermare
Quei piccoli passi
ora sono delle falcate
Ma l'adolescenza
è una tempesta
La sabbia si fa asfalto
Imparo a soffocare
la rabbia dentro
a un pianto
Chi scappa,
qua è solo un codardo
Ma io non scappo,
io sto cercando
(mostro memorie di uno sconfitto II)



Quel giorno era arrivato, ed era attivato più velocemente di quanto pensassero, il giorno in cui Draco avrebbe ucciso Silente. Il piano era ormai da portare a termine, l'armadio era stato riparato e ora mancavano solo due cose, fare entrare i mangiamorte nel castello e poi uccidere il vecchio preside.
Draco non era pronto a diventare un assassino ma doveva farlo per proteggere i suoi genitori, sua moglie e suo figlio, non aveva scelta e aveva paura, paura di fallire e vedere tutte le persone a cui tiene morire davanti a lui, era arrabbiato perché lui non aveva scelta era solo un manichino da usare a piacimento, ma l'unica cosa che lo faceva sorridere era Hermione, sua moglie...ancora non poteva crederci Hermione era davvero sua moglie e lei aveva scelto lui, e adesso era pronta a lasciare tutto per stare con lui e lo aveva fatto, aveva lasciato i suoi amici che erano come fratelli per lei la sua migliore amica e tutti i buoni proposito che si era prefissata prima di iniziare l'anno scolastico, tra cui aiutare Harry a sconfiggere
tu-sai-chi una volta arrivato il momento ma a quanto pare adesso per colpa sua era dalla parte dei cattivi e combattere una guerra contro quelli come lei, i nati babbani e mezzosangue. Per colpa sua, perché non era stato attento si era lasciato trasportare dalle emozioni, dai sentimenti forti che provava per lei e solo Merlino sapeva quanto era felice di aver scelto l'amore alla sofferenza per una volta, di aver scelto lei, quella stessa ragazza che adesso si sta svegliando in quel grande letto affianco a lui, quella stessa ragazza che adesso portava in grembo suo figlio, il prossimo erede dei Malfoy e Draco era orgoglioso che fosse un mezzosangue e non un Purosangue con lui 

-buongiorno--gli disse Hermione

-buongiorno -

-sarà meglio prepararci abbiamo difesa contro le arti oscure alla prima ora - gli disse per poi un secondo dopo scappare in bagno per quelle nausee mattutine che ormai la perseguitano  da tempo

-stai bene? - le chiese Draco

-si tranquillo -

-stavo pensando...che oggi voglio andare a fare un giro - le disse mentre lei usciva dal bagno

-un giro? -

-si prendiamo la Nimbus e andiamo da qualche parte o camminiamo come vuoi tu, ma oggi non voglio andare a lezione--Hermione ci penso un pò su e ricordandosi di ciò che sarebbe accaduto da lì a poche ore acconsenti, ma ad una condizione, mai e poi mai avrebbe fatto un giro su quel aggeggio infernale che loro chiamano scopa, mai.

Scesero a colazione e avvertirono i loro amici che oggi non si sarebbero visti e prima che tutte le lezioni iniziassero sgattaiolarono fuori dal grande portone diretti da qualsiasi parte i loro piedi li portavano. Si tenevano per mano tranquillamente senza preoccuparsi di essere visti e a volte si dimenticavano pure che non c'era bisogno di nascondersi e che la gente oramai lo sapeva, lo accettava o si era solo abituati a vederli insieme.

Arrivarono in un boschetto dove si fermarono sotto uno spiraglio di luce, restarono lì tutta la mattina e gran parte del pomeriggio a parlare rilassarsi e trovare un attimo di pace...cose si dice, la pace prima della tempesta...no forse non era così, la quiete prima della tempesta, ed era così. Tristemente dovettero tornare verso il castello prima del dovuto per via dell'arrivo di una tempesta in tutti i sensi.

Quando arrivarono i corridoi erano quasi deserti tranne per qualche studente, la maggior parte dei ragazzi era nella propria sala comune visto il maltempo o in sala grande per stare tra amici, o persino in biblioteca a fare i compiti assegnati incuranti del fatto che quei compiti non sarebbero serviti a niente.

Come stavo dicendo i due andarono in camera e lì continuarono a parlare a guardarsi e scambiarsi segni d'affetto e quando arrivò l'ora sistemarono i propri bagagli dentro la borsetta di Hermione che con un incantesimo di estensione irriconoscibile il suo interno era diventato molto più ampio, e ripassarono il piano. Draco avrebbe svolto il compito assegnato mentre Hermione lo avrebbe aspettato nel giardino dove arrivati alla capanna di Hagrid si sarebbero smaterializzari verso il Malfoy Manor. Purtroppo per il signore oscuro Hermione non poteva prendere atto alla morte del preside per via di tutte quelle scale, per via della corsa che si sarebbero fatti per arrivare in giardino, così lei li avrebbe aspettati.

Che cosa strana l'amore si è disposti a tutto pur di trovarlo, e si è disposti a tutto per non lasciarlo andare. Ma perché questo sentimento magnifico può portare al dolore, perché quando si ama contemporaneamente si soffre per qualsiasi cosa che sia un messaggio non mandato, una brutta sensazione, una giornata senza sentire la persona che si ama eppure quando la rivedi o vedi un suo messaggio il cuore come dire si scalda e involontariamente si ritrova il buon umore, ma queste sono cose che capitano tutti i giorni e ho pensato a cosa può portare questa strano sentimento che chiamano amore, ci può portare a dire addio a degli amici, famigliari o per sino a lasciare completamente la nostra famiglia per stare con questa persona speciale, ma non lasciamo solo le persone, nel tragitto perdiamo anche noi stessi, potremmo cambiare in meglio o in peggio dipende dalle cose che succedono.

Ma ritorniamo dai nostri protagonisti, il cui umore era a terra consapevoli di come sarebbe finita la giornata.
Draco ed Hermione si erano salutati lei si dirigeva in giardino a passo lento mentre lui correva fino al settimo piano nella stanza delle necessità e dopo aver aperto l'armadio e aver fatto entrare sua zia e altri mangiamorte raggiunse Silente nella torre di astronomia.

Salì lentamente quelle scale che lo avrebbero portato lì sulla torre più alta dove aveva passato serate bellissime insieme a sua moglie, era un peccato rovinare quel posto magico con un omicidio pensò amaramente

-buona sera Draco, cosa ti porta qui in questa serata primaverile- lo saluto cordialmente

-chi altro c'è lho sentita parlare - gli chiese puntandogli la bacchetta contro 

-nessuno Draco sono solo, sai parlo spesso ad alta voce lo trovo molto utile...ti sei posto delle domande Draco? Draco tu non sei un assassino - gli disse il vecchio preside

-e lei cosa ne sa, potrei sconvolgerà -

-com'è la fattura a Katie Bells sperando che mi desse la collana affatturata, o sostituire una bottiglia di idromele con una al veleno? Perdonami ma questi tentativi sono così deboli che non credo tu ci abbia messo tutto te stesso-

-lui si fida di me, sono stato scelto - gli disse Draco alzando la manica della camicia mostrando il Marchio nero sul suo avambraccio

-ti faciliterò la cosa...-gli disse Silente ma Draco non lo lascio finire e lo disarmo con un expeliarmus, la bacchetta gli volò via dalle mani ma non fece nulla a riguardo

-Draco sei davvero sicuro, io posso darti una mano ti darò protezione a te e a tua moglie, Hermione-

-non ne abbiamo bisogno -

-sarete al sicuro, te lo prometto, vieni con me prendiamo Hermione e vi porterò al quartier generale - gli disse, Draco ci pensò un attimo e stava per abbassare la bacchetta quando senti dei rumori

-molto bene, non sei solo, ci sono altri, come - chiese silente

-l'armadio svanitore nella stanza delle necessità, lho riparato - lo informò Draco

-fammi indovinare ce ne uno identico, gemello -

-da Magie sinister, formano un passaggio-

-ingegnoso, Draco sai anni fa conobbi un ragazzo che fece tutte le scelte sbagliate, ti prego lascia che ti aiuti -

-non voglio il suo aiuto, non capisce io lo devo fare , devo ucciderla o lui ucciderà me -
Silente non riuscì a rispondergli perché arrivarono Bellatrix seguita dai mangiamorte.

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