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I giorni passavano con lentezza, troppa lentezza. Ad hogwarts le lezioni erano ufficialmente iniziate ma questo non cambiava molto, per la prospettiva di Hermione iniziare le lezioni non era come al solito una cosa bella, non provava felicita...certo erano in molti che non ci riuscivano...dopo la guerra era tutto cambiato ma molti la stavano superando...tutti tranne chi è stato davvero in prima fila, c'erano ancora ragazzi che avevano gli incubi, che rivedevano le scene della battaglia. C'erano ragazzi che cercavano di sistemare la situazione comportandosi normalmente ma in realtà non era così, per quando volessero le cicatrici non se ne sarebbero andate, i ricordi ancora più difficilmente.
Hermione non riusciva a trovare un buon motivo per la gioia dell'inizio delle lezioni, era tutti diverso, non c'era Draco con lei, non lo poteva cercare nella sala grande, nei suoi dormitori o persino nelle stanze che gli aveva messo a disposizione Silente, non c'era la torre di astronomia o il lago nero dove incontrarsi, o uno sgabuzzino per le scope un'aula vuota...non c'era nulla e questo perché mancava lui.
Lui l'unica sua ancora di salvezza.
Lui l'unico che le ha insegnato ad amare veramente ed incondizionatamente una persona.
Lui che l'aveva fatta sentire amata, rispettata.
Lui che l'aveva fatta ridere nei momenti più buoi.
Lui che le era sempre stato accanto.
Lui che le aveva dato un figlio.
Lui era sempre presente insieme al costante pensiero di suo figlio...Scorpius che non c'era più. Si è chiesta tante volte di sapere come si fa ad avere il coraggio di affatturare un bambino o di maledirlo, di uccidire un innocente che era capitato per sbaglio in mezzo. Di far morire una persona le più atroci sofferenze e sopratutto non avendo il supporto o la presenza delle persone più importanti della sua vita...solo un pazzo lo farebbe, e dopotutto non avevano ancora trovato questo pazzo, avevano cercato continuamente lei Blaise e gli altri, ma niente non si sapeva chi fosse stato ad uccidere Scorpius.
Per Hermione ormai non aveva più importanza, cosa avrebbe fatto una volta trovato questo pazzo? Niente ormai scorpiu era morto e nessuno lo avrebbe potuto portare indietro l'unica cose che le rimaneva era il suo ricordo ma faceva male e cercava di non pensarci ma era impossibile.

Ad hogwarts arrivò ottobre e con lui le giornate iniziavano a diventare piu fredde, le foglie cadevano e gli animali andavano in letargo. Draco guardava spesso fuori dalla sua cella in cerca di qualcosa, e l'unica cosa che vedeva era il mare e i dissennatori che gli giravano intorno portandoli ogni volta via un po di speranza e anche se non ne aveva molta, di giorno in giorno diminuiva. Quella speranza che aveva avuto di poter uscire di lì, la speranza di rivedere la sua famiglia, i suoi amici e la speranza che una votla uscito da li suo figlio e sua moglie lo stessero aspettando ma sapeva che non era così, cercava di aggrapparsi al pensiero di poter rivedere Hermione almeno lei. Le mancava quanto le mancava e sopratutto dopo il loro ritorno da hogwarts dopo che lo avevano divisi aveva sentito il vuoto dentro di sé farsi ancora più grande. Passava le giornate ormai immerso nei suoi ricordi negli attimi felici per cercare un po di salvezza, ricordava il giorno del matrimonio, il giorno del loro primo bacio di quei piccoli passi che avevano fatto insieme di come l'aveva conosciuta e pensava ai giorni felici con la sua famiglia, spesso gli piaceva ricordare una giornata di inizio aprile la più bella a suo parere

Flashback
Era verso inizio aprile c'era il sole e faceva caldo, l'immenso giardino aveva iniziato a fiorire e non aveva più quel colore spento che lo aveva accompagnato per tutto l'inverno.
-dai Draco usciamo un po- disse Hermione al marito vedendo che il sole splendeva in alto

-si va bene andiamo- presero Scorpius ed uscirò in giardino. Dopo un po anche Narcissa li raggiunse, erano seduti su una coperta nel giardino e il piccolo Scorpius giocava e guardava le le farfalle che leggere volavano in giro Draco era riuscito a convincere Hermione ad arrampicarsi sul grande albero lì vicino e stavano lì sopra a scherzare e a ridere mentre Narcissa faceva attenzione che il piccolo Scorpius non si facesse male o che non si mettesse delle cose in bocca

-sei lenta mezzosangue- gli disse Draco arrivato ad un ramo più tosto alto e vedendo che Hermione era ancora dietro di lui

-non è colpa mia se sei alto furetto- gli rispose Hermione facendo attenzione a dove metteva i piedi

- non è un fatto di altezza-

-no sei solo 20/ 30 cm più alto-

-devi essere più agile tesoro-

-poi ne riparliamo intanto sono arrivata non vedi- gli disse arrivando vicino a lui

-no vedo solo l'albero la tua testa non è nel mio campo visivo-

-vai, a quel paese-

-magari domani- Draco con una mano libera la avvicinò a sé e la bacio. Quel giorno riuscirono a passarlo in tranquillità e si divertirò o Motlo come non risucitvano a fare da quando erano lì al manor
Fine flashback

Veritaserum (Dramione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora