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ALEX POV'S

A: Lydia muoviti.- le urlo per la centesima volta da almeno un ora. Mi maledico per aver proposto di andare in centro. Da quando gli l'ho detto ha iniziato a far volare vestiti per tutta casa mentre quel poverino di Theo ha dovuto subirsi i sui vari lamenti perché non gli stava bene niente.

Sono tre giorni che siamo qui e da quando siamo arrivati, è ho parlato con Theo, abbiamo creato una specie di tregua, che però è finita in una vera è propria amicizia.

T: ti prego non ne posso più.- appunto.- Alex- mi chiama e ridendo mi avvicino alla Camera di Lydia.

A:Si?

T:non ne posso più. Ti prego dille qualcosa. Sono un ragazzo non una consulente di moda.

Ly: ci sono consulenti maschi anche.

T:non io. Quindi me ne vado.- dice uscendo dalla camera e io scoppio a ridere.

Ly: perché si comporta così? Quel ragazzino mi farà uscire fuori di testa.- dice sbuffando e io continuo a ridere.

A: quel ragazzino, come lo chiami tu, ci sta aiutando e poi lo devi sopportare ancora per quattro giorni, tanto tornate a Beacon no?- dico e lei annuisce ma poi si blocca.

Ly: tornate? Alex verrai anche tu, tonerai anche tu a casa.- dice avvicinandosi a me gettando il vestito, che teneva in mano, dall'altra parte della camera.- Alex?

A: Lydia io non credo di tornare a Beacon, almeno non per ora. Vorrei restare qui qualche giorno in più senza che voi dobbiate stare qui. Tra quattro giorni voi ritornate a Beacon mentre io tra qualche altro giorno. Ho bisogno di più tempo Lydia.- dico e lei mi abbraccia.

Ly: promettimi che torni.- mi dice guardandomi negli occhi.

A: te lo prometto Lyd.- e la riabbraccio.
L'unico motivo, quello reale, e che se tornassi permetterei a Erika di averla vita, ma se non ritorno permetterei a quella cagna di prendersi tutto ciò che è mio.

Ly: andiamo?- mi richiama Lydia. Annuisco e la seguo fino alla porta dove troviamo Theo parlare con Laura. Da quando si sono conosciuti non si sono staccati un secondo. Che cupido abbia scoccato la freccia dell'amore su una ragazza, dolce e bella, e su un ragazzo, tanto bello quanto scemo.
Anche tu e Derek non c'entrate nulla tra di voi eppure state insieme.
Non stiamo insieme e ti ho detto mille volte che non voglio parlarti per il momento. Tra poco andrò ha trasformarmi così non dovrò subirmi ancora le tue inutili chiacchiere.

T: ci sei?- la voce di Theo mi riporta alla realtà.

A: si. Andate io devo trasformarmi prima o rischio di fare qualche tragedia.- dico e loro escono. Prima di uscire, per andare ha trasformarmi, prendo il mio cellulare e chiamo mio fratello.

.CHIAMATA.

S: pronto?
A: ancora ha dormire fratellino?- dico ironica
S: Alex?
A: quante sorelle hai Mccall?
S: una che si fa sentire dopo tre giorni. Menomale che ti ho detto chiamami.
A: lo so fratellino ma ho avuto un po di cose da fare.
S: ok tranquilla. Allora come va?
A: bene. Da voi?
S: potrebbe andare meglio.
A: perché?
S: Erika.
A: cosa?
S: si è unita a Cora e ai gemelli.- cazzo.
A: è Josh?- chiedo quasi tremando
S: sonata riprendendo ma chiede di te.- giro un sospiro di sollievo.
A: non dirgli dove sono. Digli che sono partita e basta.
S: ok. Senti ma quando ritorni?
A: tra qualche giorno. Lydia e Theo torneranno tra quattro giorni è io tra cinque o sei.
S: perché?
A: devo sistemare delle cose. Fidati di me Scott. Almeno tu.
S: mi fido di te sorellina e che ho paura che ti succeda qualcosa e sei da sola.
A: tranquillo. Ora vado, salutami gli altri mi raccomando.
S: ciao sorellina.

.FINE CHIAMATA.

Chiudo la chiamata e prendo la giacca e le chiavi.
Mi avvio verso il quartiere dove sono cresciuta, dove con mio padre mi sono trasferita.
Arrivata poso le chiavi e mi dirigo al piano di sopra per prendere delle cose che avevo lasciato. Ci sono erbe, quelle che usa Deaton, libri mitologici e alcune tute che avevo lasciato. Prendo tutto e le metto in delle buste, giro nelle altre stanze cercando qualcosa che potrebbe essermi utile.
Finisco di sistemare tutto belle buste quando, ad un tratto, sento la porta d'ingresso, il che è impossibile dato che io ero l'unica ad avere le chiavi, così lascio tutto e scendo piano al piano di sotto, vedo la luce della cucina accesa. Non mi stupirei se venisse utilizzata da qualche amico di mio padre, infondo non ci vivo e poi basta ce non la rompono.
Arrivo in cucina, con in mano qualcosa per colpirlo, ma l'unica persona che vedo è l'ultima che avrei pensato di poterla ridere, soprattutto dopo che dovrebbe essere morta.

A: Kali?

.ANGOLO AUTRICE.
Mi scuso se non ho pubblicato prima, ma tra la scuola e il resto l, il tempo è davvero poco.. Vi informo che questo capitolo, se pur breve, verrà continuato bel prossimo che pubblicherò presto. (Si perché sennò FraFra2008 mi minaccia di nuovo, ma detto onestamente ho solo riso. Ma vabbè. Sai che ti voglio bene Francy😂😂😘) (non sono leccaculo, per niente nono😂😂)
Un'altra cosa è che ho pensato di cambiare il nome della storia THE ALFA in THE ALPHA o THE ALPHA KING, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Domani cercherò di pubblicare anche su MI BASTI TU e THE ALFA.
Ci vediamo bel prossimo capitolo

Ciauuuu.

Beacon HillsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora