I DOTTORI

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D: cosa vuol dire che stai perdendo i tuoi poteri? Non può essere, mia madre ha detto che non può succedere. Magari è solo un momento o la fase lunare o il cazzo che ne sono io, ma non può essere che stai perdendo i poteri.- inizia a delirare Derek. Già lo capisco, ho fatto la stessa cosa io.

A: Derek è così, sono debole, non sento più Ana, non riesco ha trasformarmi, non riesco nemmeno ha far uscire gli artigli e le zanne. Cosa dovrei fare? Devo trovare i dottori, ucciderli e riprendermi i poteri. Non posso aspettare oltre.

S: devi ucciderli?- chiede Scott quasi scioccato.

A: si Scott devo ucciderli. Se io non uccido loro, loro uccidono me. Ho bisogno dei miei poteri, potrei anche morire lo capisci.- dico e loro abbasso lo sguardo. Tutti.- se non vele aiutarmi fatevi da parte e non intralciatemi.- dico uscendo dalla clinica seguita da Liam e Theo

J: Alex aspetta.- urla Josh, ma non mi fermo.- ragiona un secondo, sei debole.- dice e io mi giro.

A: so di essere debole, so di non avere più la capacità di fare ciò che facevo prima, ma a nessuno interessa. Ho bisogno di quei maledetti poteri, ho bisogno di riprendermi la mia vita. Da quando sono in questo schifo di città la mia vita è andata a rotoli, tutto. Non ho mai sofferto così tanto, ho provato cose nuove, ho provato l'amore che un minuto prima mi ha fatto sentire in paradiso e quello dopo all'inferno che io stessa mi sono creata. Non sarei mai dovuta venire qui, sarei dovuta rimanere a Roma, da sola, arrabbiata con il mondo e con me stessa per non essermi fatta i cazzi miei quella sera. Ho perso tutti. Ho perso Scott quando sono diventata peggio di Ana, ho perso Cora quando ho permesso a Deucalion di trasformarla, ho perso te quando ho ucciso Roxy, ho perso Lydia quando l'ho le sono diventata amica, ho perso Liam quando l'ho trasformato, ho perso Stiles, il mio fratellino adottato, quando sono tornata qui e soprattutto ho perso Derek nel momento in cui ho iniziato ad amarlo. Josh io ho perso tutto, la mia vita non è più la stessa. Non ha senso farmi ragionare se le cazzate le faccio comunque. Finito tutto questo io me ne andrò, dove ho sempre voluto.

J: Hawaii

A: già. Non impedirmelo, forse è la cosa migliore per tutti.- dico e mi riavvio alla macchina.

Arriviamo alle fognature della città, il covo dei dottori. Tutto buio, puzza tremenda e topi, tanti topi.

L: Alex sei sicura di farcela?.- mi chiede Liam e io annuisco. Continuiamo ha camminare fin quando non troviamo il loro laboratorio con strani aggeggi.

A: che cavolo sono queste cose?- chiedo a Theo.

Th: quelle sono il minore, il problema è questa.- dice e io mi giro verso di lui.

A: che cavolo è?.- sembra un ampolla gigante con qualcosa dentro.

Th: la Bete del Gevoudan.- dice e io mi giro verso di lui.

A: impossibile è una legenda.- dico e lui sorride appena.

Th: anche tu lo sei.- dice e ci rifletto. Effettivamente è così. Mi avvicino e la guardo. Questa bestia non può tornare in vita. Continuo a guardarmi attorno, sperando di trovare Thalia, ma niente.

A: non ci sono, se ne sono andati.

Th: e lasciare qui il loro esperimento più importante? Torneranno.

A: hanno Thalia non possiamo aspettare molto e io sto diventando sempre più debole.- dico e loro mi guardano dispiaciuti.

L: siediti Alex, guardiamo noi qui.- dice e io nego, ci manca solo che mi fermi per una banalità. Continuo ha cercare fin quando, con quel poco che mi rimane, sento l'odore di Thalia, lo seguo, mentre gli altri due seguono me, e arrivo ad una stanzetta, tipo sgabuzzino, lo apro e vedo Thalia legata.

A: Thalia.- dico e Liam va a liberarla. Non capisco perché lasciarla qui? E' una stanza ben visibile dall'esterno, non ha senso.

T: Alex devi andare via da qui, era una trappola non dovevi venire.- dice sotto voce. Hanno già i miei poteri cosa altro vogliono? Continuo a ragionare su questo fin quando non sentiamo il rumore metallico che producono quegli schizzati. Ci giriamo verso di loro.- Alex puoi combattere.- dice e io mi giro verso di lei.- non hanno loro i tuoi poteri, devo solo combattere te stessa prima.- dice e non capisco che senso ha. Combattere me stessa?
Mi rigiro verso di loro e sono pronta ad attaccare, anche se sono debole, anche se non sono più io. Chiudo gli occhi per respirare, ma vedo immagini sconnesse e frastagliate che mi passano d'avanti come una pellicola, la mia vita d'avanti gli occhi. Sto morendo?

Riapro gli occhi come scottata, ma mi sento ancora debole, che cosa volevano dire quell'immagini?

L: ho chiamato gli altri, stanno arrivando.- dice e noi annuiamo. Afferro un palo che c'era vicino e mi preparo ad attaccare.

In nemmeno dieci minuti tutti erano qui, pronti come noi tre, ad attare i dottori, che si la volta buona che li mandiamo a quel paese. Colpisco, schivo e attacco con la poca forza che mi rimane.

Cado a terra, sfinita, vedo tutti che combattono, stanchi e distrutti. Scott, Liam, Stiles, Malia che attaccano uno, Lydia, Aiden, Kira, Ethan e Cora che attaccano un altro, Josh, Isaac, Derek, Kali e Hayden che attaccano un altro. Io sfinita non riesco nemmeno ad alzarmi.

Ma tutto cambia, basta un movimento ha far cambiare ogni cosa. Derek cade, si tocca il fianco, che perde sangue, il dottore che li punta qualcosa e la rabbia che dentro di me fa muovere qualcosa.

Inizia ha farmi male tutto, inizio a bruciare, ha sentire tutto ovattato. Emetto un urlo che si trasforma in qualcosa che, sinceramente, non avrei mai creduto di poter ascoltare da me stessa, in un ruggito vero e proprio.
Mi metto in ginocchio, sento gli artigli e le zanne uscire, sento gli odori, sento il sangue che scorre, sento la paura di quelli che fino ad ora non ne avevano.

Mi alzo, piano, ristabilendomi. Guardo le mie braccia, i segni dei branchi ci sono. Quello di Scott, quello di Thalia, e Derek, quello di Deucalion e il mio, la Rosa dei venti e la Stella Polare. Sento l'energia che mi scorre dentro, mi sento come nuova. Mi sento me stessa.

Facciamo il culo.
Ana.
Ti sono mancata stronza?
Sarai anche una stronza ma sei parte di me. Ora facciamo fuori questi pazzi.

Alzo lo sguardo verso di loro, sorrido maligna, mi sgranchisco un po' le ossa. Sono di nuovo me.

T: Alex.- sento la voce di Thalia.- usa i tuoi poteri, credi in te e in Ana e uccidi questi stronzi.- dice e io ridacchio.
Li guardo, sorrido e mi incammino verso di loro. Immagino un fuoco che gli avvolge. Inizio ad emanare luce, mi guardo e vedo che ho del fuoco sulle braccia? Avengers chi? Vabbe nel dubbio lo uso. Mi trasformo e lo colpisco, graffiandolo. Perde la maschera. Vado con gli altri due, che cercano di fermarmi, ma non ci riescono. Sono inarrestabile. ALEX E' TORNATA MERDE.

A: vi sono mancata vero?.- dico ai due dottori che mi puntano le loro invenzione strampalate.- non mi fermerete con quei cosi.- dico e loro sparano. Fermo i proiettili e li disintegro.- ora sono incazzata.- dico e lascio che Ana prenda il comando. Il mio lupo. Quanto mi sei mancata.

S: avete due possibilità. O ve ne andate per non tornare mai più, o lasceremo che Alex vi uccida.- dice e io ringhio. Non vedo l'ora di farli a pezzi.

Do: non abbiamo paura di qualcosa che si autodistruggerà.- dice e io ringhio. Non hanno capito con chi hanno a che fare? Mi avvicino a loro, che indietreggiano.

S: paura ora? Allora che fate?.- dice e loro guardano alle nostre spalle, faccio per girarmi ma dicono qualcosa

Do: non ha coraggio.- dice a me e io gli salto addosso colpendoli.

S: Nooooo.- sento l'urlo di Scott e poi qualcosa che non mi sarei mai aspettata.

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