Happier

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La mano di Naruto era protesa verso di lei.


I suoi occhi, così profondi e azzurri, la stavano toccando ancor prima di quella mano, spogliandola del finto coraggio che l'aveva accompagnata fino a quel momento.

Tutti i presenti fissarono con trepidazione i due volti importanti di Konoha, parsi troppo distanti, quella sera. Lo stesso Gaara, avvisato la mattina stessa del cambio di programma, sorrise verso la sorella, anch'essa in un forte stato di apprensione...

"Coraggio, Naruto" pensò, sperando che quell'ultimo gesto architettato dall'amico e dal cognato potesse aiutarlo.

Sakura, vedendo Hinata titubare, provò una forte stretta al petto per il biondo, che stava facendo un'orribile figura davanti a tutti gli amici e alle alte autorità. Ma Kakashi la rassicurò, posandole la mano sulla spalla:

«Stai tranquilla, guarda.»


La mano di Hinata si levò verso quella di Naruto, afferrandola delicatamente.


La kunoichi tirò un sospiro di sollievo, così come Naruto, teso come non lo era mai stato in vita sua. Sorrise dolcemente alla sua dama, avvicinandosi lentamente al suo corpo in modo da cingerle la vita con delicatezza: Hinata percepì l'emozione di Naruto attraverso il respiro corto e smorzato di lui, che la guardava sorridente e pieno di sentimento. Le sue mani s'inumidirono di sudore, mentre Naruto si voltava verso l'orchestra facendogli cenno di iniziare a suonare e, in un attimo, la pista da ballo prese a riempirsi di altre coppie. Gli invitati, che si aspettavano un concerto di violini, utilizzato solitamente in quelle occasioni sfarzose, si misero in posizione del classico valtzer di apertura: invece, al loro posto si udì il picchiettio ritmico e lento di una chitarra classica, pizzicata dalle abili mani di un musicista che Hinata riconobbe essere una delle nuove promesse musicali di Konoha...

«Ommioddio, non posso crederci!» urlò emozionata Chocho, strattonando Sarada per un braccio. Le figlie più giovani dei commensali iniziarono a gracchiare emozionate verso il cantante, avendolo riconosciuto come la stella delle classifiche del momento; Naruto, invece, continuò a guardare Hinata con tanto sentimento, non curandosi della reazione compiaciuta dei suoi invitati ma solo e soltanto di lei e di quelle parole scritte in un pomeriggio di pioggia di inizio settembre...




Scendendo per la ventinovesima strada e il parco
Ti ho vista nell'abbraccio di un altro
Siamo lontani da solo un mese
Sembri felice




La chitarra disperdeva il tono dei suoi accordi abbracciando la voce del musicista, così come i presenti si legavano alle loro compagne di ballo, ignari che quella canzone fosse stata scritta proprio dall'Hokage in persona; solo alcuni erano a conoscenza della cosa, riconoscibili dai singhiozzi sommessi e dagli sguardi fissi verso i due amici, che ondeggiavano flebili sotto il ritmo di quella dolce e lenta melodia:



Così ti ho vista entrare in quel bar
Lui ha detto qualcosa per farti ridere
Ho visto che entrambi i vostri sorrisi erano due volte più grandi dei nostri
Sembri più felice, lo sei



Hinata spalancò gli occhi, dando la conferma a Naruto di essere riuscito a farle capire chi si celava dietro quella canzone...



Nessuno ti ha ferito come ti ho ferita io,
Ma non esiste nessuno che ti ami più di quanto abbia fatto io
Prometto che non la prenderò sul personale
Se stai andando avanti con qualcuno di nuovo



«Naruto... hai...»

L'uomo non rispose. Si limitò a sorriderle con tenerezza.



Perché ti vedo più felice, lo sei
I miei amici mi hanno detto che un giorno lo sarò anche io
E fino ad allora io sorriderò per nascondere la verità
Ma so che ero più felice con te

Four Seasons to say AishiteruDove le storie prendono vita. Scoprilo ora