The Last Time

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NdA: Sebbene il Capitolo si presenti alquanto lungo, ho deciso di non spezzarlo in due parti, al fine di non interrompere il concatenarsi degli eventi; consiglio comunque di prendere una pausa tra uno stacco e l'altro, se questo può servire a non perdere l'emozione del momento.
Come sempre, vi auguro buona lettura.





Il Cimitero pullulava di fiori e candele.

Alcuni regali, tra ciondoli e pupazzi, erano adagiati su molte delle tombe dei guerrieri che, anni prima, avevano sacrificato la propria vita per il bene di Konoha e del mondo intero.

22 settembre. Una data impressa nel cuore di molti.

L'uomo posò i crisantemi sulla lapide fermandosi a contemplare in assoluto silenzio le incisioni sopra di essa: le visioni della battaglia riaffiorarono come un fiume in piena, facendo scomparire l'infinita pace che trasmetteva quel posto...


"Hinata è pronta a morire per te."


Accarezzò la fredda pietra, ricordando con infinita tristezza il calore del suo compagno prima che questo spirasse l'ultimo alito di vita.

Si era sacrificato per amore di sua cugina. Per amore della sua gente.

Per lui.

Il vento mosse i campanelli posti sulle immense assi di legno d'entrata, facendoli tintinnare leggiadri nella tiepida brezza della prima mattina.


«Neji, so quanto mi odi in questo momento» sussurrò a bassa voce, pur essendo uno dei pochi visitatori mattinieri del cimitero.
«Ho fatto soffrire Hinata. Probabilmente, se tu fossi ancora qui con noi, saresti stato il primo a conciarmi per le feste,» sentenziò sorridendo nostalgico.
Fece una pausa, respirando a pieni polmoni.


«Io la amo. Ma tu questo lo sai già, vero?»


Il tintinnio si fece più forte. Naruto sorrise di nuovo, prendendolo come un segno.

«Augurami in bocca al lupo.»

Il biondo salutò il vecchio compagno di battaglia, dirigendosi fuori dal cimitero.

I crisantemi ondeggiarono allegri sotto i primi raggi caldi del mattino.

Il Gran Giorno era finalmente arrivato.


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Fuori dalle mura del cimitero si respirava decisamente un'altra aria.


Aria di festa.


I rumori di inizio festeggiamenti eccheggiavano fin fuori dalla radura, oltre le colline che segnavano il confine con gli altri Paesi; carri allegorici sfilavano lungo le vie affollate di Konoha, invasa da una moltitudine di turisti, accorsi da ogni angolo del vasto Continente pur di partecipare con foga alla Cerimonia della Grande Guerra. Sotto gli sfavillanti striscioni colorati, danzatori e intrattenitori ammaliavano gli spettatori con le loro doti, mentre un turbinio di petali e coriandoli venivano sparati da piccoli cannoni posti sopra i tetti inondando i passanti estasiati; Il suono ritmico dei tamburi accompagnava i cori delle sfilate, innalzando gli animi di chiunque ascoltasse quelle parole, parole che ricordavano a tutti le gesta del Villaggio della Foglia e del loro Eroe.

«Hokage-sama!» gridavano stridule le giovani kunoichi al di sopra dei tamburi: le donne erano pazze d'ammirazione per lui, uno degli shinobi più attraenti e forti dell'intero sistema Ninja. Naruto si sporse dall'alto terrazzo del Palazzo, creando un clamore così forte da disperdere quelle grida di entusiasmo lungo le mura della città, tanto che le stesse sentinelle di guardia ne udirono il chiassoso brio!

Four Seasons to say AishiteruDove le storie prendono vita. Scoprilo ora