An Unforgettable Night (Act I)

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I giorni passarono in fretta e si arrivò così agli inizi di giugno. Himawari era riuscita a vedere il padre soltanto tre volte in quel lasso di tempo, mentre Boruto continuava ad ignorarlo. La Hyuga aveva partecipato a una o due occasioni di ritrovo ma non aveva mai incontrato Naruto, sempre troppo occupato con i suoi doveri in quanto Hokage: non che la cosa le fosse dispiaciuta...

Voleva evitarlo il più possibile.

Era riuscita con fatica ad allontanarlo dalla sua mente, sforzandosi di pensare ad altro e cambiando velocemente canale ogni qual volta passava una sua intervista in tv.

Doveva dimenticarlo.


«Hina, c'è Kiba fuori.»

«Grazie Takehita, buona serata.»


La donna prese la borsetta e corse incontro a Kiba con un gran sorriso stampato sul volto: lo shinobi la stava aspettando come suo solito poggiato al muretto, salutandola anche lui con fare gentile; si era talmente abituata alla sua presenza da essere diventata quasi un'abitudine quella di vederlo attenderla fuori dal locale in orario di chiusura.

«Com'è andata oggi?»

«Molto bene,» rispose incamminandosi verso casa. Vide Kiba volgerle un'espressione serena, che la fece sentire ancora più grata delle sue attenzioni. Decise di fare il giro più lungo: non voleva tornare troppo presto.

«Ci sono novità?»

«Mmm, fammi pensare...» Lo shinobi si portò una mano sul mento prendendo ad accarezzarsi il pizzetto:
«Ho saputo che Sakura verrà dimessa a breve dall'ospedale, e che Ino ha intenzione di organizzare una serata in compagnia per festeggiare la cosa.»

«Mi sembra un'ottima idea» gli rispose sincera. Kiba osservò la reazione di Hinata, che sembrava davvero contenta e per nulla preoccupata all'dea di poterli rivedere insieme nella stessa stanza.



"Hina... che tu abbia finalmente..."



«Cosa c'è?»

«Eh?! N-niente!» rispose imbarazzato. Si era perso a fissarla e lei lo aveva scoperto.
Continuarono a parlarsi per tutto il tragitto, ridendo a crepapelle per ogni sciocchezza: stava davvero bene in sua compagnia.

«Senti Hina,» iniziò lui agitato, «ti va di... andare alla festa... insieme?»

«Certo!»

"Che risposta secca!" pensò lui, frustrato ancora una volta dall'ottusità di Hinata, che non aveva compreso il fine della sua proposta.

«B-bene, magnifico.»


"Mi sento un cazzo di liceale alle prime armi."


«Quando si farà?»

«Stava pensando di fissarla per il sette di giugno, ma è ancora da definire.»

Passarono per il centro affollato di Konoha, ripresosi a fatica dallo scorso "incidente": la reazione di Hinata al notiziario aveva scosso gli animi della popolazione e le illazioni crudeli contro Naruto erano cessate, ma rimanevano comunque le cicatrici di quell'attacco inaspettato, e infatti si potevano notare molti più soldati di ronda. Vide l'insegna del Burger accesa e pensò bene di fermarsi a comprare una piccola coccola a Boruto. Kiba la seguì felice, e non si accorsero di una figura che li stava fissando da lontano, scura in volto.



«...»

«Hokage-sama, dobbiamo sbrigarci.»

«Sì... sì, arrivo.»

Four Seasons to say AishiteruDove le storie prendono vita. Scoprilo ora