Beyond The Dark

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«Kakashi, attento!»



Il colpo fu devastante. Kurama, in preda ai più atroci dolori, non riusciva a distinguere i nemici dagli alleati e colpiva senza distinzione chiunque provasse ad avvicinarlo. Il maestro di Naruto balzò all'indietro, visibilmente affaticato: lo stesso Boruto aveva difficoltà nel colpire il punto dove i due chakra si stavano fondendo.


"Non ci siamo," pensò Kakashi guardando verso Kurama. "Ormai la Volpe è quasi del tutto fuori dal suo sigillo..."


«Kakashi, di questo passo non riusciremo a...» Iniziò Shikamaru terribilmente agitato.

«Lo so!» gli rispose secco, cercando con lo sguardo Sasuke; Il suo pupillo era già impegnato a proteggere Kurama con l'involucro di chakra viola. Dietro di lui, la sabbia fitta di Gaara difendeva come poteva tutti gli alleati dalle sferzate furiose di Kurama.


"Dannazione!"


«Sensei!»


Kakashi si voltò verso Sarada: la mano della giovane Uchiha era puntata verso un punto indefinito dell'involucro di chakra scuro; lo shinobi aguzzò la vista, scorgendo tra la massa densa una figura esile intenta a fuoriuscire carponi.


"Quella è..."


«Hinata!»


Kiba tagliò la gola a una delle marionette, distruggendola a gran velocità; con uno scatto raggiunse la vecchia compagna portandola lontano e in salvo. Posò il suo corpo sull'erba umida con delicatezza, girandole il collo...


"Mio dio."


I canini di Naruto, ben visibili sulla sua carne, erano entrati con estrema facilità: se Naruto non si fosse fermato in tempo, probabilmente sarebbe morta.
Non perse altro tempo e fasciò la sua ferita come meglio poteva: strappò via un lembo del suo smocking ormai lacerato in più punti e lo arrotolò attorno al collo.


«Ecco fatto. Così dovrebbe bastare.»


Dopo averla medicata, spostò il suo corpo sotto uno dei pochi tronchi rimasti illesi dalla furia di Kurama. Controllò che non vi fosse alcun nemico e si preparò a tornare ad aiutare gli altri, quando la mano di Hinata si aggrappò al suo braccio:


«Kiba-kun... Naruto-kun...»


Kiba chiuse gli occhi, abbracciando l'amica. Vederla così ferita lo faceva sentire ancora più in colpa per tutto ciò che era successo.


«Perdonami Hina» sussurrò, stringendola di più a sé. «Ho fatto un casino! Ti giuro che riporterò Naruto da te e dai vostri figli. Rimedierò al danno che vi ho fatto,» e senza esitazione raggiunse di nuovo i compagni, pronto più che mai a mantenere la sua promessa.

Ferita e frastornata, con il collo ancora pulzante di dolore, Hinata osservò l'enorme figura rossa che guaiva e si dimenava sotto il peso di quell'ammasso scuro e denso. Allungò una mano nel tentativo di richiamare la sua attenzione, ma il rumore era così forte da coprire la sua voce; si alzò con estrema fatica, zoppicando verso di essa, finché la vista le si annebbiò, e tutto tacque.



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«Rasenshuriken!»

Il colpo andò a vuoto.

«Anf, anf... Rasengan

L'onda blu si disperse nell'oscurità.

Four Seasons to say AishiteruDove le storie prendono vita. Scoprilo ora