Cruel Kiss

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«Hinata, che bella sorpresa!»

La donna dai corti capelli scuri si avvicinò timidamente al lettino d'ospedale, dove una stupita Sakura l'accolse raggiante, e porse alla sua amica un sacchetto contenente dei biscotti fatti in casa.

«Grazie, non dovevi!»

«So che ti piacciono tanto,» rispose sorridendo all'amica che aveva addentato il primo biscotto con fare sognante:

«Mmm, squisiti! Sei insuperabile.»

Hinata le sorrise timidamente e, una volta accomodatasi, concentrò la sua attenzione sugli splendidi fiori posti al lato del lettino di Sakura:

«Sono davvero belli.»

«Oh, sì. Naruto li fa arrivare freschi ogni mattina: secondo lui sono un toccasana per la guarigione.»

«...»


Sakura si accorse della reazione di Hinata, che sembrava aver perso per un secondo la luce nei suoi occhi, e si maledisse per non aver pensato alla situazione in cui volgeva il loro rapporto. Cercò di cambiare argomento... non voleva rattristarla ulteriormente.


«Allora, come stai?»

«Eh?»

La Hyuga si riprese, cercando di mascherare il suo dolore:

«Io sto bene...»


«Sei sicura?» le domandò con fare inquisitore. Hinata scrollò le spalle:

«Sì... va tutto bene.»

«...»


Mentiva. Hinata era sempre stata un libro aperto, soprattutto riguardo le questioni d'amore; le due amiche non si parlavano dal giorno della cerimonia di Naruto, e anche quando le portò Sarada sentì un certo distacco dalla donna...


«Posso farti una domanda?»

Hinata annuì.

«Perchè hai deciso di lasciare Naruto?»



"Perché..."



Hinata strinse le mani sulle gambe con fare nervoso: era la prima volta che le facevano direttamente quella domanda in due mesi . Sakura era sempre stata molto schietta con lei, e forse proprio per quel motivo non se l'era ancora sentita di andare a trovarla. La Hyuga fece un sospiro e si voltò a guardare gli alberi fuori la finestra:

«Perché una donna decide di lasciare l'uomo che ama?» sussurrò, rispondendo con una domanda alla sua domanda. Sakura la guardò accigliata, cercando di dare un significato a quella esclamazione e soprattutto a quel viso così triste, mentre aspettava che Hinata continuasse il suo discorso:

«Tre giorni fa ho trovato la nostra casa che giaceva in un tremendo caos. Era stato fatto tutto a pezzi, con una crudeltà senza pari. Non so perché sono voluta entrare là... Avevo paura di incontrarlo, ma allo stesso tempo una parte di me... Ci sperava.»


«...»


«Ma... dopo aver visto tutte le nostre cose ridotte in quello stato... E' stato come se... Come se tutto quello a cui tenevo di più fosse stato cancellato per sempre. Come se la vita che abbiamo costruito insieme con fatica fosse stata spazzata via senza alcun ritegno.»


«...»


«Non fraintendere le mie parole. So che la scelta di andare via è stata la mia, e che dovevo aspettarmi una qualche reazione da parte di Naruto... ma non pensavo che potesse arrivare a tanto.»

«Non capisco cos'è che ti crea così tanto dolore,» disse Sakura innervosendosi, «cosa pretendevi che facesse? Si è visto portare via tutta la felicità di punto in bianco! Gli è arrivata la lettera della tua decisione senza che potesse in qualche modo discutere con te della tua sofferenza. Naruto è sempre stato un ragazzo ottuso, ma buono: non ha mai perso la speranza di un futuro felice; ha lottato duramente per ottenerlo, ed ha incontrato te.»

Four Seasons to say AishiteruDove le storie prendono vita. Scoprilo ora