Daylight

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«Ti prego... non smettere...»


Il corpo nudo della donna si agitava incestuoso ad ogni spinta di lui. Le strinse i fianchi con foga, sbattendo quella visione paradisiaca con maggiore impeto, fintanto che l'eccitazione cresceva ad ogni gemito sommesso di lei.

«Fai piano, vuoi che ci senta qualcuno?» ansimò con voce roca, mentre il suo membro si faceva sempre più gonfio. «Non m'importa...» gemette lei, voltandosi quel tanto che bastava a rubargli un bacio voluttuoso; le loro lingue s'incontrarono più volte accarezzandosi volgarmente, mentre Naruto continuava a scoparsi Sakura senza alcun ritegno. Si appoggiò alla schiena curva di lei prendendola per i capelli: la donna gemette di nuovo, facendo eccitare ancora di più l'Hokage.

«Ti piace, vero?» le sussurrò in un orecchio ansimando di piacere. Sakura annuì, sentendo un brivido percorrerle il corpo: Naruto la stava fottendo come una puttana, chiusi dentro una stanza buia e stretta di quel palazzo enorme.


«Naruto, fermati, sto per-»


Il biondo uscì fuori dalla cavità bagnata di lei, marchiandole la schiena con il suo sperma. Chiuse un attimo gli occhi, estasiato da quell'amplesso così sporco e sbagliato...


Era la moglie del suo migliore amico.


Si scostò da lei prendendo un fazzoletto dalla tasca, passandolo sulla cappella ancora calda e pulsante.



«E' stato bellissimo, Kiba-kun.»


Si voltò di scatto verso il corpo nudo che si era fottuto appena un secondo prima: Hinata si stava asciugando lo sperma dalla bocca, gustandone il sapore.


"Ma... che diavolo?!"


«Kiba-kun... dammene ancora» miagolò, leccandosi un lato della bocca per poi aprirla in attesa di altro nettare maschile da ingoiare...

Era schifosamente eccitante.


Naruto si voltò, scioccato dalla visione di Hinata così impudica e, con sorpresa, vide il suo riflesso allo specchio: i suoi capelli scompigliati erano di un castano scuro; la pelle sudata per l'amplesso di colore olivastro; le iridi canine del clan Inuzuka...


«Kiba-kun, voglio assaggiarti di nuovo.»


"No..."


«Certo piccola... apri bene la bocca. Così, brava...»


"Fermati, brutto bastardo!" Cercò di bloccarsi, ma Hinata si era già inginocchiata prendendogli il membro duro tra le mani...


"Hinata, fermati!"


«Oh, sì... continua con la lingua... non ti fermare.»



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«Hinata!»


Naruto aprì gli occhi, matido di sudore: doveva essere molto presto, perché la luce del sole non era ancora filtrata dalle vecchie e cigolanti persiane del suo micro appartamento. Prese in mano la sua sveglia che segnava le quattro e venti del mattino.


"Era solo un incubo..."


Rimase steso nel letto, respirando affannosamente e con fatica, poggiandosi il braccio sulla testa; quel sogno, così nitido per i suoi particolari, gli aveva lasciato un profondo senso di inquietudine. Non era la prima volta che faceva sogni del genere: dopotutto, come ogni uomo, anche lui possedeva certi istinti... ma da qualche tempo, le immagini di lui con Sakura si erano fatte sempre più ricche di particolari; poteva percepire il suo profumo, la sua voce, la morbidezza e il calore della sua pelle, quasi come se quelle visioni fossero un vero e proprio ricordo di qualcosa che lui aveva commesso, e quel pensiero lo distruggeva...

Four Seasons to say AishiteruDove le storie prendono vita. Scoprilo ora