Sleazy, Slimy Doubts

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La battaglia sembrava essere giunta a un impasse.



Kakashi, Shino e Gaara coprivano un fianco, mentre Sasuke tentava di bloccare la sagoma di Kurama che non la smetteva di agitarsi e ringhiare: le onde d'urto provocate dal frastuono dei suoi ruggiti facevano volare via ogni cosa attorno all'area.

Sarada accorse in aiuto di suo padre, ma la scansò via:

«Vai ad aiutare Boruto.»

Sarada si voltò; Boruto giacieva a terra, sbigottito e sotto shock; vedere suo padre azzannare sua madre con la ferocia di un animale lo aveva letteralmente annientato.

«Boruto, alzati, devi aiutarci!» Ma il biondino non reagì.

«Hai detto che volevi diventare forte come mio padre? Adesso è il momento di dimostrare il tuo valore!» Lo sgridò la ragazza.

«Io non ho fatto niente per impedirglielo... non sono riuscito a fermarlo» sussurrò lui tra le lacrime. «Non posso fare niente per cambiare le cose.»


Sciaff.


Lo schiaffo tiratogli da Sarada gli bruciò sulla guancia in maniera indescrivibile. Prima che Boruto potesse maledirla, la giovane lo prese per il colletto dello smocking:

«Invece puoi!» gli urlò, indicandogli la massa scura da cui fuoriusciva tutto quel chakra spaventoso. «Non avrai mai la certezza che tua madre sia realmente morta fin quando non la tirerai fuori da lì. Tuo padre sta combattendo contro sé stesso, il Kazekage e gli altri si stanno dando da fare per proteggere la nostra casa e il nostro Capovillaggio, e tu te ne stai qui a non fare un bel niente per i tuoi genitori, se non piagnucolare!?» Lo rimproverò con forza, sperando che le sue parole lo facessero reagire. Boruto, che intanto si stava risvegliando da quel senso di inutilità, scorse uno strano bagliore azzurro che compariva e scompariva dentro alla massa scura: sembrava lontanissimo e si palesava a tratti, ma riconobbe nel guizzo bluastro il Rasengan di suo padre.


"Sarada ha ragione" pensò alzandosi, "devo aiutare."


I due bambini, ora più che mai determinati a dare il massimo, si misero in posizione d'attacco, studiando l'area circostante e preparandosi alla battaglia.

Intanto Kakashi, occupato nel bloccare quanto più possibile le intenzioni del nemico, cercava in tutti i modi di mettere fuori gioco quelle figure incappucciate che continuavano a coprire il corpo di Naruto con quella poltiglia melmosa.

«E' tutto inutile.»

Il nemico ricomparve dalla sostanza colpendo Kakashi alla gola. Lo shinobi cadde a terra con un tonfo, alzandosi con fatica.

«Si può sapere chi sei?» gli urlò Kiba gonfio di rabbia; l'uomo osservò il gruppo di shinobi chiuso in un silenzio agghiacciante. Con estrema lentezza, abbassò la cappa che gli copriva il volto, mostrando così il suo vero aspetto:
Gli occhi lavanda, la pelle bianca, e uno strano occhio vermiglio sulla fronte.

«Il mio nome è Utagai.»

Per un attimo tutto tacque. L'unico suono udibile fu lo stridio del chakra della Volpe fuori controllo. Kakashi si voltò verso Shikamaru, anche lui interdetto: quel nome non gli diceva nulla. Ciò che era certo, era che fosse qualcuno del Clan Otsutsuki.

«Vi sbagliate, tutti quanti.»

Ancora una volta l'uomo sembrò leggergli nel pensiero. Kakashi abbassò le armi, avvicinandosi lentamente verso Utagai.

«E allora, da dove provieni?»

Utagai sorrise. Sollevò un dito in direzione di un puntino luminoso e molto lontano, per poi abbassarlo fino al terreno. Shikamaru digrignò i denti per il nervoso: quell'uomo era un vero mistero. Cercò di concentrarsi, ma l'unica cosa che riuscì a comprendere era che i kanji del suo nome si traducevano in 'Dubbio'.

"Tsk, si sta prendendo gioco di noi."

«Perché sei qui?»

Stavolta Utagai non rispose. Il sorriso sbiadì in una smorfia di dissenso e le marionette ripresero ad attaccare con più ferocia il gruppo. Kakashi provò ad avvicinarsi ulteriormente a lui, ma Utagai scomparve di nuovo, sciogliendosi e diventando un tutt'uno con la sostanza scura che racchiudeva Naruto e Hinata. L'occhio destro di Boruto prese a brillare di nuovo. «Riesci a vederli?» sussurrò Sarada, allontanando gli attacchi nemici; Boruto si concentrò al massimo per individuare di nuovo il Rasengan di Naruto, ma nel farlo attivò un altro sconosciuto potere dello Jougan: ora era in grado di vedere nitidamente attraverso la massa, che altro non era che l'emanazione del chakra di Utagai, il quale si era fuso con quello della Forza Portante.

Four Seasons to say AishiteruDove le storie prendono vita. Scoprilo ora