«Sono sfinita!»
Sakura si buttò pesantemente sul divano del suo salotto: la giornata era stata così piena di sorprese ed imprevisti da averla tenuta occupata per tutto il tempo, senza potersi dedicare nemmeno un minuto di pausa.Prese il telecomando, accendendo così la televisione, e la prima cosa che vide fu il viso sornione di Naruto che bonariamente raccontava ai giornalisti di come si fosse miracolosamente ripreso da quella lunga ed interminabile convalescenza.
«Guardalo come sorride felice, quell'idiota.»
Un velato guizzo di tenerezza comparve sul suo viso: si era risvegliato davvero.Ancora non poteva crederci. Sia lei che gli altri medici lo avevano dato per perduto, date le condizioni in cui riversava il suo corpo; Naruto era riuscito come al solito a sorprenderla, tornando senza troppe complicazioni nel mondo dei vivi. Quando se lo ritrovò davanti quella mattina, quasi non credeva fosse reale, eppure lui l'aveva afferrata e in un attimo spinta via per correre come un pazzo verso l'uscita dell'ospedale. Dopo essersi ripresa dallo shock iniziale, Sakura corse subito a chiamare i medici che l'avevano assistita e si mise d'accordo con loro per la sua convalescenza obbligatoria; chiamò anche Shikamaru, avvertendolo dell'avvenuto miracolo, e in men che non si dica l'intera abitazione Uzumaki fu accerchiata da camion e navette delle varie testate televisive e giornalistiche. Lei stessa si era ritrovata in mezzo a quel caos, e a spintoni era riuscita ad arrivare a pochi passi da Naruto e Hinata che, accompagnati da uno stupefatto Shikamaru, sorridevano tremendamente imbarazzati alle telecamere: a giudicare dai segni sul collo e dal viso paonazzo di Shikamaru, dovevano essere stati colti in un momento piuttosto intimo.
"Ci sei riuscito, come sempre."
Si stiracchiò le braccia emettendo mugolii assonnati. Decise di prepararsi qualcosa di semplice, dato che sua figlia non le avrebbe fatto compagnia a cena, quella sera. Si avvicinò al frigo prendendo dell'insalata, che condì con poco olio e sale, senza smettere di ascoltare cosa aveva da dire quel bellimbusto del suo vecchio compagno di squadra:«Hokage-sama, quali sono le sue priorità, ora che finalmente è tornato?»
«Innanzitutto, recuperare il tempo perso con la mia famiglia» disse voltandosi con un grande sorriso verso Hinata e i suoi figli. «E sicuramente tornare a svolgere le mie mansioni per la città, una volta che i medici mi avranno rilasciato.»
«Sembra quasi che stia parlando di uno stato di prigionia! D'altronde lei è riuscito a sfuggire a morte certa.»
«Eheheh, già! Ma sa com'è, non riesco a stare troppo tempo senza fare niente, dattebayo!»
Sakura sorrise dolcemente verso lo schermo. Erano cresciuti, ma Naruto aveva mantenuto il candore di un tempo... ed era un bene. Perché sapeva che, qualsiasi cosa fosse accaduta, ci sarebbe stato sempre lui a tirarle su il morale.
"Ha un carattere invidiabile, quello scemo."
Mangiò due bocconi sedendosi di nuovo sul divano per studiare alcune vecchie cartelle mediche; voleva scoprire sempre di più sulla natura del chakra di Utagai, affinché situazioni di quel genere non accadessero più. Aveva compreso il perché lei e Tsunade non erano riuscite a scovare subito quel chakra dalla consistenza melmosa, e la risposta era molto semplice.Utagai era l'essenza stessa del chakra.
Non era un nemico in carne ed ossa, ma il seme di ciò che veniva tramandato di generazione in generazione come leggenda: Kaguya, la dea del chakra, aveva mangiato il frutto dell'albero divino, ed era così che il chakra aveva iniziato a diffondersi tra gli uomini come parte della loro essenza vitale. Utagai non era né uomo né Dio, era puro chakra contaminato dall'odio di Kaguya.
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Four Seasons to say Aishiteru
FanfictionUna lettera inaspettata viene recapitata al Kage del Villaggio della Foglia. Naruto non poteva credere ai suoi occhi. Riuscirà a riconquistare la fiducia di sua moglie, o il rapporto sarà spezzato per sempre? "Era un giorno soleggiato di primavera i...