Pensami anche domani -Paulo Dybala

q u i n d i c i

"Oggi è il nostro ultimo día justos, pero tenemos un partido molto importante y quería que estés conmigo" addentai con gusto un churros coperto da una patina di cioccolato al latte.

"Sarebbe bello. Quando sarà la partita? Questa sera?"

Annuì "A las nueve; ¿te gustaría ir?"

"Claro que si, sería muy lindo" mi avrebbe fatto piacere vederlo giocare dopo tanto tempo.

"Te dejo acá la invitación, el mismo lugar de siempre" mi lasciò un bacio sulla guancia, per poi raggiungere la sua squadra nel centro sportivo del Real Madrid.

Non seppi capire per un bel po' se stare da sola fosse ciò di cui avevo bisogno qualche ora, o se fosse qualcosa che avrei in tutti i modi dovuto evitare. Probabilmente la seconda, perché la mia mente raggiunse rapidamente Torino e tutti i problemi che da qualche giorno cercavo di ignorare. Non risposi ai messaggi di nessuno, se non a quelli di Mel e ad eccezione delle chiamate alla nonna. Non volevo sentire nessun altro, ero sicura che mi avrebbero portato solo preoccupazione o tristezza.

La stessa tristezza che provavo nel vedere che molte pagine di gossip avevano iniziato a dare vari dettagli sulla nuova relazione che vedeva Paulo protagonista: il fenomeno argentino e la sua nuova procuratrice trovano l'amore, mentre il lavoro tra i due va a gonfie vele. Questo recitava uno dei tanti articoli, che come al solito parlavano senza avere nulla di solido alla base. Sotto un titolo imbarazzante, una foto altrettanto imbarazzante: un confronto; Paulo ed Oriana, Federico ed io. Sapevo che sarebbe potuto succedere, e che le due situazioni sarebbero state messe a confronto, quando di simile non avevano proprio nulla.

Cercai in tutti i modi di convincermi a non farlo, ma iniziai ad analizzare altri siti e articoli che parlavano di me. Uno catturò particolarmente la mia attenzione:
"Beatriz Blanco divisa tra due fuochi? La procuratrice e modella di origini argentine sembra non voler passare neanche un po' di tempo da single. Ma la vera domanda è: Marco Asensio o Federico Bernardeschi?"

Mi avevano definito modella, quando quel lavoro non era mai stato minimamente nei miei piani; era la prova del fatto che non parlassero mai in base a notizie veritiere. Avrebbero fatto carte false pur di aumentare le visite nei loro assurdi blog. Tanto assurdi quanto le foto allegate sotto i loro banali articoli: foto scattate in diversi momenti con Marco e foto in aeroporto con Federico. C'era anche quel bacio, e sperai con tutta me stessa che non arrivasse mai né a Gonzalo né a Paulo.

Fui contenta di essere riuscita a chiudere occhio un paio di ore, dopo una mattinata passata a girare per negozi. Non c'era nulla che una seduta di shopping non potesse curare, o un pensiero che fosse in grado anche solo di allontanare. Notai dall'orologio al mio polso che avrei avuto giusto il tempo necessario per un bagno e per sistemarmi, prima di mangiare qualcosa e recarmi allo stadio. Così feci, trovando il modo di rilassare tutti quei nervi che nemmeno il sonno era riuscito a sistemare; mi truccai in modo semplice e leggero, per poi indossare un jeans nero e la maglietta che qualche giorno prima mi aveva regalato proprio Marco. Il tutto da abbinare alla mia ysl di fiducia.

Ordinai qualcosa da mangiare in camera e accesi il televisore per tenermi compagnia; il telefono era spento e non lo avrei riacceso per un bel po' di tempo. Su un canale che selezionai per errore vidi scorrere delle foto che qualche tempo fa avevo postato su Instagram con Marco; rischiai di strozzarmi con il prosciutto che stavo mangiando. Non credevo che sarebbero persino arrivati a parlare di una storia mai decollata in un programma televisivo.

"Y parece que están saliendo justos otra vez" disse la donna, non proprio di giovanissima età, che stava conducendo il programma.

"Puede ser que sea una buena amistad y nada más" replicó il suo co-conduttore, che sicuramente si era conquistato la mia simpatia e la mia stima.