v e n t i

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Mi fece ancora più piacere trovarmelo difronte di quanto mi sarei aspettata "È bello vederti" mi baciò, ed io fui contenta di ricambiare.

"È bello anche per me" ammisi "Grazie per essere venuto qui. So che a casa tua saresti stato più comodo, ma avevo voglia di stare un po' insieme" e di parlargli, ma non lo aggiunsi.

"Non ho mai voluto prepararmi a casa di un'altra persona così tanto" i suoi occhi brillavano, ed era bello sapere che fosse così perché guardavano me.

"Ah si?" allacciai le braccia attorno al suo collo ed iniziai a lasciargli dolci baci sulle labbra.

Mi sorrise ed io baciai anche quel sorriso così pulito e raggiante "Non ti ho mai vista così dolce" non capii se fosse infastidito "Ma non smettere mai"

"Vedremo" approfondii il bacio, sperando di poter andare oltre, nonostante dopo poco ci saremmo dovuti iniziare a preparare.

"Bea Bea Bea" mi allontanò ed io misi il broncio.

"Mi stai rifiutando Bernardeschi?"

Mi morsi il labbro, provocandolo "Fanculo la cena, arriveremo tardi" iniziò a baciarmi con foga, prima di incamminarci verso la mia camera da letto.

Non capii se fosse maggiore la voglia di fare l'amore con lui oppure la semplice volontà di distrarmi; ma non mi sarei mai tirata indietro. Non lo amavo, e forse non lo avrei mai fatto, ma avevo bisogno di liberare la testa e di sentirmi amata per un po'

"Mi fanno impazzire"

"Quale più di tutti?" passai il dito sul suo fianco, prima che mi passasse la sua maglietta da infilarmi.

"Non conosco le preghiere, tanto meno in latino,però mi piace il modo in cui è stata scritta e in cui ti fascia il busto" lo guardai negli occhi.

"Sei così perfetta"

Sorrisi per l'innocenza con cui lo disse "Vorrei poterti credere" non mi ero mai vista brutta, ma nemmeno una ragazza da mozzare il fiato.

"Ed io vorrei che potessi vederti con i miei occhi" mi girai a guardare il soffitto, mentre lui mi cinse la vita con un abbraccio; inspirai il profumo dei suoi capelli, e per un secondo mi tornò in mente quello di Paulo.

"Non pensi che possa essere imbarazzante questa sera?" mi si strinse lo stomaco nel pensare a tutte le persone che avrei voluto evitare di vedere qualche ora dopo.

"Imbarazzante? Perché dovrebbe esserlo?" alzò la testa per guardarmi negli occhi.

Gli lasciai un bacio sulla punta del naso "Sono la procuratrice di alcuni tuoi compagni di squadra, e sono fidanzata con te" fu strano sentilo uscire dalla mia bocca; raramente lo avevo ammesso ad alta voce.

"Quale dovrebbe essere la parte imbarazzante? Stare con me?" si tirò su e rise, mentre io tirai un sospiro di sollievo rendendomi conto di non averlo ferito.

"No no no" sorrisi "Mi riferisco alla situazione in generale; non vorrei essere costretta ad incrociarmi con determinate persone" probabilmente non sapeva nemmeno di chi stessi parlando.

"Prometto che farò di tutto per farti risultare questa serata un grande successo" mi lasciò un bacio sulle labbra ed io rimasi felice della sua affermazione: non sarebbe stato in grado di farlo, però mi regalò un barlume di speranza.

Mi alzai dal letto, guardando come mancassero meno di due ore alla cena "Vado a farmi la doccia, tu guarda pure la televisione se hai voglia; poi ti lascio il bagno"

Non fui contenta di togliermi il suo profumo di dosso: mi dava sicurezza, e mi piaceva; non tanto quanto mi piacesse quello di Paulo, ma era gradevole. Passai shampoo e balsamo, e sbuffai pensando a quanta fatica avrei dovuto fare per essere il più impeccabile possibile quella sera. Non solo mi sarei dovuta truccare e pettinare bene, ma avrei dovuto anche pensare a come agire. Non sarebbe stato facile.

Pensami anche domani -Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora