La pausa tanto attesa era finalmente arrivata, ed un po' di riposo lo avevamo meritato tutte quante. Mi alzai stranamente serena, dopo molto tempo che non accadeva, e terminai di preparare lo stretto necessario per la vacanza di sole donne organizzata da Georgina. Aveva impiegato tanto di quel tempo a curare ogni minimo dettaglio, che il risultato non sarebbe potuto che essere perfetto.
La felicità di osservare la tuta da sci dopo anni che non passavo del tempo in montagna fu incommensurabile; da bambina adoravo passare i weekend sulla neve, anche vantandomi di essere un portento in quello sport. Una delle tante passioni mai coltivate quanto avrei dovuto e voluto.
Chiusi la valigia ed optai per un jeans nero, un maglione verde petrolio ed un cappotto dello stesso colore dei pantaloni; stivali di Chanel alti e una borsa del medesimo colore del pullover. Legai i capelli in una coda piuttosto alta e notai, tramite il mio riflesso nello specchio, che fossero cresciuti parecchio: avevo sempre amato i capelli lunghi ma non esageratamente. Declinai con decisione l'invito della parte più dinamica della mia personalità a truccarmi; passai un filo di mascara e non andai oltre.
Mi lasciai cadere sul letto prima di scorrere con insistenza la home di Instagram; non curavo i social da molto tempo, ad eccezione di qualche foto che mi piaceva talmente tanto da voler a postare. Mi ripromisi di dedicargli più tempo: un bel profilo rappresentava un invito al conoscere la persona, per quanto queste piattaforme si concentrassero maggiormente sull'apparire che sull'essere.
Notai una gran richiesta di messaggi da leggere. Ne aprii qualcuno per analizzarne il contenuto, e come secondo ogni mia aspettativa, il tema attorno al quale giravano era sempre e solo uno: Paulo Dybala.
Non mi sorprese affatto, ormai ero abituata a tutto ciò.«Sei consapevole di dovermi regalare quel maglione, vero?» salii sul sedile del passeggero, dopo aver adagiato la valigia nel portabagagli.
Annuii sorridendo «Come non detto; è già tuo Mel» e lei partì, direzione: Cortina.
«Non hai idea di quanti giorni ho passato sperando che questa giornata arrivasse il prima possibile»
«Capisco perfettamente; non prendo del tempo per me e le mie amicizie da un'eternità» confermai.
Abbassò di poco il volume della musica «Quest'anno hai lavorato parecchio, vero?»
«Decisamente troppo, ma è stato l'anno produttivo che avrei sperato di vivere. Non è stato facile, ma vedere il proprio sogno che si realizza è soddisfacente»
«È davvero bello ascoltarti parlare del tuo lavoro. Vorrei svegliarmi tutte le mattine e pensarla come te»
Riflettei qualche secondo «Perché non sfrutti i social media per lavorare? Sei un personaggio noto, vedrai che ti si apriranno molte porte; vivere in questo mondo ha i suoi vantaggi»
«A proposito di questo dovrei confessarti una cosa» annuii, e lasciai che parlasse «È la ragione per la quale ti ho chiesto di venire in macchina con me e non con Isabella»
«Sarei venuta lo stesso» risi »Di cosa si tratta?»
Sospirò «Ho avuto molte proposte di lavoro da parte di brand diversi; non sono esperta nel settore ed ho paura di muovermi nella maniera sbagliata»
«Di che brand si tratta?»
«Pandora per quanto riguarda la gioielleria, Dolce & Gabbana per l'abbigliamento» mi informò.
«Sono due grandissime aziende» confermai «Mel, è una splendida notizia»
Annuì «Dici che dovrei accettare?»
«Non conosco i dettagli degli accordi, ma ho lavorato con quest'ultimo marchio per una collaborazione che Paulo ha avuto con loro, e posso garantirti che sono dei grandissimi professionisti»
STAI LEGGENDO
Pensami anche domani -Paulo Dybala
Romance«Io voglio svegliarmi e trovarti al mio fianco,nulla di più» [l'intera storia è frutto della mia fantasia,nessun evento è accaduto realmente; non che io sappia]